Ritorna anche quest’anno “Calici di stelle” il tradizionale appuntamento estivo ideato dal Movimento Turismo del Vino che, inneggiando a Bacco, in una delle notti più suggestive dell’anno, offre ai turisti la possibilità di godersi “la pioggia di lacrime di San Lorenzo” in compagnia di un vino di qualità.
Questo fine settimana, nei centri storici e nelle piazze italiane, tra corti d’insospettata bellezza e castelli, gli enoturisti appassionati del buon bere, potranno degustare i migliori vini delle cantine associate abbinati ai prodotti tipici di qualità, espressione del patrimonio locale di ogni regione che ospita l’evento. Continua a leggere
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Vendemmia: caldo e poca pioggia = meno vino e più gradi
Coldiretti sottolinea come per quest’anno ci si attende una produzione nazionale molto contenuta, intorno ai 40-43 milioni di ettolitri, sui livelli dello scorso anno, anche se la qualita’ delle produzioni vinicole si annuncia tra buona e ottima. I risultati produttivi definitivi dipenderanno dall’andamento climatico delle prossime settimane, anche se il caldo e la siccita’ si sono fatti sentire nei vigneti. Se Nerone sta costringendo le aziende a vendemmiare solo di mattina per evitare stress alle uve, le alte temperature hanno gia’ causato problemi tra i filari, seppur con risultati differenti sul territorio italiano. I cali produttivi maggiori si dovrebbero verificare nelle regioni che hanno sofferto di piu’ la mancanza di pioggia, dalla Puglia (-15-20 per cento) al Veneto (-10 per cento), dalla Toscana (-10 per cento) all’Emilia Romagna (-5/10 per cento), dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia. Continua a leggere
Il vino (e il cibo) lombardo in Brasile
Il food & wine lombardo vola in Brasile dal 14 al 17 ottobre nell’ambito del progetto “Lombardia Food & Wine 2012”. Obiettivo dell’iniziativa è promuove le imprese del settore eno-agroalimentare nei mercati di Russia, Brasile e Cina. In particolare, supportare l’entrata di nuove imprese lombarde nei mercati indicati, sostenere le aziende della Regione gia’ presenti nel territorio ed estendere la loro presenza, incrementando la loro visibilita’ e rafforzando la loro immagine agli occhi dei consumatori locali. Continua a leggere
Vino fatto coi pomodori? Si può
Pomodori al posto dell’uva per fare il vino? E’ possibile. Almeno secondo quanto sostiene il canadese Pascal Miche. L’uomo, secondo quanto riportano i media americani, ha raccontato di aver perfezionato una ricetta segreta tramandata per quattro generazioni dalla sua famiglia, di origine belga, e di essere il primo ad aver venduto con successo questo prodotto.
Il suo ‘Omerto’, un vino bianco di colore chiaro con una gradazione alcolica del 18%, per ora e’ in commercio solo in Canada, ma Pascal Miche vuole espandersi e presentare il suo prodotto anche negli Stati Uniti e in Europa. “Volevo portare a termine cio’ che il mio bisnonno ha iniziato”, ha spiegato dalla sua piantagione di Charlevoix, situata a circa 400 chilometri da Montreal. Miche dice di scegliere i suoi pomodori con la stessa cura che i viticoltori usano a selezionare le uve migliori, e segue anche le medesime procedure. Continua a leggere
Un nettare dalla terra di Trinacria: Il Saia 2009 di Feudo Maccari
Quando pensiamo al nero d’Avola ci viene in mente un vino dai sentori forti ed a volte eccessivamente marcati, un vino con una potenza olfattiva talmente forte da risultare, in alcuni casi, ostico, al contempo però, il nostro vitigno in questione è duttile e si presta a mille interpretazioni. Una delle più convincenti l’abbiamo trovata degustando il Saia,annata 2009, nero d’avola in purezza, prodotto dall’ Azienda Feudo Maccari di Noto (SR) . Continua a leggere
Washington, il vino italiano a Capitol Hill
Presentare il mondo del vino italiano e fare il punto sugli scambi commerciali del comparto enologico tra i due Paesi. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tra la rappresentativa di aziende italiane accompagnate da Veronafiere (ella veste di organizzatore di Vinitaly), l’ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero e il Wine Caucus, la commissione del Congresso degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione federale di settore.
Nel 2011, verso gli Stati Uniti sono stati esportati 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), per un controvalore di 1 miliardo e 248 milioni di dollari, (+16% sul 2010). L’evento è di quelli storici: per la prima volta una delegazione di operatori formata dai più famosi produttori vinicoli del Paese e da Veronafiere è stata ricevuta nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington.
Obiettivo dell’incontro, la presentazione di alcune delle più note aziende vinicole del Paese che esportano negli Stati Uniti. Continua a leggere
Emilia Romagna, ora i vitigni sono geneticamente certificati
Vitigni di Pignoletto, Sangiovese, Albana, Trebbiano romagnolo, Malvasia, Ortrugo piu’ controllati, ma soprattutto certificati, sia da un punto di vista genetico, che fitosanitario. E’ questo l’obiettivo dell’accordo firmato alla Regione Emilia-Romagna con i vivaisti, che riorganizza e rilancia l’attivita’ del Nucleo di conservazione e premoltiplicazione del materiale viticolo dell’Emilia-Romagna.
Per dare piu’ garanzie ai viticoltori che li impianteranno e, allo stesso tempo, promuovere e salvaguardare ulteriormente le tante varieta’ viticole tipiche dell’Emilia-Romagna. ”Si tratta di una nuova, significativa tappa nel percorso di qualificazione e sviluppo del nostro settore vitivinicolo, che consentira’ un’ulteriore valorizzazione dei vitigni caratteristici del nostro territorio – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – l’Emilia-Romagna e’ oggi una realta’ di primissimo piano nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale. Continua a leggere
A Londra si beve prosecco
Ebbene si, gli inglesi stanno cambiando le loro preferenze in fatto di bollicine. Dopo decenni di indiscussa leadership francese, i sudditi di sua maestà stanno scoprendo il valore del nostro prosecco, che da qualche mese a questa parte sta stregando buona parte dei palati d’oltremanica.
Tanto che ad accorgersene è stata anche l’autorevole rivista inglese Harpers, secondo la quale, addirittura, la Gran Bretagna sta entrando nel decennio del prosecco, chiudendo quello dello champagne.
I numeri parlano chiaro, e dipingono un trend prima d’ora solamente sperato: secondo l’UK Wine Landscape Report, il nuovo report sul panorama del vino citato da Harpers, il 15% dei 28 milioni di abituali consumatori di vino del Regno Unito preferiscono il prosecco allo champagne. Continua a leggere