Riserva Tenuta Greppo Biondi-Santi, il Brunello che non conosce tempo e come spiegare a mia moglie un grande vino

Qualche giorno fa in un’enoteca di fiducia si manifestano due bottiglie di due noti produttori ad un prezzo tutto sommato basso, in relazione alle etichette. Con sommo gaudio mi aggiudico le bottiglie senza pensarci troppo. Sia chiaro non è una cosa che faccio spesso. E sia chiaro l’idea è sempre quella di arricchire la cantina e godercele in qualche fredda serata invernale in compagnia (per berle insomma, non per collezionarle…). Non rivelerò le etichette né il nome dell’enoteca perché, abbiate fiducia, il tema di quest’articolo è un altro… Arrivato a casa sfoggio un sorriso smagliante esibendo le bottiglie “cara – dico a mia moglie – guarda che colpo!” mi aspetto la stessa esultanza, ma lei, che non condivide la stessa mia passione per il nettare di Bacco, mi guarda un po’ esterrefatta: “più di cento euro per due bottiglie…” inizio a farmi più piccolo “Proprio tu che con Sergio sostieni sempre su Avvinando che si può bere benissimo anche spendendo poco?!” Rispondo subito sulla difensiva “ma ogni tanto possiamo anche concederci un regalo no?! Ho appena fatto gli anni” provo a dribblare e parto all’attacco “ma tu oggi hai speso più di me per un solo vestito…” Lascio a chi legge immaginare il finale della storia, anticipo solo che non credo di averla convinta.

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Estate maledetta: Biondi Santi non farà (forse) il Brunello Riserva 2014

unoPrime conseguenze enologiche di questa estate maledetta, dal punto di vista climatico. Non solo piangono i gestori delle spiagge ma anche, sembra, i vignaioli. La notizia è di quelle che fanno rumore: vista la annata, quest’anno Biondi Santi pensa di non fare il Brunello di Montalcino Riserva 2014.  A darne notizia è Winenews.it. “Come nel più classico stile Biondi Santi – racconta a Winenews Jacopo Biondi Santi, erede della famiglia che ‘invento” il Brunello di Montalcino – di certo non faremo la Riserva 2014. Adesso, nei nostri filari, stiamo facendo una pre-vendemmia, per cercare di salvare un po’ di uve e provare a fare il Brunello di Montalcino”. Secondo Biondi Santi “ancora, pero’, non c’è nulla di certo. Il da farsi lo decideremo i primi di ottobre”.  Un peccato, ma fa parte di un mestiere legato – per fortuna – ancora ai ritmi e i capricci della natura.