E’ morto Vittorio Vallarino Gancia, imprenditore del vino rapito dalle Brigate rosse

E’ morto a 90 anni Vittorio Vallarino Gancia. Per decenni guidò la Gancia, l’azienda che era stata fondata dal suo bisnonno nel 1850.

Nella sua lunga vita ha ricoperto diversi incarichi, tra i quali quelli di presidente del Consorzio dell’Asti e di Federvini. Nel 1994 il presidente della Repubblica Scalfaro lo nominò Cavaliere del Lavoro.

Nel 1975 fu rapito dalla Brigate Rosse e poi liberato grazie a un blitz dei carabinieri con conseguente conflitto a fuoco in cui persero la vita l’appuntato Giovanni D’Alfonso e la terrorista Mara Cagol, fondatrice del gruppo armato assieme al marito Renato Curcio.

Un pezzo di Italia se ne va: Gancia ai russi

La Russian Standard, società russa leader nella produzione di vodka di alta gamma, ha acquisito il 70 per cento di Gancia spa, la storica casa piemontese
produttrice di spumanti.

L’accordo è stato annunciato ufficialmente questa mattina a Canelli (Asti), dalla famiglia Vallarino Gancia, alla presenza di Roustam Tariko, fondatore della Russian Standard e ora neo presidente Gancia.Dopo l’ingresso dell’imprenditore russo Roustam Tariko in casa Gancia “non sono previsti licenziamenti, ma una riorganizzazione interna con entrate e uscite in un’ottica di crescita”, ha detto Paolo Fontana, amministratore delegato. Fontana ha precisato, comunque, che da tempo ”è in corso un piano industriale importante, improntato alla ricerca dell’efficienza”.

“Neanche per un secondo – ha precisato il leader della società russa, Roustam Tariko – ho pensato di spostare le fabbriche. Lavorero’ qui. E non ci sara’ nessun cambiamento rispetto alla storia e delle tradizioni della casa”.
Tariko ha una profonda consuetudine con i vini piemontesi: in Russia ha distribuito i prodotti della Martini & Rossi e di Cinzano.