No, vabbè. Ci mancava solo questa. Sulla stampa inglese si sta diffondendo la notizia che il Prosecco rovina i denti. Prestigiosi quotidiani come il Guardian e il Daily Mail (quest’ultimo più che prestigioso diffusissimo e potentissimo online) hanno pubblicato articoli con “a prova” alcune tesi di dentisti britannici che incolpano l’elevata acidità delle bollicine (e meno male che c’è, diciamo noi), oltre alla componente zuccherina e all’alcol. Continua a leggere
Archivio mensile:Agosto 2017
Tufo Greco Festival, non solo degustazioni
Nel cuore della zona del Greco di Tufo, il grande vino bianco irpino diviene protagonista assoluto di uno degli eventi più attesi in Campania: da giovedì 7 a domenica 10 settembre il centro storico di Tufo, in provincia di Avellino, celebrerà la sua denominazione Greco di Tufo Dop, tra le più rappresentative d’Italia, in occasione della 33esima edizione del Tufo Greco Festival.
L’evento si svilupperà in quattro giorni di degustazioni, laboratori, musica, spettacoli, visite in cantina, tour teatralizzati, storytelling e wine trekking: un evento culturale a tutto tondo dove territorio, storia, tradizione ed eccellenze enogastronomiche creeranno la sinergia perfetta per raccontare il fascino dell’entroterra campano.
www.tufogrecofestival.it
info@tufogrecofestival.it
Facebook: @tufogrecofestival
Instagram: Tufo Greco Festival
Twitter: Tufo_Festival
Ornellaia: vitigni francesi, passione italiana
La vista spazia lontano e nelle giornate più limpide nel mare si arriva con facilità a vedere le isole dell’Arcipelago Toscano e la Corsica. Il collinare fissa il paesaggio e mostra la sua punteggiatura di antichi uliveti e vigneti, circondato da ettari di boschi fitti. La quercia di Bellaria rappresenta i 100 ettari di Ornellaia. Il clima mite e marittimo, i colori e gli aromi della rigogliosa vegetazione mediterranea lasciano un’impronta sul carattere dei vini. Continua a leggere
Bolgheri, Poggio al tesoro: il vero del vino
È a bordo di una jeep verde che Franco, responsabile dei vigneti, ci guida tra i filari di Poggio al Tesoro a Bolgheri. Quindici anni fa ha lasciato la sua Verona perché a Marilisa Allegrini non si poteva dire di no.
Famiglia leader nella produzione del Valpoliccela classico e dell’Amarone nel 2001 decide di scendere fino in Toscana e dove andare se non a Bolgheri, patria del vino di grandi e storiche famiglie italiane. Inizialmente gli Allegrini acquistano 3 ettari, oggi sono quasi 70. È Walter, fratello di Marilisa il primo a credere in questo terreno argilloso ricco di sassi per la mineralità, è lui il componente della famiglia che ama trascorrere le giornate tra i vigneti, sogna le vigne a Bolgheri ma non vedrà mai quello che la sua famiglia è riuscita a creare qui.
I primi impianti sono est-ovest perché c’era bisogno di calore, ora ci spiega Franco il clima è cambiato e i filari sono piantati nord-sud “di sole ce n’è fin troppo”. Continua a leggere
Dalla Sicilia non il solito vino bianco: il Lighea di Donnafugata
A tutto zibibbo il Lighea di Donnafugata si fa apprezzare a tavola per quella sua nota aromatica leggera, assolutamente non stucchevole. Arriva da Pantelleria e decisamente si sente: il carattere non manca. Clicca qui per vedere la scheda tecnica completa. Per le note di degustazione guardate il video. Sergio&Raffaele