Gli spumanti delle Feste di Avvinando

Mai come tra Natale e Capodanno si stappano bollicine. Cena della Vigilia, o di San Silvestro, pranzo di Natale o di Capodanno nessuna famiglia italiana mancherà di aprire qualche ottima bottiglia! Eccone alcune di spumante e prosecco, rigorosamente italiane e provate recentemente che vi proponiamo per il tradizionale cin.

Se avete apprezzato i nostri vini per le feste, dateci fiducia anche sulle bolle, consapevoli che come sempre non ci sono classifiche e l’elenco riguarda cose bevute da noi sapendo bene che inevitabilmente tralasceremo qualcosa.

Prosecco Brut di Sartor Emilio. Per chi ama il prosecco più secco, dal Montello una bella bollicina fitta e fruttata. Un’entrata morbida, ma non troppo essendo un brut, con una gran freschezza e un finale sapido. Un bel prosecco dissetante, perfetto nella sua semplicità! Ideale all’aperitivo. Per chi ama i prosecchi più secchi.

Cruasé di Mazzolino. Metodo Classico Rosè da uve pinot nero. Siamo nell’Oltrepò pavese per un vino di una correttezza e una piacevolezza esemplare. 60 mesi sui lieviti, naso di piccoli frutti rossi e rose e equilibrio pazzesco tra freschezza, sapidità e setosità. Buonissimo. Perfetto non per un brindisi, ma anche in accompagnamento a salumi e, perché no, ai tortellini e le paste ripiene. Per chi ama una bollicina gastronomica.

Pietrafumante Caprettone Spumante Metodo Classico Millesimanto 2016 di Casa Setaro. Bollicina originale e autoctona dalle pendici del Vesuvio e uva caprettone. 30 mesi sui lieviti per un vino pieno, dal bel corpo. Naso è delicato e bocca… esplosiva. Per chi cerca qualcosa di alternativo.

Le Morette Metodo Classico. Una bella sorpresa. 36 mesi sui lieviti per un blanc de blancs da chardonnay e turbiana. Siamo infatti nella Lugana, sul Garda. Avvolgenza, finezza e una bella mineralità che donano a questa bolla un finale pulitissimo. Per chi vuole una bolla con la giusta complessità e finezza.

Franciacorta Brut Vendemmia La Scala 2013 di Bellavista. Vino d’onore della stagione 18/19 del grande teatro milanese, è un vino luminoso da chardonnay e pinot nero. Complesso, con belle note agrumate e sentori dolci, in bocca è avvolgente, potente e con una freschezza lunghissima e ammandorlata. Per chi vuole puntare sull’eleganza. 

Trento doc Ferrari brut. Lo sappiamo che siamo monotoni e che lo proponiamo sempre. Però non c’è niente da fare, ogni anno si presenta con quel naso di fiori e mela golden, pulito e finissimo e si presta sia a brindare col panettone, sia come entrée con gli antipasti di pesce. Si trova al supermercato e costa il giusto anche sotto le Feste. Che volere di più?

Se non l’avete ancora letto, non perdetevi l’articolo con i consigli per i vini rossi e bianchi (e quelli dolci) per questo Natale. E se per Capodanno vi sentirete più “internazionali” non mancate l’appuntamento con Avvinando dopo Natale, dove vi consiglieremo Champagne strepitosi da comprare senza dover accendere un mutuo. Per ora Buon Natale a tutti!

Raffaele e Sergio

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