Antichi mestieri, ritorna il potatore

Grazie alla collaborazione fra i Preparatori d’uva e Centopassi, apre anche in Sicilia la Scuola Italiana di Potatura della Vite, le cui sedi si trovano nelle principali regioni vinicole italiane. L’hanno ideata, dopo oltre 20 anni di sperimentazione nei vigneti di tutt’Italia, i friulani Marco Simonit e Pierpaolo Sirch per recuperare l’antico mestiere del potatore che, come un chirurgo, decide il destino della vite con interventi il più possibile rispettosi della salute della pianta, che permettono di allungarne considerevolmente il ciclo vitale: spesso infatti le viti si ammalano per una dissennata impostazione delle potature che fanno crescere, in misura esponenziale, le infezioni al legno. Il che implica un importante risparmio per le aziende, la riduzione considerevole dei costi in vigna con la diminuzione delle ore di potatura (dal 30 al 50%) e, soprattutto, piante più sane e longeve che danno uve, e quindi vini, di qualità superiore.

Massimo 40 partecipanti (per poter gestire al meglio le lezioni nella parte pratica), aperta a viticoltori e non, la Scuola – che gode del patrocinio dell’Assessorato Risorse agricole Regione Sicilia – si articolerà in 3 giorni di lezioni invernali ( 23-25 febbraio), con 20 ore di corso focalizzate su teoria e pratica della potatura ramificata sulle forme di allevamento a spalliera e della tradizione presenti in Sicilia. Continua a leggere



I fondi (non di bottiglia) internazionali investono nel vino italiano

Il vino italiano è uno dei simboli del life style made in Italy tanto apprezzato nel mondo, e il suo appeal non conosce crisi, neanche nell’interesse dei grandi fondi di investimento. Perche’ è anche un investimento nel vino italiano quello che, secondo quanto riferisce Winenews, ha portato Brazos Equity Partners, fondo privato americano (1,4 miliardi di dollari di capitale in gestione e 715 milioni di dollari di “liquidita”‘, e che controlla 55 marchi top in settori che vanno dai servizi alla sanità, dall’industria alla finanza, dal food beverage alla distribuzione, ndr), a diventare primo azionista di “Winebow”, uno dei piu’importanti importatori e distributori di vini italiani (e non solo) degli Stati Uniti, fondato da Leonardo LoCascio, che ha in portafoglio 122 brand da tutto il mondo, Italia in primis, e serve altri 125 distributori per un business che tocca tutti i 50 stati Usa.

Tra le griffe italiane importate da Winebow nomi come Allegrini, Altesino, Argiolas, Bera, Bisceglia, Botromagno, Continua a leggere



Nuova guida (e app) di Luca Maroni

Il Mater Matuta 2008 e il Donnaluce Lazio bianco 2010 sono alcuni dei vini dell’Annuario dei migliori vini italiani 2012 che illustra le piu’ importanti aziende vinicole italiane analizzate vino per vino da Luca Maroni, per un totale di 11.301 schede organolettiche e 45.204 valutazioni degustative in 1.520 pagine. Il volume è sato presentato nei giorni scorsi a Roma insieme all’App LM 2012 per Iphone e Ipad. L’applicazione è uno strumento completo che consente di avere sempre a “portata di touch” le schede di oltre 11.000 vini con relativo abbinamento gastronomico e quasi 2.000 aziende produttrici.  L’app LM 2012 contiene… Continua a leggere


Tutto il mondo brinda col Prosecco

Le esportazioni del Prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene sono cresciute del 98,4% dal 2003 ad oggi ed oggi corrisponde al 40% del business complessivo.
Sono alcuni dei dati resi noti oggi dal centro studi di distretto, un osservatorio attivato nel 2004 dal Consorzio di tutela, a Pieve di Soligo.
La produzione complessiva nel 2010 e’ stata di 65,7 milioni di bottiglie, corrispondente ad un incremento in valore, dal 2003, del 60%. In termini assoluti, il giro d’affari e’ passato da 250 a 400 milioni. Il primo mercato di riferimento estero si conferma la Germania, con il 34,3% delle vendite complessive oltrefrontiera, seguita da Stati Uniti (che crescono dell’81,9% sull’anno precedente) e il Canada (+44,6%).  Continua a leggere



Un pezzo di Italia se ne va: Gancia ai russi

La Russian Standard, società russa leader nella produzione di vodka di alta gamma, ha acquisito il 70 per cento di Gancia spa, la storica casa piemontese produttrice di spumanti. L’accordo è stato annunciato ufficialmente questa mattina a Canelli (Asti), dalla famiglia Vallarino Gancia, alla presenza di Roustam Tariko, fondatore della Russian Standard e ora neo presidente Gancia.Dopo l’ingresso dell’imprenditore russo Roustam Tariko in casa Gancia “non sono previsti licenziamenti, ma una riorganizzazione interna con entrate e uscite in un’ottica di crescita”, ha detto Paolo Fontana, amministratore delegato. Fontana ha precisato, comunque, che da tempo ”è in corso un piano industriale… Continua a leggere


Non solo vino: “Momenti d’autore”

Di solito non segnaliamo iniziative di questo genere sul nostro sito, ma poiché qui sono coinvolti tanti amici di Avvinando facciamo una eccezione, soprattutto perché siamo assolutamente certi che la qualità sia ipergarantita. Siamo a Palermo, e più precisamente nella Antica Focacceria S. Francesco dove fino  al 22 dicembre ogni lunedì, mercoledì e giovedì, sarà riproposto “Momenti d’autore” il  sodalizio tra tre marchi storici italiani quali Negroni, l’Antica Focacceria San Francesco e la Fratelli Berlucchi.  In più il gradito coinvolgimento di alcune cantine siciliane di grande spessore, Baglio di Pianetto di Santa Cristina Gela, Cantine Barbera di Menfi, Cantine Rallo… Continua a leggere


C’è la crisi, negli Usa calano le aste

Non c’è solo l’indice Dow Jones di Wall Street a segnalare la crisi dell’economia. Anche l’indice delle aste di vino di Wine Spectator segnala un certo malessere anche per un target ricco com’e’ quello che frequenta le case d’asta di Christie’s, Sotheby’s e Acker Merrall. Nel secondo quadrimestre – riporta Tre Bicchieri, il quotidiano on line del vino del Gambero Rosso – l’indice di Wine Spectator è sceso da 371.03 a 357.72 punti, con un calo del 3.6 per cento. Che in alcuni casi è arrivato al 12 per cento. Per esempio, alcuni grandi Bordeaux come Haut-Brion sono stati aggiudicati… Continua a leggere


Consumatori: 9 su 10 vogliono la bottiglia di vetro

La bottiglia di vetro vince la sfida del vino. “Nel tempo questo tipo di contenitore conserva inalterato il gusto del prezioso nettare, non ha bisogno di trattamenti per difenderne le caratteristiche e, non ultimo, rispetta l’ambiente perche’ e’ riciclabile al 100%”. A rilevarlo e’ Assovetro, che ha diffuso i dati delle sue ultime ricerche su salute e consumatori, sottolineando che a scegliere la bottiglia di vetro come migliore contenitore per il vino sono 9 consumatori su 10.

I consumatori, riferisce l’associazione industriale, “scelgono la bottiglia di vetro non solo perche’ conserva il sapore di cio’ che contiene ma anche per il ‘fattore salute’, perche’ questo materiale  agisce come una barriera naturale che si contrappone alle possibili infiltrazioni microbiche e mantiene ‘le cose buone e salutari’ al suo interno”.

Per il vino poi, uno dei prodotti di eccellenza del made in Italy, il vetro, continua l’associazione, “rappresenta quindi un elemento indispensabile ai fini della sua conservazione nel tempo, del mantenimento delle qualita’ organolettiche, dell’isolamento dagli agenti esterni. “La sensibilita’ del vino all’ossidazione richiede infatti -spiega Assovetro- necessariamente un’attenta e consapevole scelta del contenitore che sia in grado di assicurarne un’equilibrata evoluzione nel tempo”. Continua a leggere