Prime conseguenze enologiche di questa estate maledetta, dal punto di vista climatico. Non solo piangono i gestori delle spiagge ma anche, sembra, i vignaioli. La notizia è di quelle che fanno rumore: vista la annata, quest’anno Biondi Santi pensa di non fare il Brunello di Montalcino Riserva 2014. A darne notizia è Winenews.it. “Come nel più classico stile Biondi Santi – racconta a Winenews Jacopo Biondi Santi, erede della famiglia che ‘invento” il Brunello di Montalcino – di certo non faremo la Riserva 2014. Adesso, nei nostri filari, stiamo facendo una pre-vendemmia, per cercare di salvare un po’ di uve e provare a fare il Brunello di Montalcino”. Secondo Biondi Santi “ancora, pero’, non c’è nulla di certo. Il da farsi lo decideremo i primi di ottobre”. Un peccato, ma fa parte di un mestiere legato – per fortuna – ancora ai ritmi e i capricci della natura.
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La nuova stagione dei vini di Montalcino
Nei giorni scorsi abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad una degustazione che vedeva una ricca e molto interessante selezione dei vini espressione della terra di Montalcino. In assaggio le aziende hanno presentato il proprio Rosso di Montalcino annata 2007 e il proprio Brunello di Montalcino annata 2004. Ovviamente come succede in queste occasioni non potevamo assaggiare tutto essendo ben oltre la trentina le aziende presenti ma non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di fare qualche assaggio particolare. Come ben sapete è sempre stata nostra abitudine privilegiare le piccole cantine poco conosciute, per dare loro una vetrina e farsi conoscere anche se a onor del vero dobbiamo riconoscere che la realtà di Montalcino non vede, ad eccezione di un paio di nomi, aziende particolarmente grosse. Continua a leggere
Vinitaly in diretta: passeggiando tra la Toscana e la Sicilia
Tra le cose che abbiamo assaggiato ancora nella giornata di ieri crediamo meritino una citazione il vino nobile di Montepulciano Lunadoro (pad. 8 D12-D13), per la sua straordinaria varietà di profumi e la incredibile persistenza ed ili Brunello di Montalcino dell’azienda San Lorenzo (pad. 8 stand A7-B8), che si è contraddistinto tra tutti queli che abbiamo assaggiato, per la sua eleganza e la sua finezza. Cambiando regione e andando in Sicilia ci sentiamo di segnalarvi anche il davvero delizioso “Naisi”, un blend di nero d’avola e tannat dell’azienda Brugnano (pad. 2 stand 174/I), per i suoi profumi caldi, intensi e mediterranei e per lua piacevole bevibilità.
Tra le cose più buone assaggiate finora a Vinitaly c’è anche il “Coda della Foce” delle Cantine Barbera: un blend di nero d’avola, petit verdot e merlot che ci ha deliziato coi suoi profumi caldi e la sua rotondità in bocca.