Anche quest’anno siamo stati al Live Wine, importante vetrina internazionale sui vini artigianali. Come lo scorso anno non sono mancate le sorprese positive, ma anche le conferme. Molto interessante la presenza di produttori di vari paesi di cui è raro avere l’occasione di provare i vini: Grecia, Repubblica Ceca, Ungheria, Croazia e molti altri oltre a Francia, Spagna e naturalmente Italia. Proprio restando nel nostro Paese ecco un po’ di vini e cantine che ci hanno piacevolmente colpito per un motivo o per l’altro! Continua a leggere
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Inter-Bologna con i vini de La Collina dei Ciliegi
Il calcio e il vino sono da sempre due passioni profondamente italiane che è un vero piacere poter accostate. Noi l’abbiamo fatto grazie all’invito a San Siro in occasione della partita fra Inter e Bologna da parte della Collina dei Ciliegi, importate azienda vinicola del veronese. Va ammesso subito che chi scrive è, purtroppo visto il risultato, tifoso del Bologna.
Rosso di Montalcino Baricci, un piccolo capolavoro toscano
Quando si pensa a Montalcino l’associazione più immediata è quella con il Brunello, vino famoso e riconosciuto in tutto il mondo come alfiere dell’eccellenza italiana. Per tutti quelli che volessero però provare un vino della zona meno impegnativo dal punto di vista economico e di beva più quotidiana ma di eccellente qualità, il consiglio è quello di assaggiare anche il meno celebrato Rosso di Montalcino. Noi abbiamo provato il Rosso di Montalcino 2012 di Baricci, azienda tra le fondatrici e portabandiera del Consorzio del Brunello di Montalcino nel mondo, un vino che ci ha subito entusiasmato.
Piè delle Vigne Cataldi Madonna, uno straordinario Cerasuolo d’Abruzzo
L’Abruzzo è una delle regioni italiane più votate alla vinificazione in rosato e per molti abruzzesi uno dei vini più tradizionali è il Cerasuolo, il cui nome richiama nei profumi e nel colore rosa ciliegio proprio le “cerase”. Pur essendo un rosato però il Cerasuolo d’Abruzzo spesso non condivide la bassa gradazione e la struttura esile con i “classici” vini della tipologia.
Alla scoperta dei Vini delle Sabbie. Il Fortana Bosco Eliceo Corte Madonnina.
Di recente siamo stati nelle splendide terre del Delta del Po e, chiaramente, non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di assaggiare i cosiddetti Vini delle Sabbie italiani! La DOC Bosco Eliceo, di cui il Fortana è il vitigno più rappresentativo, è infatti caratterizzata da vigne che affondano le radici nelle sabbie in un ambiente salmastro, umido e caldo. Continua a leggere
Da Torgiano alla Rioja: vino, arte e cultura
Ideato e creato da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, il Museo del Vino di Torgiano, un tiro di schioppo da Perugia, nasce nel 1974. Una collezione ricchissima (stupende ad esempio le incisioni del 1500 a tema dionisiaco e le ceramiche potorie di epoca medioevale) che continua ad ampliarsi, di anno in anno, grazie all’impegno e alla passione della figlia Chiara. Continua a leggere
Dall’Argentina ecco a voi il mondo Malbech
Live wine, alla scoperta dei vini naturali
Un po’ per ignoranza, un po’ per pregiudizio dobbiamo ammettere che a lungo abbiamo molto trascurato una tendenza che oggi sembra essersi del tutto affermata, stiamo parlando dei vini naturali.
Sarà per la poca abitudine, sarà perché molti vini naturali “vecchio stile”, spesso non offrivano le sensazioni che si cercano nel vino, sarà perché spesso ci si impigrisce dietro quello che già si conosce ma a lungo abbiamo considerato questo filone una moda passeggera.
Mai capito perché ad esempio ricercare a tutti i costi la ricchezza e la complessità in qualcosa che per sua natura va bevuto fresco e leggero come certi bianchi o da dove nasca l’esigenza di rifarsi a qualcosa che nel bene o nel male è stato superato dalle nuove tecnologie. Nell’ultimo anno, un po’ controvoglia, abbiamo dovuto però confrontaci col fenomeno.
Anche per questo siamo stati al Live Wine 2015 a Milano lo scorso week-end, avendo letto il manifesto della manifestazione che annunciava esplicitamente “vino prodotto e imbottigliato da chi lo segue personalmente in vigna e cantina, che viene da un vitigno che non è stato trattato con prodotti chimici di sintesi, che proviene da un’uva vendemmiata manualmente, che non contiene additivi non indicati in etichetta” e nonostante questo siamo rimasti comunque sorpresi nell’imbatterci per lo più in vini macerativi, non filtrati, arancioni, ecc. La vera sorpresa è che molti dei vini provati ci sono piaciuti. Ecco quali Continua a leggere