Sughero e vino: una storia sostenibile

Due prodotti della terra distanti tra loro ma con un destino che li lega indissolubilmente: questa la storia  del sughero e del vino. Del nettare degli Dei si fa un gran parlare ovunque di colori, profumi o persistenza: in questo mondo in cui tutti a loro modo sono sommelier pochi sembrano essere  i segreti o le cose da scoprire. Non molto si sa invece del sughero, eppure ha un’influenza decisiva nella conservazione del vino e nella salvaguardia del suo bouquet. Cominciamo dicendo che la terra del sughero è il Portogallo un Paese inaspettatamente bello affascinante, caldo e accogliente, che produce la metà del sughero utilizzato nel nostro pianeta. Continua a leggere



L’addio al tappo di sughero per il vino docg è legge (purtroppo)

Durante il mese di settembre è stata varata la sospirata (dai produttori) modifica alla normativa che riguarda i vini docg: non esiste più l’obbligo del tappo in sughero, che ora potrà essere a vite, in silicone, ecc… il tutto per soddisfare le esigenze dei mercati esteri (americano e giapponese in primis) che privilegiano di gran lunga i vini col tappo a vite.

E così, su quei mercati, anche i nostri Baroli, Brunelli e Amaroni potranno essere venduti con la comoda apertura di facile manualità e, sopratutto, che non fa rischiare al consumatore estero di spendere parecchie decine di dollari o yen e poi avere un vino che sa di tappo. Bene, benissimo. I nostri produttori che devono primum vivere (vendere il vino) e quindi philosophari  sono felicissimi. Noi un po’ di meno. Continua a leggere