Sì lo sappiamo. Stavolta si tratta di un vino per le tasche, anzi per i palati, di pochissimi. Non ci sono molte bottiglie in giro (3.300) e quelle poche costano più o meno 240€. Quindi perché ne parliamo visto che Avvinando si è sempre contraddistinto per proporre vini dal favorevole rapporto qualità prezzo? Semplicemente perché è bello sapere che c’è. Che c’è un vino bianco italiano che si può bere dopo 26 anni e trovarlo ancora fresco, quasi beverino. Lo fa Cantina Terlano, si chiama Terlaner 1991 Rarity ed è stato tenuto in botte grande per un anno, poi in vasca sui lieviti fino al gennaio 2016 per infine riposare un annetto in bottiglia e quindi giungere sugli scaffali delle migliori enoteche del mondo. Abbiamo assaggiato anche tre annate di Primo Grande Cuvée ma ne parleremo in una seconda occasione. Continua a leggere
Archivi autore: sergiobolzoni
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Il Premio Arrigoni alla Fondazione onlus friulana Pecorari
Il ricordo e la memoria sono aspetti che permettono di andare oltre il tempo e di rendere le persone e le cose sempre vive e presenti, anche se non fisicamente, nella società e fra la gente. Il ricordo e la memoria sono inevitabilmente legati a ciò che si è stati nella vita materiale. Francesco Arrigoni – il cui premio inventato, voluto e sostenuto da un gruppo di amici è giunto alla quinta edizione – ha seminato e lasciato un segno profondo nel corso della sua vita. Una vita legata al giornalismo, alla ricerca della conoscenza nel campo enogastronomico dei più alti livelli, ma anche alle storie delle persone che, lavorando la terra, allevando bestiame, plasmando i frutti della natura, hanno saputo rispettare le regole della vita e del mondo rurale. Continua a leggere
Avvinando a Sicilia en Primeur 2017, seguici sui social
Anche quest’anno noi di Avvinando siamo stati invitati a partecipare a Sicilia en Primeur, evento organizzato da Assovini Sicilia che inizia con la Festa della Liberazione, in cui verranno presentate le bottiglie isolane che degusteremo da quest’anno. In attesa di parlarne diffusamente sul blog a manifestazione conclusa, non perdevi la nostra diretta social, specialmente su Twitter: per non sbagliare sintonizzatevi per tutta la settimana su @MediasetTgcom24, hashtag #avvinando come sempre.
La manifestazione enologica, che quest’anno punta allo sviluppo della sostenibilità ambientale, permetterà di degustare oltre 300 etichette di 49 aziende vinicole siciliane Continua a leggere
Vino Rosato da tavola “Grace” di Arcari+Danesi: è primavera in Padania
Il nome innanzitutto. Trovare una parola che centri il senso di quello che fai e che provi a raccontarlo in tua assenza è metà dell’opera. Succede per tante cose . Succede anche nel vino. Grace di Giovanni Arcari e Domenico Danesi – l’azienda Arcari+Danesi – ha il nome che merita, quello che gli calza a pennello. Hanno scelto l’inglese perché è un vino pensato per il mercato americano e perché è un acronimo: GRAnd CEntral di New York, la stazione ferroviaria più grande del mondo, costruita con pietra botticino. Mettiamo assieme i pezzi: vino bresciano+pietra di costruzione bresciana +Grand Central+mercato degli States=Grace E’ anche grazia. Quella che si ha nell’incedere o porgendo la mano per un saluto . Un modo di guardare le cose e le persone, di solito con la meraviglia negli occhi. Lo stare leggiadri al mondo. Continua a leggere
Da oggi l’Asti docg si fa anche secco (e al Prosecco non piace)
Si sapeva, era nell’aria, ma da oggi è realtà: dopo il via libera della Commissione Tecnica anche il Comitato Vinicolo del Ministero delle Politiche Agricole ha dato il via libera a procedere per la modifica del disciplinare con l’inserimento di nuove tipologie di Asti dogc con minore contenuto zuccherino, nella versione secco, demi-sec ed extra secco. Lo comunica direttamente il Consorzio per la tutela dell’Asti che dovrebbe immettere il nuovo prodotto sul mercato per l’estate 2017. E la cosa a quanto pare non piace molto ai produttori del Prosecco. Continua a leggere
Anteprima Amarone 2013: ecco le 15 bottiglie da non perdere
Anche quest’anno Anteprima Amarone 2013 è stata un grande successo. La due giorni di kermesse di Verona ci ha dato la possibilità di assaggiare alla cieca oltre 80 vini dell’annata 2013 e ci ha consentito di farcene una idea – per quanto possibile – abbastanza precisa.
Parliamo dell’annata. Pur considerando che si tratta in molti casi di assaggi “en primeur” ancora in botte, alla fine dobbiamo dire che ci siamo trovati davanti ad un 2013 più spigoloso rispetto al 2012 degustato l’anno scorso, che ci è sembrato mediamente più elegante. Però d’altro canto quest’anno (annata 2013) le “vette” qualitative ci hanno dato l’impressione di essere davvero di categoria superiore. Inoltre abbiamo avuto l’impressione che diversi produttori abbiano cercato una strada diversa dalla solita visto che spesso abbiamo colto al naso sentori che, sotto la ciliegia che fa comunque da padrona, spaziavano tra il floreale e l’erbaceo a tutto vantaggio della complessità aromatica la quale, diciamolo, a volte fa un po’ difetto a questo peraltro vendutissimo vino italiano. A questo proposito il Consorzio tutela vini della Valpolicella ha presentato i “soliti” dati stra-eccellenti per quanto riguarda l’export e quindi decretando una volta di più l’Amarone della Valpolicella un grande ambasciatore del made in Italy.
Ma veniamo alle bottiglie. Queste sono le 15 bottiglie che alla cieca ci hanno colpito maggiormente. Continua a leggere
Donnafugata Mille e una notte 2008: il fascino dell’invecchiamento
Sì, è una vulgata abbastanza consistente e con certamente qualche ragione, quella che sostiene che i vini a base di nero d’Avola non possano invecchiare. Il Mille e una notte di Donnafugata è la dimostrazione, iconica e nel bicchiere, che si tratta di una stupidaggine. E’ vero che per le sue caratteristiche non è un vitigno dalla longevità infinita ma d’altronde anche tanti nebbioli hanno vita breve. Il fatto è che bisogna saperlo trattare se si vuole fare un grande vino da evoluzione. Che poi magari non saranno decenni, ma almeno 9 anni (e scommetteremmo sul decimo) certamente sì. Qui ad ogni modo non parliamo di un vino in purezza ma di un blend con un 20% circa – se ricordiamo bene – di Syrah e altre uve. E forse questo è il segreto: uve selezionatissime e sapiente lavoro di assemblaggio. Il Mille e una notte 2008 appena aperto sembra proprio un nero d’Avola tradizionale e freschissimo, mora, ciliegia e viola. Poi man mano che si ossigena prende la “stairway to heaven” inebriandoci al naso con sentori di cannella, china, liquirizia e cacao dolce. In bocca è velluto puro. Di una piacevolezza mai stucchevole e una persistenza infinita. Un vino strepitoso da bere anche dopocena con gli amici o con la fidanzata. Continua a leggere
Sardegna superstar al Grenaches du monde 2017
Con un totale di 213 medaglie assegnate si conclude la V edizione del concorso enologico internazionale Grenaches du monde, organizzato in Sardegna.
Durante la serata “La notte dei Grenaches” organizzata a Cagliari nei locali dell’ex Manifattura tabacchi, sono stati annunciati i nomi dei vini vincitori.
I cento giurati del concorso hanno premiato 213 vini tra i 684 campioni analizzati dai 100 giurati. Le etichette provenivano da 8 diversi paesi. Tra i riconoscimenti, 104 sono state le medaglie d’oro, 87 quelle d’argento e 22 quelle di bronzo.
All’Italia, pari merito con la Francia, sono andate in tutto 51 medaglie, di cui 44 alla Sardegna. Alla Spagna sono invece state assegnate ben 108
In dettaglio:
SPAGNA 55 oro, 41 argento, 12 bronzo – per un totale di 108
FRANCIA 28 oro, 22 argento, 1 bronzo – per un totale di 51
SARDEGNA 18 oro, 21 argento, 5 bronzo – per un totale di 44
ALTRE ITALIA 3 oro, 3 argento, 1 bronzo – per un totale di 7
MACEDONIA 1 bronzo
AUSTRALIA 1 bronzo
SUD AFRICA 1 bronzo. Continua a leggere