Premesso che sul biologico in generale ce ne sarebbe da dire, soprattutto in termini di moda e di mercato, ora ci sembra giusto fare una segnalazione riguardo al nuovo regolamento europeo che disciplina il settore enologico secondo la Ue (potete scaricarlo QUI) entrato in vigore l’1 agosto. (nella foto l’orrendo marchio scelto dalla Ue per identificare l’agricoltura bio e che a partire da questa vendemmia dovrà essere presente sulle bottiglie)
A questo regolamento si è arrivati dopo lunghissime battaglie tra i produttori del nord Europa e quelli, diciamo, mediterranei sulla quantità di anidride solforosa (zolfo, sulle etichette alimentari E220) da aggiungere al vino, per bloccare lo sviluppo di batteri o una eccessiva fermentazione o come antiossidante (per questo i vini bianchi solitamente ne hanno di più). Ora non stiamo a questionare su chi avesse ragione e chi torto (e nemmeno se è la solforosa a causare in sè il mal di testa o è stato quel maledetto mezzo bicchiere in più…), è più interessante dire che 100 milligrammi per litro sono quelli ritenuti massimi accettabili per i vini rossi mentre per i vini bianchi non bisognerà oltrepassare i 150. Alla fine si è ovviamente arrivati a un compromesso e come tutti i compromessi è migliorabile. Certo è che anche qui su Avvinando abbiamo parlato di vini non biologici che su questo parametro rientrerebbero già nel nuovo regolamento.
Ovviamente la disciplina è ben più articolata della semplice questione dell’anidride solforosa. Continua a leggere
Archivi autore: sergiobolzoni
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Vendemmia 2012, l’Abruzzo va alla grande
La produzione di vino in Abruzzo, secondo le previsioni per il 2012, raggiungera’ i 2,4 milioni di ettolitri, pari al 5% in piu’ rispetto allo scorso anno (2.283.000 ettolitri) e al 9% in meno rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.636.000 ettolitri). L’incremento previsto in regione per l’anno in corso e’ in controdenza rispetto al dato nazionale che ha una previsione di -3,5%. Emerge dalle stime elaborate dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani (Assoenologi).
Dal punto di vista della qualita’ dei vini prodotti, rileva l’associazione, ”se le condizioni climatiche del mese di settembre decorreranno favorevolmente, si puo’ ipotizzare un’annata interessante con molte punte di ottimo, in particolare per i vini rossi”. Anche il mercato abruzzese dimostra di essere ”piuttosto vivace”, con sensibili incrementi rispetto alla precedente campagna che per alcune partite raggiungono anche il +30%. Continua a leggere
Questo weekend la festa del Teroldego
Vendemmia 2012, saranno grandi rossi. I bianchi un po’ meno
Il gran caldo e la scarsita’ di precipitazioni hanno bloccato l’insorgere delle tradizionali malattie della vite. In tutt’Italia quindi l’uva e’ sana, dice l’Associazione degli enologi stilando le prime previsioni della vendemmia 2012. Una forte eterogeneita’ caratterizza la produzione 2012, visto che anche all’interno di una stessa regione il buono si scontra con l’ottimo e il mediocre con l’eccellente.
”Allo stato attuale, qualitativamente per i vini bianchi si prevede una produzione di buon livello, con una discreta freschezza e una certa potenzialita’ olfattiva – dice il
direttore Giuseppe Martelli – ma senza particolari picchi se non per quei prodotti che sono stati soccorsi con adeguate irrigazioni nei periodi di crisi o ubicati in particolari
contesti geografici come la Valtellina e l’Alto Adige.
Molto ottimismo rimane per i vini che saranno ottenuti da uve a bacca rossa per i quali sono possibili livelli di tutto rispetto”. Il vino italiano comunque piace e rimane il piu’
venduto al mondo. I consumi interni continuano a calare: siamo a 42 litri a persona contro i 45 del 2007, con una tendenza a un ulteriore decremento, tanto che Assoenologi ritiene che chiuderemo il 2012 a 40 litri pro-capite. Continua a leggere
I consigli dei lettori di Avvinando su Facebook ai cugini francesi
Innanzitutto grazie per aver commentato numerosi su Facebook l’articolo di ieri sui francesi che finalmente scoprono i grandi vini bianchi italiani. Quindi, visto che i consigli di Avvinando erano già nel post, abbiamo pensato di girare anche i vostri, sperando di fare cosa gradita ai “cugini”.
Franco concorda con Le Figaro e consiglia un buonissimo vermentino e diremmo che con quello citato dal giornale ci siamo. Bricca è una fanatica dello chardonnay e qui si fa dura: consigliare un loro vino proveniente dall’Italia è una impresona.
Caroline consiglia i bianchi marchigiani dell’Azienda agricola Guerrieri, (che vedremo di provare anche noi…), vermentino o prosecco per Manuel, che però dice che noi italiani non sappiamo valorizzare i ostri prodotti e c’è del vero anche se forse il vino è uno dei comparti che comincia a difendersi meglio all’estero; a proposito di far vedere ai francesi come si possono fare vini in Italia coi loro vitigni, Carmela tira fuori due “pezzi da novanta” i sauvignon di Lis Neris e Felluga dal Friuli Venezia Giulia: intenditrice! Alessio propende per una buona vernaccia, mentre Stefania per il pecorino d’Abruzzo. Continua a leggere
Se la Francia scopre i vini (bianchi) italiani
Nel Belpaese la vite è ovunque, dalle fredde nevi delle Alpi al sole cocente delle isole. Il vino italiano più conosciuto è quello rosso. Ma se i più grandi vini come il Brunello di Montalcino, sono dei rossi, bisogna far notare che l’Italia produce anche degli ottimi vini bianchi che sono un vero e proprio inno alle più grandi bevande fresche, come poche altre al mondo. A sostenerlo è niente di meno che il più autorevole quotidiano francese Le Figaro che dedica uno speciale firmato da Ian D’Agata all’eccezionale panorama vinicolo italiano, definendolo unico e affascinante. L’Italia, secondo Le Figaro, con i suoi vitigni autoctoni e locali, possiede un patrimonio incredibile e ricco che anche la Francia dovrà invidiare negli anni a venire. Si potrebbero rimproverare molte cose agli italiani, ma non che non sappiano vivere bene. Perché, è ovvio, il vino, è una parte fondamentale della Dolce Vita. Continua a leggere
Christie’s: ora il vino arriva solo dal web
Allarme Prosecco: ne mancherà a Natale?
“La settimana più calda dell’anno si abbatte sulla vendemmia appena iniziata che si preannuncia tra le più contenute e anticipate della storia, con una produzione di buona qualità ma stimata sui 40-43 milioni di ettolitri, in calo del 10 per cento rispetto alla media degli ultimi cinque anni”, dice Coldiretti in occasione dell’arrivo dei Lucifero, il settimo anticiclone di una estate calda e siccitosa che ha provocato un anticipo della raccolta delle uve di circa un mese rispetto a 30 anni fa.
“La vendemmia – sottolinea la Coldiretti – è in pieno svolgimento per le uve bianche destinate alla produzione di spumanti nell’oltrepo pavese ed in Franciacorta dove si stima un calo di oltre il 20 per cento della produzione del celebre spumante ma riduzioni sono previste anche in Lombardia, Puglia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Anche se molto dipenderà dalle prossime settimane in cui si inizierà a raccogliere tutte le altre uve si prevede una buona qualità con la produzione che sarà destinata per circa il 60 per cento – precisa la Coldiretti – a vini delle 517 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (329 vini Doc, 70 Docg e 118 Igt)”.
Tra le regine della produzione made in Italy c’è sicuramente il Prosecco che, stando ai dati elaborati dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, arriverà, tra scaffali della Gdo e banchi delle enoteche, con parsimonia: infatti, secondo il Centro Studi di Distretto, sui primi 7 mesi dell’anno 2012 emerge un calo di produzione del 3%, una quantita’ di scorte limitata che vengono reputate appena sufficienti per affrontare gli ultimi mesi dell’anno. Continua a leggere