Ultimamente ci sono arrivate molte mail da lettori che ci chiedono di parlare del “vino del contadino”, in ognuna di queste mail era narrata la propria esperienza e nella maggior parte dei casi non è stata una esperienza felice. Quante volte ci è capitato di fare una gita fuori porta in campagna, bere se non addirittura chiedendolo di comprare il “mitico” vino del “contadino”, quello che secondo molti “è ancora quello genuino perchè fatto ancora come un tempo senza conservanti nè porcherie strane seguendo i consigli del nonno che a sua volta aveva imparato dal suo etc.etc…. Sfatiamo, una volta per tutte il mito, anche a costo di diventare antipatici a qualcuno…… Continua a leggere
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Girovagando in Oltrepo….
La rassegna “Oltrevini” che si è svolta due settimane fa a Casteggio ha presentato una tale quantità di novità che non ci è stato possibile racchiudere in un solo articolo tutte le segnalazioni che meritavano di essere fatte. Per questo motivo abbiamo cosi deciso di dedicare una seconda puntata ai vini di questa zona che, ci piace pensarlo, ha deciso di puntare in maniera decisa su una enologia di qualità. La prima segnalazione che ci sentiamo di farvi riguarda…. Continua a leggere
Vinitaly in diretta
Alla riscoperta di vitigni dimenticati: Il Timorasso
Questa settimana abbiamo deciso di parlare di un vitigno sconosciuto ai più ma che a nostro giudizio merita moltissima attenzione. Quando si parla di Piemonte, la mente va subito con il pensiero al nebbiolo, alla barbera ed a tutti quei grandi vini rossi classici di questa zona. Invece noi oggi vi parleremo di un vitigno a bacca bianca , il Timorasso. Continua a leggere
Dunkel e Kretzer
Questa settimana abbiamo pensato di presentarvi un vitigno ed una regione che avranno, a nostro modo di vedere, sempre più un largo riscontro ed una sempre più netta affermazione nel panorama enologico italiano. Il vitigno si chiama lagrein e la regione è l’Alto Adige. Le origini del vitigno lagrein non sono ancora del tutto certe. L’ipotesi più accreditata narra che la sua origine derivi dal paese lucano di Lagara dove si produceva un vino che… Continua a leggere
MONTEPULCIANO “DON BOSCO” dell’azienda Bosco Nestore
Come dicevamo nell’articolo precedente, uno dei vini che più ci hanno entusiasmato tra i montepulciano d’abruzzo c’è sicuramente il “Don Bosco”, annata 2003 della storica azienda (la sua nascita risale addirittura al 1897) Bosco Nestore. Questo, a nostro parere, è un vino che ha tutto per poter essere annoverato tra i migliori vini del Centro Italia Continua a leggere
Nella terra dei pastori…
Continuando il nostro viaggio tra le regioni d’Italia ed i suoi vigneti, abbiamo deciso di fermarci in Abruzzo e parlarvi della sua uva regina: il Montepulciano. La sua origine è antichissima tanto che si narra che persino il condottiero cartaginese Annibale apprezzasse molto il vino prodotto nella zona degli “aprutzi” (antico nome di questa regione). Questo vitigno è prodotto in tutta la regione e nel corso dei secoli è andato via via diffondendosi in Romagna, nelle Marche, in Molise,nel Lazio ed in Puglia arrivando a contendere al sangiovese il primato di vitigno più coltivato nel centro e sud Italia. Oltre che essere prodotto in purezza, questa uva viene usata per molti assemblaggi e concorre alla creazione di molti vini rientrando in tanti disciplinari di produzione di vini Doc e Docg. Il vino si presenta di un bel colore rosso rubino in età giovane arrivando ad avere tonalità tendenti al mattone ed all’amaranto se invecchiato oltre cinque anni. Al naso profumi molto intensi e pungenti con spiccati sentori di ciliegia e mora. Al palato risulta molto asciutto ma di buon corpo e con dei tannini che nel corso del tempo vanno sempre più ammorbidendosi donando al vino struttura e morbidezza. Continua a leggere
Il Friuli e la ribolla gialla
La primavera è alle porte ed è ora di cominciare a parlare di vini bianchi fermi e con i primi raggi di caldo sole potrebbe davvero far piacere bersi un bel calice di Ribolla Gialla. Questo è un vitigno le cui origini risalgono al XII secolo dove era conosciuto ed apprezzato dagli abitanti locali per la sua finezza ed eleganza con il nome di “Rabiola”. Le condizioni climatiche e le caratteristiche del terreno fanno si che questa uva cresca solo ed esclusivamente in questa zona d’Italia rendendo la ribolla gialla il vitigno autoctono a bacca bianca per eccellenza del Friuli Venezia Giulia (ed in particolare dei colli orientali e goriziano). Continua a leggere