Natale 2022, ecco i vini bianchi e rosati da bere per le Feste

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Anche quest’anno sono arrivate le Feste Natalizie. Tra un acquisto last minute di regali, una tombola in famiglia e un ritrovo con gli amici storici c’è sempre una certezza, noi winelovers non ci faremo mancare qualche brindisi con i vini delle grandi occasioni da accompagnare alle tradizionali tavolate di Natale. 

Ecco che, come ogni anno, noi di Avvinando torniamo con i nostri consigli di bottiglie bevute recentemente che ci sono piaciute. Vale sempre la pena ribadire che non vogliamo rappresentare l’universo vinitivinicolo (nemmeno quello italiano) e che non è una classifica, ma una semplice lista di suggerimenti.

Cominciamo dai bianchi, su cui quest’anno abbiamo assaggiato cose interessantissime, seguiranno poi i vini rossi, quindi le bollicine.

Iniziamo dalla costa Toscana, zona Scansano per la precisione, con un’uva autoctona un tempo molto diffusa in zona. L’Ansonica Maremma 2021 di Cantina Vignaioli Scansano ha un bel naso con note di pietra focaia, albicocca e ginestra. La bocca morbida è coerente e ha materia, una gran freschezza marina e un finale sapidissimo, ammandorlato, giocato sulle note iodate. Vino dal buon rapporto qualità prezzo, perfetto con il pesce, magari con un bello spaghetto allo scoglio o un pesce bianco al forno durante il menu della Viglia.

Ci ha sorpreso il Sauvignon blanc 2021 di Hans Greyl. Bianco dal buon rapporto qualità prezzo che arriva dalla lontana Nuova Zelanda, una delle terre elettive per quest’uva che molto amiamo. Il naso delicato accenna le note varietali con punte minerali, oltre a quelle fruttate e verdi. La bocca è super fresca ma con una certa polpa e sentori tropicali, come il passion fruit e il lime, e minerali. Perfetto secondo noi per gli antipasti che spesso toccano diverse corde aromatiche.

Una grande sorpresa ci arriva dai Colli Bolognesi, il Pignoletto Superiore 2021 di Gaggioli ci è piaciuto davvero moltissimo. Floreale, dai rimandi minerali al naso, la bocca è piena e cremosa, piacevolissima col tipico finale di mandorla amare che pulisce la bocca. Bianco dal rapporto qualità prezzo pazzesco, è perfetto col pesce e le carni bianche ma anche con le minestre della tradizione emiliana.

Il Weissburgunder di Erste+Neue si compra al supermercato e ha un rapporto qualità prezzo strepitoso. Quest’anno questo il pinot bianco altoatesino può essere usato per le lezioni di degustazione tanto è tipico, ma soprattutto è una annata baciata dagli dei del vino. Facciamo scorta prima che finisca…

In Veneto Inama ha regalato un Soave classico 2021 davvero “soave”. Battuta scontatissima a parte, la piacevolezza di questo vino è difficilmente battibile: naso profumatissimo con la sua bella evoluzione nel bicchiere e in bocca scende giù che è un piacere. Cosa volere di più?

Dalla Sardegna il Vermentino di Gallura Superiore Tanca Raina 2020 Docg è un tripudio di mineralità e sapidità. Un grandissimo Vermentino il cui unico problema è che la bottiglia finisce troppo presto. Cantina da seguire con attenzione.

Altro vino dal rapporto qualità/prezzo strepitoso è il Casale Venza 2019 (eh sì, non proprio d’annata) di Marco Gatti. Le note agrumate sono il tratto principale di questo Verdicchio di Matelica che però, complice un ampio affinamento in bottiglia, risulta complesso con note di timo e mandorla. In bocca entra potente e sapido: un grande vino bianco non solo per il pesce.

Ecco due assaggi dal Friuli, zona Collio per la precisione, di cui siamo sempre desiderosi di provare nuovi bianchi! Il Soreli Bianco Collio 2020 di Pighin (friulano, ribolla gialla e malvasia) è pieno già nel bel colore dorato. Bianco di gran potenza con accenni minerali, agrumati, di camomilla e pesca matura al naso. In bocca c’è freschezza, corpo, ma soprattutto sapidità netta e lunga che pulisce la bocca in modo deciso nel finale ammandorlato. Pesce, formaggi non stagionati, carni bianche ma anche le verdure gratinate tipiche delle Feste.

Il Collio Riserva 2017 di Gradis’ciutta è un ottimo assaggio da ribolla gialla, malvasia e friulano. Naso delicato e complesso con note di frutta gialla, erbe aromatiche, fiori che ricordano il sambuco e l’acacia, note minerali gessose e saline. La bocca è polposa, goduriosa, ancora freschissima nel frutto, mentolata e sapida. Bianco che ha già qualche anno ma ne avrà molti davanti, versatile per le preparazioni più complesse di pesce, carni bianche in umido e formaggi di media stagionatura.

Sempre di Robert Princic, ma dal lato sloveno del confine, arriva la Sveti Nikolaj Rebula 2018, ribolla gialla in purezza. Fiori, frutta, mandorla ed erbe aromatiche al naso, bocca elegante, dalla freschezza tonante lunghissima e la delicata sapidità. Perfetto con i primi e con il pesce

Ci spostiamo ben più a sud, in Sicilia, in un altro dei territori di riferimento per il bianco italiano. L’Etna Bianco Alta Mora 2021 di Cusumano non delude mai. Carricante in purezza regala note di agrumi, pietra focaia ed erbe aromatiche. Corpo, freschezza e mineralità “vulcanica” lo rendono perfetto per tutte le preparazioni di pesce, noi ce lo immaginiamo con una bella zuppa bianca o con i crostacei.

Assaggio strepitoso dall’Alsazia, in Francia, il Riesling Classic 2021 di Hugel. Frutta bianca, purea di albicocca, accenni minerali e speziati, agrumati, una freschezza “verde” verticale vertiginosa, straripante, balsamica, mentolata e citrica lunghissima. Quasi un peccato aprirlo subito perché l’evoluzione lo renderà ancora migliore, ma i grandi vini del resto lo sono sempre! Perfetto con tartare speziate o piatti che strizzano l’occhio alle cucine esotiche.

Sempre riesling (uva che per chi non l’avesse capito amiamo moltissimo) ma dal veronese, il Riesling Renano Collezione di Famiglia 2017 di Roeno è un bianco da manuale nella tipologia. Sentori di idrocarburo, speziatura, pesca, agrumi, rimandi mentolati. In bocca morbidezza e super freschezza e sapidità. Perfetto con un grande pesce in crosta!

Se poi non ci accontentassimo dei bianchi e volessimo accompagnare la cena di pesce della Vigilia (ma anche i primi o le carni bianche del pranzo di Natale) con i rosati il JeT 2019 di Castello di Montipò è sempre uno spettacolo! Sangiovese grosso dalla Maremma con l’esperienza della famiglia Biondi-Santi, colore gentile, naso fruttato, “goloso” e mediterraneo. La bevuta è generosa e di grande piacevolezza, freschissima con finale balsamico e una certa sapidità. 

Ci rispostiamo sull’Etna con il Piano dei Daini 2019 di Tenute Bosco, altro rosato di grande verticalità, questa volta da nerello mascalese. Fiori d’arancio, piccoli frutti rossi ed erbe aromatiche al naso, colore tenue, sorso snello di grande e lunga sapidità. Perfetto secondo noi con la zuppa di pesce!

Sempre Sicilia, due simboli dell’isola insieme nel Rosa Dolce&Gabbana e Donnafugata 2021 di Donnafugata. Nerello mascalese e nocera, colore più pieno, note di rosa (inteso come fiore), pesca bianca e agrumi, un discreto corpo, una bella morbidezza e grande piacevolezza. Rosato mediterraneo godurioso che accompagnerà con successo primi, verdure, pesce e carni delicate.

Auguri di Buone Feste

Raffaele e Sergio

Una risposta a “Natale 2022, ecco i vini bianchi e rosati da bere per le Feste

  1. Bruxelles 2022 ,rassegna mondiale dei vini
    Rosso, oro rosso Neruda Cantina Baroni- Capiamo Bianco Critone Librandi,rosato luna piena
    Cantina Termine Grosso e tanti altri con medaglia di argento. Vini Calabresi Ke avete annullato dalla vostra lista. Toronto, Io acquisto solo vini Italiani

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