Capodanno e Natale, dimezzati i consumi di spumante e champagne: bollicine troppo care?

prrQuesta crisi economica che non passa si fa sentire anche a Capodanno. Rispetto a quattro anni fa il consumo di spumante e champagne è praticamente dimezzato per San Silvestro. Gli italiani si compreranno solo una bottiglia di “bollicine”, e visti i tempi va già bene così. Meno male, per i produttori, che all’estero le cose non vanno poi così male.
Sono infatti lontani i tempi dei 91 milioni di bottiglie di quattro anni fa (compreso lo champagne) ricorda l’Ovse, Osservatorio economico nazionale dei mercati e consumi vini e vini spumanti.Per le feste correnti quest’anno si stima che voleranno 49-50 milioni di tappi in Italia (l’anno scorso erano state 52 milioni), ma con lo stesso valore al consumo di 420 milioni di euro. “I prezzi decisamente sostenuti negli scaffali e in enoteca del vino, alimenti e spumanti non stimolano l’acquisto”, osserva l’Ovse. “Prezzi al consumo stabili o in crescita anche negli ultimi tre anni – prosegue l’Ovse -, con un prezzo medio annuale in Italia intorno a 6,40 euro che prima delle feste diventa quasi 7,90 euro la bottiglia, forse un ritocco al ribasso aiuterebbe di più rispetto alle vendite promo-spot calmierate”.
All’estero va tutto meglio – aggiunge l’Ovse -, il cult per le bollicine tricolori e’ ancora alto e sempre in crescita di posizione e livello. In 14 anni i tappi delle feste all’estero sono passati da 85 milioni a circa 180 milioni, ma anche con una ampia spalmatura in tutti i 12 mesi dell’anno. I volumi dei consumi di spumanti italiani sono decisamente in crescita in modo generalizzato (ad eccezione di Germania, Russia e Cina) dal 10 al 40%.

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