Le Feste di Natale sono arrivate anche quest’anno e noi di Avvinando come sempre ci siamo fatti in quattro per consigliare ai nostri lettori un po’ di cose buone assaggiate negli ultimi mesi. Partiamo con i bianchi (più un rosato come bonus track!) che, semplificando un po’, potrebbero accompagnarci nella tradizionale cena a base di pesce della Vigilia di Natale (ma a breve vi daremo anche i rossi, le bollicine e magari qualche altro consiglio per avere in mano tutti gli elementi e fare le opportune scelte…).
Non ci stancheremo mai di scriverlo e riscriverlo: non si tratta di classifiche né di mappature complete, dunque se mancherà proprio il vino della vostra zona sarà uno stimolo a provare qualcosa di nuovo!
Partiamo dal Sud, dalla Puglia per la precisione, perché anche quest’anno Varvaglione presenta una delle “Christmas Edition” più interessanti con etichette a tema e giochi multimediali da fare in compagnia. E mentre si gioca cosa c’è di meglio che sorseggiare un bianco dissetante, aromatico e conviviale come il 12 e mezzo Malvasia Bianca del Salento 2022?
Con l’Ombrasenzombra Colli Piacentini Sauvignon 2021 di La Tosa andiamo in Emilia per un bianco che ha il suo corpo ma che fa della piacevolezza il suo marchio di fabbrica con le note tipiche del vitigno dal sambuco, alla foglia di pomodoro, agli agrumi, al minerale ma con una bella delicatezza. Perfetto per gli antipasti, magari agrodolci.
Sempre sauvignon ma dal Friuli, il Cicinis Collio 2022 di Attems ha un bel naso intenso di cedro, fiori, frutta tropicale, note speziate e “rocciose”. La bocca è piena, pungente e avvolgente con gran freschezza e super sapidità senza perdere eleganza. Perfetto con le carni bianche o con piatti di pesce importanti.
Rimaniamo in zona sempre con il Collio Pinot Grigio 2018 di Colle Duga. Bianco che ha qualche anno sulle spalle ma conserva un bel frutto goloso, con note di pesca e albicocca. Bocca morbida, finale salino, freschissimo e balsamico.
Ancora Collio con il Broy 2020 Collavini (friulano e chardonnay parzialmente appassite, sauvignon). Opulenza e grassezza accompagnata da note dolci, ma anche note floreali, vegetali e tropicali, freschezza e super sapidità. Formaggi leggeri, zuppe di pesce e, perché no, un tocco di fois gras.
È il momento di concedersi un salto oltralpe, in Alsazia per la precisione, con il Riesling Classic 2022 di Hugel. Una garanzia! Frutta bianca golosissima, accenni minerali e speziati, agrume e una super freschezza tagliente. Ideale a tutto pasto ma anche con crudi speziati o cucina esotica.
Stesso vitigno ma dalla Germania, della Nahe per la precisione. Non possiamo non nominare il Riesling Tonschiefer Trocken 2022 di Weingut Dönnhoff. La cantina è tra le più affidabili e stranamente per un riesling della zona è già pronto subito: a naso la famosa pietra focaia sottostà a un bellissimo bouquet di frutta tropicale. In bocca entra elegante e quasi sapido. Splendido per un aperitivo natalizio (in Italia si trova online)
Torniamo in Veneto con il Custoza Superiore 2020 Brolo dei Giusti (cortese, garganega, friulano, incrocio Manzoni, chardonnay). Bel bianco di struttura dal naso floreale e agrumato con note tostate, verdi e burrose e accenni minerali. Bocca cremosa ma freschissima per ricchi piatti di pesce o carni bianche.
Restiamo nel veronese con il Monte Grande Soave Classico 2021 di Pra (garganega, trebbiano di Soave). Super assaggio di bella complessità. Bianco pieno, complesso, giocato su note dolci, di frutta esotica e agrumi e su una chiara sapidità e avvolgenza. Per piatti di pesce complessi, per noi speciale con il salmone.
Dalla Sardegna arriva il Vermentino di Gallura Le Arenarie 2021 di Sella e Mosca. Bianco che si trova nei supermercati e che in quest’annata è particolarmente buono. Ideale per il pesce o per qualche raviolo di magro dato che non è fruttato ma gira felicemente sulla sapidità e a naso fiori secchi e peperone. Rapporto qualità prezzo ottimo.
In Piemonte un assaggio che ci ha davvero colpito. Il Felem 2021 di Hic et Nunc è un progetto di recupero del Baratuciat, uva autoctona del Monferrato. Veloce macerazione e splendido colore dorato. Naso interessantissimo di frutta matura “dolce” e note floreali di biancospino. Bocca sapida, di grande concentrazione, super freschezza e grande versatilità.
Dal Monferrato alle Langhe, non per un bianco ma per chiudere con un rosato inedito da dolcetto: il Rosset Langhe 2022 di Eraldo Revelli, cantina che spesso abbiamo citato come riferimento per quest’uva. Colore e bocca pieni dal frutto goloso e note floreali di rose. Rosato di struttura e beva che regge anche piatti di un certo peso.
Auguri di Buone Feste
Raffaele e Sergio