Se il Romanée Conti è un tarocco

Spendi 2.000 euro per una bottiglia di vino e poi è un tarocco. Magari è buono, perché non è che possono metterci dentro la benzina, però… Siamo onesti: quanti consumatori sanno distinguere immeidatamente se un vino non è un Romanée Conti bevendolo da una bottiglia uguale in tutto e per tutto all’originale?

Esattamente quello che devono aver pensato i membri di un’organizzazione con base in Italia dedita alla contraffazione e al contrabbando del Romanée-Conti, distribuito tra l’altro pure in Francia, oltre che in Italia, Svizzera, Russia, Olanda, Germania e Giappone. La banda è stata smantellata dalla Guardia di Finanza di Milano con la supervisione di Eurojust ed Europol.

Due persone sono state arrestate a Novara, e nel corso di perquisizioni e indagini che hanno coinvolto i comandi di Roma, Novara, Asti, Borgomanero, Bassano del Grappa, Magenta, Francavilla Fontana, Varese, Biella; Saronno, Nizza Monferrato e Canelli è stata sequestrata molta documentazione e materiale per la contraffazione, oltre a bottiglie di Romanée Conti per un valore di circa 1 milione e 300 mila euro. Certo, le zone almeno stando ai luoghi che coinvolgono l’operazione della Gdf, sono ad alta vocazione vinicola. E questo è un’aggravante.

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