Sì, per essere una bonarda, vino famoso per non essere di qualità proprio eccelsa, è cara. Per la seconda puntata di Bere bene al supermecato stiamo parlando di una bottiglia che costa la bellezza di 8,49 euri all’Esselunga di Cernusco Lombardone, (LC). Il che di per sè è un azzardo commerciale oltre che un modo di fare vino controcorrente. Se questo basta a scoraggiarvi fermatevi qui, perché d’ora in avanti si parlerà di un vino magnifico a cui difficilmente si potrà resistere, specialmente se come il sottoscritto si è amanti inguaribili dei salumi in generale e del salame in particolare, sia crudo che cotto sotto forma di cotechini vari in inverno. Mi sbilancio, ma insomma, questa è una rubrica che parla da consumatore (i vini vengono regolarmente acquistati) a consumatore e il sottoscritto i signori di Le Fracce non li ha mai visti in vita sua: al momento la bonarda Rubiosa Le Fracce è la migliore che abbia trovato finora girovagando fra i supermercati (esistono altri campioni ma non nella grande distribuzione). Continua a leggere
Archivi giornalieri: 24 Giugno 2011
Asta record per un Château de Caïx
L’agenzia France Press ha riportato che una bottiglia magnum (da 1,5 litri) di un vino del Cahors, sud-est della Francia, del 2008, è stata venduta a Pechino per 110mila euro. Si tratta di un magnum di Château de Caïx, vigneto di proprietà del principe Enrico di Danimarca nel comune francese di Luzech.
E’ stato acquistato da Liu Ke Jing, uno dei più grandi produttori di vino in Cina, ha precisato Guillaume Bardin, direttore e manager del Château de Caïx. ”Abbiamo partecipato ad un’asta di beneficenza a favore di un’associazione che si occupa dei disabili”, ha spiegato.