I vini italiani alla conquista della Russia

Grandi vini italiani, degustazioni, incontri b2b, workshop, master class rivolte a professionisti (sommelier, f&b manager, sales person) e a  principianti. Tutto questo succedera’ in Russia durante “Eccellenze italiane d’oggi” l’evento nato nell’ambito dell’iniziativa della lingua, della cultura e della lingua italiana in Unione Sovietica. A
portare a Mosca, dal 12 settembre fino all’8 gennaio 2013, i profumi del Nero d’Avola, del Negroamaro e i sapori di Chianti, Nobile di Montepulciano, Sangiovese di Romagna, Lambrusco, Prosecco, Pinot grigio e di tanti altri, e’ Ente Vini – Enoteca Italiana di Siena. Continua a leggere



I consigli dei lettori di Avvinando su Facebook ai cugini francesi

Innanzitutto grazie per aver commentato numerosi su Facebook l’articolo di ieri sui francesi che finalmente scoprono i grandi vini bianchi italiani. Quindi, visto che i consigli di Avvinando erano già nel post, abbiamo pensato di girare anche i vostri, sperando di fare cosa gradita ai “cugini”.

Franco concorda con Le Figaro e consiglia un buonissimo vermentino e diremmo che con quello citato dal giornale ci siamo. Bricca è una fanatica dello chardonnay e qui si fa dura: consigliare un loro vino proveniente dall’Italia è una impresona.

Caroline consiglia i bianchi marchigiani dell’Azienda agricola Guerrieri, (che vedremo di provare anche noi…),  vermentino o prosecco per Manuel, che però dice che noi italiani non sappiamo valorizzare i ostri prodotti e c’è del vero anche se forse il vino è uno dei comparti che comincia a difendersi meglio all’estero; a proposito di far vedere ai francesi come si possono fare vini in Italia coi loro vitigni, Carmela tira fuori due “pezzi da novanta” i sauvignon di Lis Neris e Felluga dal Friuli Venezia Giulia: intenditrice! Alessio propende per una buona vernaccia, mentre Stefania per il pecorino d’Abruzzo. Continua a leggere



Se la Francia scopre i vini (bianchi) italiani

Nel Belpaese la vite è ovunque, dalle fredde nevi delle Alpi al sole cocente delle isole. Il vino italiano più conosciuto è quello rosso. Ma se i più grandi vini come il Brunello di Montalcino, sono dei rossi, bisogna far notare che l’Italia produce anche degli ottimi vini bianchi che sono un vero e proprio inno alle più grandi bevande fresche, come poche altre al mondo. A sostenerlo è niente di meno che il più autorevole quotidiano francese Le Figaro che dedica uno speciale firmato da Ian D’Agata all’eccezionale panorama vinicolo italiano, definendolo unico e affascinante. L’Italia, secondo Le Figaro, con i suoi vitigni autoctoni e locali, possiede un patrimonio incredibile e ricco che anche la Francia dovrà invidiare negli anni a venire. Si potrebbero rimproverare molte cose agli italiani, ma non che non sappiano vivere bene. Perché, è ovvio, il vino, è una parte fondamentale della Dolce Vita. Continua a leggere