Come ogni anno è arrivato il periodo delle Feste natalizie. E con le feste, delle grandi tavolate. L’occasione migliore dell’anno per qualche strappo alla dieta e, di conseguenza, per stappare insieme ai nostri cari e ai piatti delle tradizioni di famiglia un po’ di buone bottiglie.
Come sempre ecco i nostri consigli. Non è una classifica, si tratta di bottiglie che abbiamo assaggiato qua e là e ci sono piaciute. L’obbiettivo non è coprire tutte le regioni italiane ma semplicemente raccontarvi i nostri assaggi, per tutte le tasche. Partiamo dai bianchi, parleremo anche dei rossi, dei vini dolci e gli spiriti e infine delle bollicine!
Iniziamo dalle Marche e potremmo dire che l’autunno 2021 è stato all’insegna del verdicchio per quanti ne abbiamo provati. Diversi ottimi assaggi per bianchi che potranno accompagnare anche piatti strutturati di pesce durante le Feste. Il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Rincrocca 2017 di La Staffa si presenta al naso con note sfiziosissime di fiori e frutta. La bocca è piena ma equilibrata, morbida, fresca e con una bella sensazione minerale pizzicante, note agrumate, sapidità innata che dà spinta ad un vino già bello pronto.
Il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Utopia 2016 di Montecappone è un vino improntato ad una buona longevità. Naso super, fiori ed erbe aromatiche mediterranee, bocca piena, morbida, elegantissima. Spinge su piacevolezza, freschezza, sapidità ma anche leggerezza. Intrigante la bella nota fumè.
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Bianca 2018 di Socci è ottimo. Colore dorato, naso pieno dal gran frutto maturo e dolce, note speziate, qualcosa che rimanda alla mandorla e al Mediterraneo. Anche la bocca è rotonda, morbida, sapida con una freschezza lunghissima.
Spostiamoci in Umbria per un vino centratissimo dal prezzo contenuto, il Bianco di Torgiano Torre di Giano 2020 di Lungarotti (vermentino, trebbiano e grechetto). Un vino fresco, floreale e fruttato. Leggero ma pieno sulla lingua, con polpa e sensazioni minerali belle lunghe per una bevuta spensierata ma non banale.
Saliamo in Veneto. Ci è capitato recentemente di assaggiare ottimi bianchi di Custoza. Uno di questi è il Superiore Custodia 2020 di Cantina di Custoza (garganega, trebbiano, friulano e incrocio Manzoni). Il naso è dolce, con note di frutta esotica, e aromatico, c’è qualcosa che rimanda ai fiori, a note verdi, alle mandorle e a sensazioni fumé. In bocca corpo e cremosità, frutto dolce con super freschezza e una nota ammandorlata. Bianco pieno e versatile ad un ottimo prezzo.
Altro straordinario rapporto qualità prezzo, l’Alto Adige Puntay Chardonnay 2019 di Erste+Neue. Tutte le caratteristiche della nobile uva bianca impreziosite da un’eleganza alpina. Erbe aromatiche, frutta croccate e fiori con sensazioni dolci al naso. Bocca materica, ingolosita da frutto, bella acidità, note agrumate e sapidità. Gran bell’assaggio, ideale per preparazioni raffinate.
Dalla Sicilia, nello specifico dall’Etna, ecco il Bianco Fermata 125 2020 di Baglio di Pianetto. Nuova etichetta che, insieme all’ottimo rosso, omaggia la storica ferrovia cricumetnea e nuova sfida per la cantina siciliana sul versante nord del vulcano. Carricante in purezza, è un vino dall’acidità scalpitante, un corredo aromatico che va dalle chiare note minerali a quelle delicate di frutta e fiori bianchi. Avrà certamente grande vita davanti ma colpisce già per la prontezza e la piacevolezza!
Il 12 e mezzo Malvasia Bianca del Salento 2020 di Varvaglione ci racconta molto già nell’etichetta. Un bianco del sud leggero e aromatico, fresco in bocca per un aperitivo dissetante in compagnia. Nella simpatica Christmas Edition poi proprio l’etichetta è da grattare per giocare con la bottiglia e andare alla ricerca dei simboli vincenti!
Spostiamoci in Languedoc-Roussillon, in Francia, per una bottiglia reperibile facilmente ad un ottimo prezzo, il Réserve Sauvignon Blanc 2020 di Domaines Paul Mas. Frutta bianca, aromaticità chiarissima al sorso, ricco e sapido, per un vino abbinabile anche a piatti più etnici.
Tecnicamente non è proprio un bianco, perché fa 6 mesi di macerazione sulle bucce. Chiudiamo con un grandissimo assaggio, la Vitovska 2016 di Vodopivec. C’è concentrazione e polpa, sensazioni che vanno dalla frutta matura, pesca, albicocca, agrumi, a note minerali, speziate, salmastre e vegetali. Siamo sul Carso con un vino che ne riflette il territorio e la sua “rocciosità” con freschezza tagliente e sapidità salina, ma ne armonizza le asperità in una morbidezza e delicatezza accoglienti. Una bella coccola da tutto pasto, dalle preparazioni importanti di pesce, alle carni bianche, ai formaggi, ma anche da sorseggiare in una serata tra amici.
Continuate a seguirci per i nostri consigli sui rossi, bollicine, vini dolci e spiriti.
Auguroni!
Raffaele e Sergio