Fino a qualche anno fa, quando ci si trovava a Bologna, la scelta di un vino del territorio rischiava a volte di riservare qualche brutta sorpresa. Anche oggi le sorprese restano, ma sono per lo più di carattere positivo.
Una di queste l’abbiamo scovata proprio in un supermercato di Bologna, precisamente alla Coop del Parco Meraville al prezzo di 6,65 euro. Si tratta, a proposito di vini territoriali, del Colli Bolognesi Pignoletto Superiore 2013 di Isola.
In generale negli ultimi anni i Colli Bolognesi sono diventati una realtà affermata producendo vini dotati di una propria precisa personalità e tipicità e il vitigno che sempre più si sta facendo portavoce del territorio è il Pignoletto nella sua versione frizzante o ferma. Continua a leggere
Archivi autore: sergiobolzoni
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Una Luce che splende da 20 anni
Non c’è niente da fare: anche nel mondo del vino quando i progetti partono bene finiscono per offrire bottiglie eccelse e “brand” fatti per durare. Così è successo quando si incontrarono Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi, due grandi interpreti della storia enologica contemporanea, per dare il via al progetto Luce e a tre vini uno più importante dell’altro: Luce, Lucente e Luce Brunello.
In primis vennero prime due annate di Luce, 1993 e 1994, presentate insieme nel 1997 stimolando da subito grande curiosità e interesse per la concezione innovativa e sorprendente che caratterizzava allora l’intero progetto, un blend inedito di sangiovese e merlot. Dalla vendemmia 2004, con la fine della partnership con i Mondavi, è Lamberto Frescobaldi a seguire personalmente il progetto, dirigendone orientamenti produttivi, dalla vigna alla creazione dei blend di ogni annata.
Il 2015 è l’anno in cui Luce celebra la propria ventesima annata: la vendemmia 2012 e per l’occasione Lamberto Frescobaldi e Tim Mondavi hanno voluto firmare l’etichetta di questa vendemmia, raccontando la storia di quello che era un sogno ed oggi è un grande vino. Continua a leggere
Vinitaly 2015, c’è anche il vino di Expo: ma che etichette!
Chiudiamo la diretta per quest’anno da Vinitaly con una curiosità: allo stand della Coldiretti era esposto un gruppo di bottiglie del “Vino di Milano per l’esposizione universale“, altrimenti detta Expo, con tanto di immagine del Duomo di Milano. Erano presentate in italiano, arabo, spagnolo, ecc… Bella iniziativa. Ma le etichette vi piacciono? Scriveteci e ditecelo. La diretta da Vinitaly finisce qui ma voi continuate a seguirci su Avvinando: sono in arrivo degustazioni di grandi vini dall’ottimo rapporto qualità/prezzo come nella tradizione delle proposte di Avvinando. Alla prossima.
Vinitaly 2015: Largiller, una nosiola strepitosa da Cantine Toblino
Grassa, ma con ancora tanta acidità. Perfettamente evoluta: è la nosiola Largiller di Cantine Toblino, realtà trentina che ha tirato fuori un bianco strepitoso. Attenzione però: se siete integralisti (sbagliando, ma de gustibus…) del vino bianco d’annata questo non fa per voi. E’ una bottiglia del 2007 e sta bene a berlo adesso. Un bianco da bere come un rosso facendogli accompagnare piatti anche impegnativi (mamma mia che buono con la carne salada!) oppure da solo degustandolo come merita. Un signor vino. S.B.
Vinitaly 2015, Fratelli Agnes Loghetto: l’università della bonarda
Vinitaly 2015, Is Argiolas merita un incontro
Vinitaly 2015, Incrocio Bruni 54: un grande vino diverso dal solito
Vinitaly 2015, Verdicchio di Matelica Bisci: da provare
Ottimo vino il Verdicchio di Matelica 2014 dell’azienda Bisci. Profumi erbacei da sauvignon ma tendenti al fieno più che al verde. In bocca è secco e con una bella acidità che un mesetto ancora di bottiglia renderà perfetta. Davvero un bel vino da pesce e molluschi ma anche da aperitivo, specialmente in una calda estate. S.B.