Una Luce che splende da 20 anni

LuceNon c’è niente da fare: anche nel mondo del vino quando i progetti partono bene finiscono per offrire bottiglie eccelse e “brand” fatti per durare. Così è successo quando si incontrarono Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi, due grandi interpreti della storia enologica contemporanea, per dare il via al progetto Luce e a tre vini uno più importante dell’altro: Luce, Lucente e Luce Brunello.

In primis vennero prime due annate di Luce, 1993 e 1994, presentate insieme nel 1997 stimolando da subito grande curiosità e interesse per la concezione innovativa e sorprendente che caratterizzava allora l’intero progetto, un blend inedito di sangiovese e merlot. Dalla vendemmia 2004, con la fine della partnership con i Mondavi, è Lamberto Frescobaldi a seguire personalmente il progetto, dirigendone orientamenti produttivi, dalla vigna alla creazione dei blend di ogni annata.
Il 2015 è l’anno in cui Luce celebra la propria ventesima annata: la vendemmia 2012 e per l’occasione Lamberto Frescobaldi e Tim Mondavi hanno voluto firmare l’etichetta di questa vendemmia, raccontando la storia di quello che era un sogno ed oggi è un grande vino. Continua a leggere



Vinitaly 2015, c’è anche il vino di Expo: ma che etichette!

vinitaly 2015 Vino di Milano per l'expo

Chiudiamo la diretta per quest’anno da Vinitaly con una curiosità: allo stand della Coldiretti era esposto un gruppo di bottiglie del “Vino di Milano per l’esposizione universale“, altrimenti detta Expo, con tanto di immagine del Duomo di Milano. Erano presentate in italiano, arabo, spagnolo, ecc… Bella iniziativa. Ma le etichette vi piacciono? Scriveteci e ditecelo. La diretta da Vinitaly finisce qui ma voi continuate a seguirci su Avvinando: sono in arrivo degustazioni di grandi vini dall’ottimo rapporto qualità/prezzo come nella tradizione delle proposte di Avvinando. Alla prossima.

Vinitaly 2015: Largiller, una nosiola strepitosa da Cantine Toblino

vinitaly 2015 nosiola Toblino

Grassa, ma con ancora tanta acidità. Perfettamente evoluta: è la nosiola Largiller di Cantine Toblino, realtà trentina che ha tirato fuori un bianco strepitoso. Attenzione però: se siete integralisti (sbagliando, ma de gustibus…) del vino bianco d’annata questo non fa per voi. E’ una bottiglia del 2007 e sta bene a berlo adesso. Un bianco da bere come un rosso facendogli accompagnare piatti anche impegnativi (mamma mia che buono con la carne salada!) oppure da solo degustandolo come merita. Un signor vino. S.B.

Vinitaly 2015, Fratelli Agnes Loghetto: l’università della bonarda

Una vigna di croatina (e altre piante varie ed eventuali) vecchia oltre 100 anni, curata come si cura un amatissima nonna. E’ così che si arriva al Loghetto, vino rosso ammandorlato di cui avevamo già parlato in un’altra edizione di Vinitaly, ma che quest’anno (annata 2013) abbiamo ritrovato a livelli superlativi. Profumato, potente e persistente ma con ancora un po’ di tannino a garantire una eccellente freschezza di beva è un amico da stappare in serate con gli amici a stuzzicare qualcosa o davanti un bel libro dopocena. Grande, grandissimo vino. Se i Fratelli Agnes fossero nati in Francia invece che… Continua a leggere


Vinitaly 2015, Is Argiolas merita un incontro

Is Argiolas è uno dei quattro vermentini dell’azienda sarda Argiolas, conosciutissima e quindi non ne parliamo in questa sede. Diciamo solo che quest’anno la batteria dei bianchi è particolarmente agguerrita, calda e profonda. Is Argiolas 2014 però è un vero capolavoro e ne parleremo più diffusamente in un articolo ad hoc di sicuro, anche per vedere che effetto farà qualche settimana in più in bottiglia (Vinitaly arriva davvero presto). I profumi sono di una complessità affascinante, come se avesse fatto un passaggio (breve) in legno che invece non c’è. Al palato è potente, rotondo e di buona persistenza. Da assaggiare… Continua a leggere


Vinitaly 2015, Incrocio Bruni 54: un grande vino diverso dal solito

Che bello passeggiare per Vinitaly e scoprire cose nuove. Pensare a Chardonnay, Syrah, Sangiovese e quant’altro e imbattersi in un “Incrocio Bruni 54”, vitigno recentemente riscoperto nelle colline marchigiane è una vera bellezza. Questo vitigno è un incrocio di Verdicchio e Sauvignon come accadde per il più noto Incrocio Manzoni, per capirsi. Lo abbiamo assaggiato presso lo stand dell’azienda Finocchi e lo abbiamo trovato davvero notevole. A breve ne scopriremo di più in un prossimo articolo. L’azienda offre anche tutta una gamma di Verdicchio che sono risultati eccellenti anch’essi. Di rara potenza un Riserva non ancora in commercio. Davvero uno… Continua a leggere


Vinitaly 2015: il Verdicchio guarda all’estero (anche) col vino biologico

Vinitaly 2015 Verdicchio

Nella frase “Senza estero non ci sarà ossigeno per vivere nei prossimi 10 anni” pronunciata dal direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini Alberto Mazzoni, sta il senso profondo della direzione che il Verdicchio vuole intraprendere. E non è solo una questione commerciale, anzi. È sopratutto un problema di scelte enologiche. Estero, infatti, è stato fatto notare in una indagine realizzata da Nomisma – Wine Monitor, vuol dire vino di qualità e vino di qualità vuol dire sempre più vino biologico. È stato portato l’esempio del monopolio svedese che ha deciso per i prossimi anni di importare il 25% del vino che sarà venduto in Svezia certificato biologico.  Continua a leggere