Pasqua 2024, ecco i vini consigliati da Avvinando.

Pasqua è alle porte con le tradizionali tavolate della domenica e la gita fuori porta del lunedì di Pasquetta. Noi di Avvinando come sempre cerchiamo di tenervi compagnia con una buona bottiglia da accompagnare ai pasti. Ecco dunque qualche consiglio, rigorosamente testato, con la solita premessa: non è una classifica e mancherà, gioco forza, qualche territorio, motivo in più per segnalarci eventuali vostri vini del cuore nei commenti.

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Partiamo come sempre dalle bollicine. Il Lessini Durello Brut Millesimato 2023 di Cavazza è un vino di gran piacevolezza da uva durella spumantizzata con metodo charmat, quindi in autoclave. Sentori di agrume e mela, bocca con note minerali e freschezza pungente. Ideale per un aperitivo dissetante!

Se come noi amate la bollicina rosa, e in questo periodo in particolare, ecco il Crémant d’Alsace AOC Rosé Brut di Domaine Hubert Reyser. Un metodo classico francese da pinot nero tutto piacevolezza, morbidezza, croccantezza di frutto e versatilità. Vino per tutte le occasioni e, perché no, per la più classica lasagna pasquale.

Proprio un gran bianco il Langhe Nascetta Anas-cetta 2018 Elvio Cogno. Per dire che in zona se si vuol bere bene esistono anche ottime alternative al rosso. Bel naso complesso, bocca piena, materica, sapida, calda per un vino dal gran potenziale di invecchiamento e che può accompagnare anche le carni bianche.

Sempre 2018 per un altro bianco, questa volta irpino, che ci ha letteralmente stregato, il Colle dei Lauri Greco di Tufo di Tenuta del Meriggio. Frutto maturo, agrumi, una chiara nota minerale al naso. Bocca cremosissima, polposa e fresca ma soprattutto super sapida. Il bianco come ce lo abbiamo in mente!

Chi ci segue sa quanto amiamo i rosati e tra essi il cerasuolo della tradizione abruzzese: il Chiamami quando piove – Valori 2022 di Masciarelli (montepulciano in purezza) è di quelli fruttati, pieni e golosi senza rinunciare alla freschezza e alla sapidità. Perfetto per una bevuta spensierata magari durante un pic-nic con un classico casatiello o per la grigliata di Pasquetta.

Sempre rosato, ma dall’Etna e da nerello mascalese, il Grotta dei Lamponi 2022 di Serafica. Tenue nel colore, al naso, nomen omen, stuzzicanti piccoli frutti rossi, in bocca gran bella freschezza e sapidità vulcanica. Bellissimo assaggio.

Sempre Etna, per un altra grande scoperta. Il Rosso 2021 (da nerello mascalese in purezza) di SRC (si lege esserci!). Colore violaceo di giovinezza, frutto elegante con tocchi di melograno e prugnolo al naso, bocca freschissima con spinta sapida quasi di grafite e tannino ben presente. Gran rapporto qualità prezzo.

Torniamo in Piemonte, La mia Nuda Nizza 2021 Montalbera è una barbera interessante, con note scure e una bella complessità al naso. Sorso consistente e con un suo volume, morbido ma anche di gran freschezza. Intrigante.

Dalla Sardegna, interessantissimo il Perdixi Bovale 2021 di Famiglia Casadei, colore che esprime vivacità, note di frutti di bosco e speziatura, tannino ben presente e freschezza lunghissima che sfuma in una nota balsamica. Gran bella sorpresa da un’uva autoctona, perfetto con carni alla brace e formaggi.

Saliamo un po’ con il Terre Magre Friuli Pinot Nero 2022 di Piera, rosso dal colore tenue che ne esprime tutta la delicatezza. Belle note floreali di rosa e di frutti di bosco, ottima sapidità, tannino leggero, ma soprattutto gran bevibilità. Bella scoperta.

Spesso abbiamo menzionato il Morellino di Scansano di Cantina Vignaioli di Scansano, vino dal grande rapporto qualità prezzo e dalla grande versatilità. Parte del ricavato delle vendite dell’edizione limitata 2022 andrà a favore del progetto di agricoltura sociale Orto Giusto di Orbetello, ideato dalla Cooperativa Beata Veronica, che prevede l’inserimento lavorativo in ambito agricolo di persone con disabilità. Un motivo in più per bere una buona bottiglia a Pasqua.

Restiamo in Toscana, sempre costiera ma zona Bolgheri, con Le Crocine 2021 di Marzichi Lenzi, ottimo blend di cabernet franc, merlot e cabernet sauvignon. Note varietali tipiche, frutto maturo, bella speziatura, tannino, il calore mediterraneo e una bella freschezza. In una parola, grande equilibrio.

Vino tedesco ma proprietà italiana: il riesling Dr Fischer Trocken (secco) 2016 è buonissimo (e ha un rapporto qualità/prezzo elevatissimo), ma lo Spätlese è addirittura eccezionale: Non lasciatevi impressionare dall’anzianità: per dei riesling tedeschi vuol dire essere ancora giovanissimi.

Volete un vino importante un po’ diverso dal solito? Il Baglio del Cristo di Campobello Lusirà 2019 è un Syrah eccellente ma se trovate in giro il 2018 avrete dei calici un filo meno intensi e caldi ma allo stesso tempo profumatissimi e un po’ più sapidi. Va a gusti. Insomma dove cascate, cascate sempre in piedi.

Chiudiamo con un assaggio strepitoso dall’Alto Adige, che definire solo vino dolce sarebbe riduttivo perché c’è tanto tanto altro. Il Terminum Gewurztraminer 2021 vendemmia tardiva di Tramin è veramente tanta roba. Le note varietali tipiche ma giocate sulla delicatezza e l’eleganza: albicocca secca, fiori d’acacia, agrumi canditi, pepe bianco, miele e chi più ne ha più ne metta. Avvolgente e delicato insieme, per chiudere in bellezza!

Auguri di Buona Pasqua

Raffaele e Sergio.

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