Natale e Capodanno: l’abbinamento dei vini da supermercato ed enoteca per il pranzo e la cena delle Feste

avvinandoEccoci anche quest’anno a scegliere i vini per Natale e Capodanno. Avvinando non si sottrae alla sfida e vi propone una serie di abbinamenti per i piatti tipici delle nostre Feste. Quest’anno però abbiamo voluto fare le cose in grande e così vi proponiamo ben due “filosofie” di scelta da cui prendere spunto. Quella solita per noi dei vini buoni e facilmente comprabili in un supermercato ben fornito come ormai ce ne sono molti nel nostro Paese e quella dei vini che invece vanno cercati nelle enoteche, online e tradizionali, e che probabilmente regalano qualche emozione in più a scapito spesso – ma non sempre – di un esborso economico leggermente maggiore (chi ci segue sa che comunque non esageriamo mai con proposte dai prezzi irragionevoli). Ovviamente nulla vieta di prendere i nostri suggerimenti e di mixare le proposte a piacimento, tenere in considerazione solo la tipologia di vino, oppure di segalarcene altri nei commenti qui sotto a beneficio di tutti. Abbiamo anche cercato di offrire una specie di giro turistico enologico scegliendo bottiglie un po’ da tutte le regioni per invogliare a provare qualcosa di diverso. Alcuni abbinamenti sono “classici” altri un po’ più “estrosi”. Quanto alle marche citate, tutti i vini suggeriti sono stati assaggiati (e apprezzati) da noi nell’arco del 2016 e salvo diversa indicazione, l’annata si intende quella in commercio. Il simbolo (s) sta per supermercato, (e) per enoteca o direttamente dal produttore.

Auguri e alla salute!
S&R
Antipasti

Insalata di mare
Anthilia Donnafugata (s)
Offida Passerina docg Le Spighe Tenuta Santori (e)

Salmone affumicato
Berlucchi Cuvèe Imperiale Max Rosè Franciacorta (s)
Trento doc Millesiamato Nature Opera (e)

Patè di fegato
Prosecco Produttori Valdobbiadene (s)
Alto Adige doc Gewürztraminer Cantina Tramin (s)

Crostacei
Vermentino di Sardegna doc Argiolas Costamolino (s)
Soave Classico doc Calvarino Pieropan (e) Continua a leggere



W2b, un Soave al supermercato che vale la pena provare

La Collina dei Ciliegi

La Collina dei Ciliegi

Torniamo a parlare di Bere bene al supermercato. Una piacevole sorpresa questo Soave Doc scovato sugli scaffali della grande distribuzione. Il prezzo, meno di 5 euro la bottiglia, ci lasciava un poco dubbiosi, ma la firma di Luca Gardini (pluripremiato sommelier già campione del mondo) sull’etichetta ci ha convinto all’acquisto.

W2b, si chiama così questo Soave veronese prodotto dall’Azienda La Collina dei Ciliegi. Garganega, trebbiano e chardonnay le uve utilizzate, raccolte nei vigneti che si trovano poco distante dal lago di Garda. Continua a leggere



Pignoletto Isola, un bel bianco al supermercato

Pignoletto IsolaFino a qualche anno fa, quando ci si trovava a Bologna, la scelta di un vino del territorio rischiava a volte di riservare qualche brutta sorpresa. Anche oggi le sorprese restano, ma sono per lo più di carattere positivo.
Una di queste l’abbiamo scovata proprio in un supermercato di Bologna, precisamente alla Coop del Parco Meraville al prezzo di 6,65 euro. Si tratta, a proposito di vini territoriali, del Colli Bolognesi Pignoletto Superiore 2013 di Isola.
In generale negli ultimi anni i Colli Bolognesi sono diventati una realtà affermata producendo vini dotati di una propria precisa personalità e tipicità e il vitigno che sempre più si sta facendo portavoce del territorio è il Pignoletto nella sua versione frizzante o ferma. Continua a leggere



Vini al supermercato: crescono bianchi e spumanti, exploit di Pignoletto e Cannonau

avvinandoCome sanno i lettori, qui su Avvinando poniamo grande attenzione al vino del supermercato, tanto da avere una rubrica apposita: Bere bene al supermercato (a proposito attenzione la prossima settimana…). Quindi grande spazio mertiata alla ricerca Iri per Vinitaly 2014 (a Verona dal 6 al 9 aprile) sulle vendite di vino nei supermercati, un canale che distribuisce circa il 63% del vino. Nel 2013 gli italiani hanno bevuto meno vino in quantità, cercando contemporaneamente sia la qualità che il risparmio. Si sono orientati sulle bottiglie “doc” ed hanno iniziato ad apprezzare il vino biologico, ma si sono spostati anche su formati meno costosi come quello del vino da tavola ed il vino con la marca del distributore, cioé del supermercato stesso. I vini bianchi crescono piu’ dei rossi ed i frizzanti vanno meglio dei fermi;  spumante italiano e prosecco sono sempre più acquistati. Continua a leggere



Five Roses, un grande rosato italiano

Quella del rosato è un po’ una perversione. E’ il classico né carne né pesce, non è rosso ma non è neanche bianco. E’ un vino a sè. Il 90% dei consumatori italia lo trova inutile, spesso finché non va a fare una vacanza in Francia e assaggia i rosati loro, magari quelli della Provenza , i migliori in assoluto. Allora entusiasta di avere scoperto un nuovo vino torna a casa sul suolo patrio e comincia a comprare delle bottiglie di rosato italiano pensando diritrovarci la stessa qualità. E fa una amara scoperta: se nei rossi e nei bianchi la distanza media tra il vino italiano e quello francese si è molto assottigliata, per i rosati siamo al punto di 20 anni fa. Non c’è partita. Non solo. Diventa difficile trovare dei vini davvero buoni (non stiamo parlando di spumanti rosé, ovviamente). Continua a leggere



Gli spumanti per il brindisi di Capodanno

Di bollicine ne abbiamo già parlato negli articoli dedicati ai vini da supermercato per la cena della Vigilia e il pranzo di Natale: quest’anno ci sono molto piaciuti la Cuveé Storica La Versa Brut, Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze Spumante della Cantina Produttori di Valdobbiadene e il Franciacorta Castel Faglia satin. Buono anche il Trento doc Cesarini Sforza Le Millesimé. Tutti sotto o intorno ai 10€ e con un rapporto qualità/prezzo eccellente.

Se si può spendere di più, i nomi rintracciabili un po’ ovunque sono noti: Bellavista Cuvée Brut e Ca’ del Bosco Millesimato Franciacorta Brut. Costano, ma sono davvero bolliine di livello.  Se vogliamo esagerare, ma qui andiamo facilmente sui 70€, quest’anno abbiamo assaggiato con grande piacere il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Spumante. Continua a leggere



Pranzo di Natale, i vini al supermercato

A Natale non c’è ovviamente solo il cenone. Se la vigilia è “di magro” e quindi a base di pesce, il pranzo del 25 è a base di carne e quindi si gira sui rossi. Nella nostra carrellata in stile BBS – Bere bene al supermercato senza superare i 10€ e possibilmente nemmeno andarci vicino. Come abbiamo fatto per i vini del cenone cercheremo di fare qualche abbinamento con i piatti più tipici da nord a sud tirando una media.

Antipasti classici: affettati e paté. Qui coi vini siamo agli antipodi: un rosso frizzante sui salumi e ci vorrebbe un bel souternes francese con il paté. Se ci mettiamo anche le tartine con burro e salmone affumicato siamo fritti: ci vuole un terzo vino e nella fattispecie ci va a nozze il Roero Arneis, di bella struttura, che però è bianco e col salame fa a pugni. Insomma vedete voi.
Lambrusco Chiarli di Sorbara
secco, Roero Arneis Docg Cascine Riveri o se lo trovate ottimo anche il Terre da Vino Arneis La Villa, per il souternes è complicato trovarne in un super e lo è ancora di più trovarlo buono e a prezzi dentro la forbice della nostra rubrica:  Sauternes Chateau Caillou Gran Cru Classè non è un salasso ed è buono. Continua a leggere



Al supermercato i vini del cenone di Natale

E’ il Natale della Crisi con la “C”. Secondo l’analisi della Confederazione italiana agricoltori, Cia, la stragrande maggioranza dei consumatori spenderà tra i 5 e i 10 euro per lo spumante e tra i 4 e i 7 per i vini rossi durante le feste. Esattamente la forbice di prezzi della nostra rubrica Bere bene al supermercato. Ecco quindi alcuni suggerimenti per i vini del del cenone della vigilia (clicca qui per i vini del  pranzo di Natale), spaziando tra bianchi e rossi, tutti reperibili nei principali supermercati e soprattutto dal buon rapporto qualità/prezzo. (A proposito di prezzi, vista la quantità di promozioni pre-natalizia nella grande distribuzione non ha senso indicarli ora. Rispetteremo il mandato di stare sotto i 10€ e se sforeremo lo diremo). Continua a leggere