Pasqua 2023, i vini consigliati per bere bene

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Anche quest’anno è arrivato il momento di festeggiare la Pasqua. “Con chi vuoi” recita il detto, per noi come sempre sarà l’occasione per imbandire qualche bella tavolata insieme a parenti e amici e goderci qualche ottima bottiglia in abbinamento ai nostri piatti preferiti.

Gli abbinamenti del menu di Pasqua e Pasquetta.

Ogni famiglia, in ogni parte d’Italia, ha le sue preparazioni e le sue usanze. Certo, tradizionalmente Pasqua vuol dire agnello, preparato in mille modi diversi, e agnello chiama rosso, anche di una certa importanza. Ci sono poi i fritti, le paste ripiene e al forno come le lasagne, le verdure e naturalmente le uova con tutti gli abbinamenti possibili. Avanti allora con rossi leggeri e bianchi. Senza parlare poi dei dolci, dalla colomba, alla pastiera, alle uova di cioccolato. E via di vini dolci, passiti, aromatizzati e via dicendo. Non sappiamo perché ma a noi la Pasqua, e soprattutto la Pasquetta con la sua gita fuori porta, ci fa venire voglia di spensierate bollicine, vini frizzanti e tanto rosato per brindare al ritorno all’aria aperta mentre si assaggiano casatielli, timballi salati, torte pasqualine e chi più ne ha più ne metta. Ecco un po’ di suggerimenti per bere bene, giocando con le annate e i territori, come sempre senza la pretesa di coprire tutto lo Stivale.

Partiamo dalle bollicine, metodo charmat e classico

Soave Brut Spumante Santa Sofia.

Definizione di vino spensierato, delicato, floreale e dalle note agrumate e di mandorla. Ecco questo metodo charmat (con rifermentazione cioè in autoclave) lungo tutta piacevolezza da uva garganega. Bevuta dissetante e leggera ideale da sorseggiare per la gita fuori porta di cui sopra.

Treviso Prosecco Rosè Viaventi Brut Millesimato 2021 Masottina

Glera con un pizzico di pinot nero. Altro vino da scampagnata tutto piacevolezza e versatilità dalle note di frutti di bosco e a polpa bianca, dalla bella freschezza e il bel finale fruttato.

Christian Bellei Spumante di Qualità Bianco Metodo Classico Millesimato 2015 Cantina della Volta

Da una cantina di cui spesso abbiamo parlato, un lambrusco di Sorbara blanc de noirs metodo classico (rifermentato cioè in bottiglia). Fiori, piccoli frutti rossi, note citrine, un bel corpo, una morbidezza rassicurante, tanta acidità e un finale sapido per un bellissimo assaggio dalla grande versatilità gastronomica, dal pesce ai salumi.

Brut Rosè Millesimato Metodo Classico Brut Nature 2015 Barbaterre

Restiamo in Emilia con un pinot nero dai sentori agrumati, leggermente speziati, di frutti di bosco, spezie dolci. Vino pieno, dall’inconfondibile marchio di fabbrica della cantina: una freschezza tagliente e… dissetante.

Alta Langa Rosé de Saignée 2017 millesimato 2017 Enrico Serafino

Dal greco “Odysseus” (nessuno) per ribadire che solo il terroir ha la paternità del vino. Frutto, struttura, morbidezza, gran freschezza. In una parola, equilibrio. Fragola, fiori di campo e crosta di pane per una bevuta di una certa complessità e lunghezza, perfetto anche a tavola.

Passiamo ai bianchi…

Lugana Le Fornaci 2022 Tommasi

Andiamo a Sirmione, sul Lago di Garda, con un bianco da uva turbiana (o trebbiano di Soave). Gran bel naso dal frutto giallo, tropicale, agrumi e spunti minerali. La bocca è golosa, morbida con una buona freschezza lunga e una sensazione finale sapida e di mandorla

Trentino Warth Riesling Renano 2021 Moser

Bianco fermo da una cantina specializzata in bollicine. Riesling caratteristico che ha tutto quello che ci si aspetta da quest’uva che molto amiamo: agrume, frutta esotica, spezia, accenni che diventeranno idrocarburo. La bocca è corposa per un bianco da aspettare tranquillamente qualche anno.

Sicilia Grillo Vignemie 2020 Francesco Intorcia Heritage

Dai maestri del Marsala un bianco già con qualche anno sulle spalle dal gran bel naso mediterraneo, con note di mandorla, frutto tropicale e accenni floreali. Entrata morbida, un certo corpo ma soprattutto freschezza straripante e importante sapidità.

Derthona Timorasso Il Montino 2015 La Colombera

Dal tortonese, e da una cantina che molto ha creduto su questo straordinario vitigno autoctono, arriva un bianco dal grande potenziale evolutivo. Naso complesso dalla bella speziatura, note di pietra focaia e idrocarburi. La bocca è intensa, piena ma dal grande equilibrio per un bianco da lasciare ancora senza paura in cantina.

Un paio di rosati e…

Isola dei Nuraghi Rosato 2021 Olianas

Cannonau con una piccola percentuale di vermentino, come dire struttura e slancio. Ha note di erbe, balsamiche, fiori intensi e di frutto delicato. La bocca è piena, contraddistinta da una gran freschezza e una lunga sapidità “rocciosa”.

Cerasuolo d’Abruzzo 2017 Emidio Pepe

Grande assaggio da una cantina mitologica dedicato a chi pensa che i rosati non possano invecchiare perfettamente. Certo, qui siamo di fronte a un grande cerasuolo, che per colore, ricchezza e intensità dei profumi sbaraglierebbe molti rossi. Uva montepulciano, frutto polposo, acidità scattante e bevuta supe goduriosa. Dal coniglio, ai salumi, alla zuppa di pesce, cosa chiedere di più ad un vino?

…i rossi di certo non possono mancare!

Sicilia Nero d’Avola Nostru 2021 azienda agricola cortese

Sensazioni di frutto rosso pieno e freschissimo, spezie e qualcosa di minerale che ricorda la grafite. La bocca è slanciata, dal tannino vellutato e insieme avvolgente sulle piacevoli sensazioni di frutto.

Ters Malbo 2018 Venturini Baldini

Bella sorpresa dal reggiano, per un rosso fermo la cui uva autoctona è spesso utilizzata in uvaggio per “rafforzare” il lambrusco della zona. Frutto pieno, ciliegia, spezie dolci e una piacevole nota verde. In bocca tannino e tanta polpa. Perfetto per una bella grigliata.

Ruchè di Castagnole Monferrato Laccento 2021 Montalbera

Colore violaceo a testimoniarne la fragranza. Rosso piemontese di gran beva da sorseggiare fresco e dal profumo floreale e fruttato inebriante. Grande freschezza, succosità e una sensazione di petali di rosa piacevolissima gioca con il bel finale sapido.

Nebbiolo d’Alba Vigna Valmaggiore 2019 Orlando Abrigo

Frutti rossi, sottobosco, incenso, geranio. Polpa ed eleganza, bocca piena ma verticale, piacevolmente speziata, dalla freschezza pungente e con il giusto corredo tannico. Perfetto per carni le rosse.

Brunello di Montalcino 2017 Biondi Santi

Perché almeno per le feste comandate bisogna concedersi una coccola. Anche in un’annata difficile, la grande cantina montalcinese racconta la “meraviglia” del sangiovese, con un vino nel puro stile della casa. Freschezza e lunghezza impressionanti. Carnosità, profondità, eleganza e purezza olfattiva sublimi su note di frutto rosso, timo, menta, erbe mediterranee.

Auguri di Buona Pasqua

Raffaele e Sergio

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