Vinitaly 2015, il Morellino che non ti aspetti

Brumaio

A Vinitaly succede anche questo. Che accompagni un amico da un produttore di un vino che generalmente non ti piace e invece rischi di aver fatto uno dei migliori assaggi dell’edizione in corso. Parliamo del Morellino di Scansano Brumaio della Tenuta Pietramora di Colle Fagiano, Toscana of course. Parliamo di un morellino davvero sopra le righe: robusto e tannico il giusto in bocca, mentre al naso è opulento, ricco, avvolgente. Lunghissima persistenza. Giù il cappello davvero. S.B.

Vinitaly 2015, Valpolicella e cibo vegano: abbinamentoche funziona (quasi) sempre

Valpolicella e cibo vegano

Intrigante l’iniziativa del Consorzio Valpolicella che ha organizzato a Vinitaly una degustazione particolare. I vini Valpolicella in abbinamento con i piatti vegani preparati dal ristorante Doody’z di Padova. Piatti eccellenti, tutti, ma di difficile accostamento al vino rosso.  Almeno così sembrava. Ma partiamo con la degustazione. Continua a leggere



Vinitaly 2015 in diretta: cominciamo con un prosecco

Il Follo

La nostra avventura tra le 4mila aziende presenti a Verona inizia con un classico degli aperitivi: il prosecco. Andiamo alla scoperta dell’azienda Il Follo, locata nell’omonimo Paese nel centro della Valdobbiadene più vocata. Assaggiamo il prosecco Villa Luigia ed è secco, con una acidità che lo rende perfetto anche per un tuttopasto a base di pesce. Caretteristici i sentori di frutta, su tutti la mela. Ottimo anche il Cartizze, completamente diverso. Opulento, armonioso sia al naso che in bocca. Piace anche per una nota amabile che in azienda definiscono “di pasticceria”. S.B.

Vinitaly 2015, alla scoperta di 4mila aziende da 24 Paesi diversi

20120325-123401.jpgPiù di 4mila aziende da 24 Paesi, operatori specializzati attesi da 120 nazioni del mondo, in rappresentanza di tutti i continenti e oltre 90mila metri quadrati espositivi netti: sono questi i numeri della 49ma edizione di Vinitaly, il salone internazionale per vino e distillati, al via da domenica e per quattro giorni fino a mercoledì 25 marzo, dedicati a business, alla cultura e alla formazione nel settore vitivinicolo, ma non solo. In contemporanea a Vinitaly si svolgono anche Sol&Agrifood, rassegna sull’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, appuntamento con la tecnologia innovativa per la filiera dell’olio e del vino. Anche Avvinando sarà presente da lunedì con una diretta delle degustazioni. Venite a trovarci spesso!  Continua a leggere



Rocche dei Vignali, grandi vini in Val Camonica

Rocche dei vignali

Image 1 of 8

 

Il mondo del vino non finisce mai di stupirci. Specialmente in questo ultimo periodo tra vodke di vino, vini naturali e zone che riscoprono la vocazione vitivinicola come la Val Camonica, tappa del nostro ultimo viaggio alla ricerca di bottiglie un po’ insolite. Siamo saliti – è proprio il caso di dirlo – fino a Losine (BS) per visitare la cantina Rocche dei Vignali, una ventina di conferitori e tanta passione nel portare avanti questo progetto, che, lo diciamo subito, offre al mercato vini per nulla banali, anzi. Continua a leggere



Live wine, alla scoperta dei vini naturali

Live wine 2015

Image 1 of 4

Un po’ per ignoranza, un po’ per pregiudizio dobbiamo ammettere che a lungo abbiamo molto trascurato una tendenza che oggi sembra essersi del tutto affermata, stiamo parlando dei vini naturali.
Sarà per la poca abitudine, sarà perché molti vini naturali “vecchio stile”, spesso non offrivano le sensazioni che si cercano nel vino, sarà perché spesso ci si impigrisce dietro quello che già si conosce ma a lungo abbiamo considerato questo filone una moda passeggera.
Mai capito perché ad esempio ricercare a tutti i costi la ricchezza e la complessità in qualcosa che per sua natura va bevuto fresco e leggero come certi bianchi o da dove nasca l’esigenza di rifarsi a qualcosa che nel bene o nel male è stato superato dalle nuove tecnologie. Nell’ultimo anno, un po’ controvoglia, abbiamo dovuto però confrontaci col fenomeno.
Anche per questo siamo stati al Live Wine 2015 a Milano lo scorso week-end, avendo letto il manifesto della manifestazione che annunciava esplicitamente “vino prodotto e imbottigliato da chi lo segue personalmente in vigna e cantina, che viene da un vitigno che non è stato trattato con prodotti chimici di sintesi, che proviene da un’uva vendemmiata manualmente, che non contiene additivi non indicati in etichetta” e nonostante questo siamo rimasti comunque sorpresi nell’imbatterci per lo più in vini macerativi, non filtrati, arancioni, ecc. La vera sorpresa è che molti dei vini provati ci sono piaciuti. Ecco quali Continua a leggere



Ben Ryé Donnafugata 2012 e 2008: il re dei passiti italiani

BenRye E convinzione, anche abbastanza netta, di chi scrive che sui vini dolci in Italia abbiamo enormi potenzialità ma su come farle fruttare ci sia spesso ancora molto da imparare. Che non ci sia insomma quella qualità stratosferica raggiunta dai grandi Sauternes o dai tedeschi Trockenbeerenauslese, dagli Eiswein e così via. Quello che trovo manchi nei campioni italiani in generale è l’acidità, che anche nei prodotti più carichi ti invoglia a bere un secondo bicchiere. Ecco, io con i passiti italiani è già tanto se – con piacere – finisco il primo di bicchiere. Finora.

Poi è arrivato il Ben Ryé di Donnafugata e tutto è cambiato. Ne abbiamo già parlato varie volte su Avvinando, ma recentemente per una fortunata combinazione di eventi (alla stessa cena bottiglie portate da persone diverse) ho potuto con tutta calma degustarne due annate piuttosto diverse: 2008 e quella attualmente in commercio credo, la 2012.
Uve zibibbo, fatto a Pantelleria, non sto a raccontarvi i dettagli che potete benissimo leggere sul completo sito di Donnafugata. Quello di cui vorrei scrivere è della strepitosa  – e per me sorprendente – capacità di invecchiamento di questo vino che merita di stare a fianco dei più grandi in Europa. Continua a leggere