Natale 2019, i vini di Avvinando

Come ogni anno le Feste Natalizie sono alle porte e noi di Avvinando, e tutti gli amici winelovers, siamo alle prese con la fatidica domanda: cosa ci beviamo per il pranzo Natale, per la cena della Vigilia e nelle altre occasioni? Cerchiamo di proporvi ancora una volta una serie di bottiglie italiane che abbiamo provato negli ultimi mesi e che faranno con tutta probabilità la gioia delle vostre tavole. I vini sono raccontati in ordine sparso, senza classifiche e senza velleità di coprire tutta l’Italia o tutte le tipologie di vino, cercando di non ripeterci rispetto agli anni passati. Lo diciamo in premessa, mancherà qualche vino cui siete affezionati, suggeritecelo nei commenti, cercheremo di provarlo per il prossimo anno!

Partiamo come sempre dai bianchi. Per chi è amante di quelli profumati e dal sapore mediterraneo, ecco un ottimo vino da gustare all’aperitivo o con un bell’antipasto di pesce, il Kheirè Gorghi Tondi, un grillo dalla Sicilia occidentale, freschissimo e marino. Se invece volete spostarvi più a nord, con il pesce che andrete a cucinarvi alla Vigilia ma non solo, due ottimi sauvignon profumati e intriganti dall’Alto Adige che piaceranno anche a chi non ama questo vitigno così divisivo. Il Flora di Girlan, dai profumi agrumati e di sambuco e la bella mineralità, e il Vigna Rielerhof di Josef Brigl, dalle note di frutta esotica e floreali e la piacevole sapidità. Se preferite i vini da terre più “vulcaniche” da abbinare al pesce vi proponiamo due bianchi dal giusto prezzo. Vi darà senza dubbio grande soddisfazione anche il Soave Monte Fiorentine di Ca’ Rugate se volete rimanere a nord, nel veronese, agrumato, fresco e minerale. Se invece volete siete affezionati ai bianchi campani vi proponiamo la Falanghina di Agnanum, nei Campi Flegrei, vino più carico e mediterraneo con note rocciose e marine. Restando sui bianchi, ma in questo caso macerativi, se avete voglia di investire qualche euro in più ci ha davvero colpito lo Ziru di Antonella Corda, dalla Sardegna meridionale con un affinamento in anfora. Un vino pieno e pulitissimo, dalle note dolci, di zafferano e idrocarburi, con una bocca golosa ma allo stesso tempo fresca e quasi salata, con un leggero tannino presente. Un vino che potrete abbinare a piatti anche più strutturati. Se volete dare uno sguardo ai supermercati, nella grande distribuzione si trovano vini molto interessanti per Natale da accostare soprattutto al pesce. Innanzitutto segnaliamo due Vermentini di Sardegna: il Costamolino di Argiolas e quello di Sella e Mosca, entrambi davvero buoni e tipici ad un prezzo che varia tra i 6€ e gli 8€ molto conveniente. Il verdicchio biodinamico dei Castelli di Jesi classico superiore Pievalta è un altro vino di buon corpo ed eccellente raffinatezza da provare con il pesce crudo sempre più o meno sugli 8€ al super. Se possiamo spendere un po’ di più e salire fino ai 13€ circa, quest’anno ci è ripiaciuta la Lugana di Ca’dei Frati Brolettino, che grazie ai suoi 10 mesi di affinamento in barrique acquista un buon corpo senza perdere – sopratutto quest’anno – scatto e freschezza.

Veniamo ai rossi. Quest’anno abbiamo assaggiato vari vini provenienti da vitigni “minori” piemontesi che potrete gustare senza spese eccessive. Il grignolino è un rosso leggero, scarico, asciutto, il Ruvo di Castello di Gabiano è un’ottima alternativa ai rosati o ai bianchi impegnativi, un rosso da abbinare anche al pesce azzurro, al tradizionale cappone o se avete voglia di inventarvi qualche preparazione più etnica. Se amate i rossi profumati e dal corpo non troppo sostenuto, l’Afrodite di Paride Chiovini, vespolina dal novarese, è un vino polposo con una piacevole nota speziata e florale per un bell’antipasto all’italiana. Il Ruchè di Castagnole Clasic di Ferraris, dal Monferrato, ha un naso intrigante di rose e amarena e in bocca una bella freschezza che lo renderanno ideale per le paste ripiene. Se preferite vini non troppo impegnativi ma potenti, dal tortonese, la Croatina La Romba de La Colombera è un vino pieno con un frutto succoso e un tannino tonante e bella freschezza che sosterranno anche qualche preparazione un po’ più grassa! Spostandoci in Lombardia, con gli arrosti vari vi consigliamo un rosso elegante ma non esageratamente impegnativo di… Ca’ del Bosco. Lo sappiamo, l’azienda è conosciuta per i grandi spumanti, ma il Curtefranca Corte del Lupo (Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Carménère) è un vino dall’equilibrio perfetto e dal corpo giusto. Se invece volete mettere in tavola un Brunello di Montalcino spendendo qualcosa in più, abbiamo provato quello di Cupano, complesso e ampio, perfetto con i piatti importanti, stufati e arrosti impegnativi che non mancheranno sulla vostra tavola. Dalla grande distribuzione segnaliamo due vini rossi che ci sono piaciuti moltissimo quest’anno: Il Cannonau Riserva di Sella & Mosca, pieno, potente ma anche fragrante e all’opposto la Schiava dell’Alto Adige Melag, leggero che sembra un rosé ma succoso e godibilissimo, perfetto ad esempio con i tortellini in brodo.

Se ancora non siete sazi e c’è spazio per i dolci – cosa sarebbe un Natale senza dolci –  ecco cosa abbinare a panettone, struffoli e dolci tipici. Per chiudere il pasto con qualcosa di frizzante e non troppo alcolico il Moscato d’Asti è sempre una bella soluzione, quello de L’Armangia è proprio buono e ad un prezzo ragionevole, un bel vino dolce aromatico con piacevoli note fruttate e di salvia. Salendo un po’ di grado e prezzo, uno spettacolo da muffe nobili che sfida i cugini nobili francesi, l’Orvieto Classico Superiore Calcaia di Barberani. Uno spettacolo, note di zafferano, fruttate, speziate e di erbe aromatiche e tanto slancio. Perfetto con i dolci, ma da provare anche se in tavola metterete preparazioni a base di fegato. Infine, saremo ripetitivi, ma non ci stanchiamo di tessere le lodi del Ben Rye, Passito di Pantelleria di Donnafugata, un capolavoro! Fichi secchi, uva passa, albicocca, cedro, canditi, note iodate e tanto altro. In bocca c’è dolcezza e tanta freschezza. Un bicchiere di mediterraneo.

Ok ma si può festeggiare senza bollicine? Ecco una piccola selezione di spumanti e prosecchi che ci hanno sorpreso recentemente e che consigliamo senza riserve per i brindisi di queste Feste!

Cin, e auguri!

Sergio e Raffaele

3 risposte a “Natale 2019, i vini di Avvinando

    • Forse perché è tutt’altro che discutibile, anzi è per qualità intrinseca e sopratutto costanza di produzione un capolavoro dell’enologia italiana. Indiscutibilmente.

  1. Complimenti per l accurata selezione, il monte fiorentine di CA Rugate della famiglia Tessari e un gran bel prodotto, AD Maiora!!

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