Grappa e non solo: l’impegno delle distillerie italiane contro il coronavirus

Dalla grappa ai prodotti igienizzanti il passo è davvero breve. E così alcune delle più storiche distillerie venete hanno deciso di convertire – in tutto o in parte – la produzione per realizzare prodotti utili ad affrontare l’emergenza covid-19.

La Nardini di Bassano del Grappa ha pensato ad un mix di alcol etilico, acqua ed aromi naturali ottenuti dagli oli essenziali (come ad esempio quelli di cedro) abitualmente usati per la preparazione dei propri liquori. Bottigliette di formato tascabile da 10 cl. il cui contenuto a 79° può essere nebulizzato su qualsiasi superficie. Una parte della produzione è stata donata agli ospedali del territorio e all’Associazione nazionale Alpini, da sempre impegnata a fianco della Protezione civile.

“Alcol Mask” è prodotto invece – sempre nel vicentino, a Schiavon – dalle distillerie Poli. Uno spray igienizzante che permette di sanificare e riutilizzare circa 50 mascherine chirurgiche. Ma può essere spruzzato anche sulla frutta, sulla verdura, sui giocattoli dei bambini. Composto da alcol etilico neutro aromatizzato alla menta, è confezionato in un pratico flaconcino da 50 ml. Molto comodo da tenere in borsa oppure in tasca. I primi 5000 pezzi sono stati donati alle forze dell’ordine e agli operatori della Croce rossa.

Un aiuto concreto per affrontare l’emergenza coronavirus è arrivato anche dalle Distillerie Bonollo di Mestrino, in provincia di Padova, che hanno donato alla Protezione civile del Veneto 100.000 bottiglie da 0,70 cl. di alcol denaturato. Una scelta non solo commerciale (il mercato è abbastanza fermo) ma anche di solidarietà sociale. Sono diverse settimane infatti, da quando è scoppiata la pandemia, che Bonollo non lavora più le vinacce per produrre grappa bensì alcol per uso non alimentare da destinarsi alla sanificazione di oggetti e ambienti.

Dal veneto al Friuli. In provincia di Udine, in quel di Povoletto, anche le Distillerie Bepi Tosolini hanno diversificato la propria linea produttiva, decidendo di usare l’alcool stoccato in magazzino per ottenere un gel disinfettante per le mani di ottima qualità. I flaconcini hanno la stessa forma – in formato mignon – delle bottiglie di grappa.

Paolo Brinis

10 risposte a “Grappa e non solo: l’impegno delle distillerie italiane contro il coronavirus

  1. Salve, anche le distillerie Caffo della Calabria conosciute come “Amaro del Capo” hanno convertito parte della produzione per realizzare igienizzante.
    Quindi riconoscimento anche alle distillerie calabresi

  2. Ottima idea!! Io combatto i vari virus influenzali invernali con un cucchiaio di grappa quasi tutti i giorni da qualche anno….su di me funziona!!

  3. Sono solo patetiche iniziative pubblicitarie, chiunque da Merano a Palermo sa che nei negozi non sia presente un solo litro di alcol da due mesi!

  4. Bravissimi ! Non c’è paragone con la mancanza di serietà delle nostre autorità governative e i cosiddetti specialisti/professoroni che rilasciavano dichiarazioni contrastanti sin da prima della pandemia. Non è che ultimamente siano migliorati !

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