Masseto, sogno o son desta?

Me l’ha sussurrato all’orecchio un giornalista inglese, che vanta grande esperienza nel mondo del vino,  mentre sul taxi andavamo all’evento: “Anche ai giornalisti più accreditati del mondo nella vita capita forse solo una volta ogni 25 anni di partecipare a un Tasting verticale come questo”.

L’evento in questione si è svolto a fine ottobre a Monaco di Baviera, una cena stellata accompagnata da 15 annate diverse di Masseto: 2015, 2014, 2013, 2011, 2010, 2007, 2006, 2002, 2001, 1998, 1997, 1996, 1995, 1990, 1989. 

 

Sarà l’impressionante complessità, la struttura bilanciata, l’estrema rarità o l’argilla blu di cui è composto il suolo del suo vigneto a rendere speciale questo vino. Sta di fatto che il risultato della serata è stato eccellente.

Un po’ per fortuna e un po’ per connection mi sono ritrovata tra i pochi fortunati invitati. A fare da padroni di casa  Axel Heinz  (Direttore della Tenuta ed enologo Masseto) che ha snocciolato bicchiere dopo bicchiere le caratteristiche delle diverse annate,  Alex Belson (Direttore Masseto) che ha ideato l’evento e Andrea Orsini Scataglini (PR & Communication Director Masseto) che ha saputo coccolare ogni giornalista presente.

Le annate a “colpire” il mio palato più di altre sono state: il 1995, colore pulito, profumo di liquirizia, delicato complesso aromatico, un vino dalle spalle larghe possente ma morbido come è Masseto. Per motivi diversi il 1989 un profumo antico come una dimora di altri tempi trasformata in museo, more e tabacco predominanti, tannini che scivolano leggeri sulla lingua. Un vino che dimostra quanto Masseto (nato nel 1987) può essere conservato e gustato anche dopo quasi 30 anni mantenendo intatte le sue caratteristiche. Vellutato come pochi il 2002, ancora possibile trovarlo in alcune enoteche a circa 600 euro, un’annata per certi versi forse migliore della pluri-premiata 2001.

 

E poi il 2015, non ancora imbottigliato, ma arrivato nei nostri calici dopo essere stato estratto direttamente dalle botti. Ci vorrà ancora tempo per poterlo acquistare, il prezzo sarà intorno ai 450 euro, ma se si avrà la pazienza di lasciarlo riposare in cantina per almeno una decina d’anni potrà poi rivelarsi un grande investimento o un piacevole compagno di bevute.
Tiziana Sapienza

Una risposta a “Masseto, sogno o son desta?

  1. con tutto il sacro rispetto. parliamo di merlot, invecchiato in barrique e miscelato tra diverse zone per calmierare il gusto e renderlo piacevole al palato. un vino assemblato, che per sua natura non riesco a condividere il cui prezzo forse si spiega meglio con il marketing che con il vero valore. preferisco altri nobili italiani, più “nati” che “divenuti”. parere personale si intende.

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