Tra i vini che quotidianamente si trovano sulle tavole di molti italiani (specialmente del centro-nord), c’è ne uno che sta vivendo una rinascita o se preferite una seconda giovinezza. Il vino in questione è il Gutturnio , vino che viene prodotto sulle colline della provincia di Piacenza ( Val d’Arda, Val Nure, Val Tidone e parte della Val Trebbia), e che viene ottenuto con un assemblaggio di uve Barbera e Croatina (in loco detta anche Bonarda). E’ un vino molto versatile che si presta anche ad un lungo invecchiamento. Le tipologie, infatti, in cui esso viene presentato vanno dal tipo frizzante a quello Superiore o Riserva che prevede un invecchiamento di almeno 24 mesi di cui 3 in recipienti di legno. Il tipo frizzante è un vino da tutto pasto e che ha la caratteristica che può essere consumato sia ad una temperatura di cantina (od anche un poco più fresca) sia a temperatura ambiente, ottimo in accompagnamento sia ai tipici salumi locali (coppa e pancetta), sia con il tipico gnocco fritto. Il gutturnio riserva si presenta più strutturato ed impegnativo rispetto al primo, il passaggio nelle botti di legno conferisce a questo prodotto una struttura molto più complessa, dove il tannino rispetto alla tipologia frizzante è molto più morbido ed avvolgente. L’abbinamento ideale per questa tipologia è da ricercare con carni rosse a lunga cottura ( bolliti ed arrosti). Può essere consumato anche a distanza di svariati anni migliorando nel tempo.
La segnalazione in merito a questo vitigno, è come è nostro uso e consuetudine, rivolta ad una piccola cantina, gestita da una giovanissima ed entusiasta produttrice che fa della ricerca della qualità una missione curando con passione ogni piccolo particolare. Continua a leggere
Archivi autore: Stefano Tamiglio
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FRANCIACORTA …..”CHAMPAGNE”
E chi l’ha detto che in Italia non produciamo lo champagne? Ne produciamo di buonissimo e soprattutto di meno caro rispetto al più blasonato cugino d’oltralpe…….no tranquilli, non siamo impazziti, la nostra è solo una provocazione per parlare della Franciacorta che a torto o ragione può essere definita la nostra zona Champagne. E’ in questo piccolo lembo di terra che si estende a Nord-Ovest della provincia di Brescia, che infatti possiamo trovare a perdita d’occhio i vigneti di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco che servono a produrre quella che ormai possiamo definire la più valida e bella risposta allo Champagne francese. In questa zona si producono anche degli ottimi vini fermi (DOC Curtefranca), sia a bacca rossa (cabernet franc e merlot i principali vitigni), sia a bacca bianca (in prevalenza chardonnay), ma sono state le “bollicine” (cioè i vini spumante, DOCG Franciacorta), a rendere celebre e famosa la Franciacorta nel mondo. A differenza di altre zone di produzione italiane, qui l’uso del metodo chempenoise (detto anche metodo classico) è sempre stato nel DNA dei produttori locali e questo ha permesso il proliferare di cantine che sono arrivate a produrre vini davvero eccelsi. Infatti, non vi nascondiamo che è stato davvero difficile potervi fare delle segnalazioni, ma alla fine abbiamo optato non per uno, ma bensì per due produttori. Continua a leggere