Ci sono in queste settimane racconti tragici sulla frontiera tra Italia e Slovenia, ma non è sempre andata così e soprattutto oggi non è più così e i vini e l’azienda di Gradis’ciutta ne sono la prova lampante.
E’ lo stesso patron Robert Princic a raccontarlo da “italiano di confine” che parla indifferentemente la lingua di Dante e lo sloveno: “La mia è davvero una azienda sul confine, in 200 metri passo da uno Stato all’altro e i miei vigneti sono a cavallo tra Italia e Slovenia”.
A noi di Avvinando queste storie piacciono molto anche perché occupandoci principalmente di cronache dal mondo su Tgcom24, sapere che i confini possono essere superati grazie al vino (e al lavoro) accende un filo di speranza per il futuro.
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