Vendemmia 2010: tanta uva e di buona qualità

Da che mondo e mondo, da quando gli antichi inventarono questa meravigliosa bevanda che porta il nome di VINO il mese di settembre e l’inizio dell’autunno rappresentano il vero banco di prova per chi produce il nettare degli Dei. E’ il mese per eccellenza del vino, il periodo enoico più importante….quello dove si raccolgono i frutti (…non solo in senso materiale), di mesi e mesi di duro lavoro, è la vendemmia infatti che fornisce le risposte della bontà e della qualità del lavoro dei vignaioli. Continua a leggere



Vignaioli&Vignerons

Ci sono due ordini di problemi nel mondo del vino oggi giorno. Il primo riguarda la sovrabbondanza della produzione rispetto alla domanda. Il secondo riguarda la sostenibilità ambientale: si usa ancora troppa chimica nelle vigne con gravi danni per il consumatore ma anche e soprattutto per chi ci lavora. Per discutere di tutto questo Slow Food e Regione Toscana hanno organizzato dieci giorni di incontri, convegni, mostre e degustazioni con vignaioli provenienti da tutta Europa. Continua a leggere



Vendemmia 2009: quantità e qualità

Settembre è alle porte e ci sembra doveroso parlare di vendemmia, anche se, negli ultimi anni a dire il vero la si è sempre più anticipata già a partire dal mese di agosto. La secolare tradizione  che vedeva il mese di settembre legato in maniera indissolubile  alla vendemmia, sembra infatti essere messa in discussione dal continuo mutare delle condizione climatiche del pianeta e dall’aumento delle temperature che hanno portato, sempre più ad anticipare la raccolta. Quest’anno addirittura si è partiti, in alcuni casi e per alcune tipologie di uva  (il Pinot nero in Franciacorta ad esempio), ai primi di agosto con un anticipo netto, rispetto solo all’anno scorso di ben una settimana. Detto questo, secondo il parere di molti esperti Continua a leggere



Il Trentino ed i suoi vini: Marzemino Poiema di Eugenio Rosi

Continua il nostro tour in lungo ed in largo per il Trentino. Oggi vi presentiamo, una delle due uve rosse autoctone di questa terra: il Marzemino. Lo facciamo illustrandovi la bottiglia di un giovane produttore ma di navigata esperienza. La bottiglia in questione è il “Poiema” dell’azienda Eugenio Rosi di Volano (TN). Il vino ci ha davvero colpito per la sua grande finezza ed eleganza. Continua a leggere



I miti da sfatare: il vino del contadino

Ultimamente ci sono arrivate molte mail da lettori che ci chiedono di parlare del “vino del contadino”, in ognuna di queste mail era narrata la propria esperienza e nella maggior parte dei casi non è stata una esperienza felice. Quante volte ci è capitato di fare una gita fuori porta in campagna, bere se non addirittura chiedendolo di  comprare il “mitico” vino del “contadino”, quello che secondo molti   “è ancora quello  genuino perchè fatto ancora come un tempo senza conservanti nè porcherie strane seguendo i consigli del nonno che a sua volta aveva imparato dal suo etc.etc….  Sfatiamo, una volta per tutte il mito, anche a costo di diventare antipatici a qualcuno…… Continua a leggere



FRANCIACORTA …..”CHAMPAGNE”

E chi l’ha detto che in Italia non produciamo lo champagne? Ne produciamo di buonissimo e soprattutto di meno caro rispetto al più blasonato cugino d’oltralpe…….no tranquilli, non siamo impazziti, la nostra è solo una provocazione per parlare della Franciacorta che a torto o ragione può essere definita la nostra zona Champagne. E’ in questo piccolo lembo di terra che si estende a Nord-Ovest della provincia di Brescia, che infatti possiamo trovare a perdita d’occhio i vigneti di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco che servono a produrre quella che ormai possiamo definire la più valida e bella risposta allo Champagne francese. In questa zona si producono anche degli ottimi vini fermi (DOC Curtefranca), sia a bacca rossa (cabernet franc e merlot i principali vitigni), sia a bacca bianca (in prevalenza chardonnay), ma sono state le “bollicine” (cioè i vini spumante, DOCG Franciacorta), a rendere celebre e famosa la Franciacorta nel mondo. A differenza di altre zone di produzione italiane, qui l’uso del metodo chempenoise (detto anche metodo classico) è sempre stato nel DNA dei produttori locali e questo ha permesso il proliferare di cantine che sono arrivate a produrre vini davvero eccelsi. Infatti, non vi nascondiamo che è stato davvero difficile potervi fare delle segnalazioni, ma alla fine abbiamo optato non per uno, ma bensì per due produttori. Continua a leggere