BBS – Abbazia di Novacella Sylvaner, un principe per tutti

Metto subito le carte in tavola: ritengo l’Abbazia di Novacella, in quel di Bressanone, Alto Adige, una della dieci cantine migliori d’Italia. Penso che il Kerner Praepositus della suddetta abbazzia sia uno dei pochissimi vini bianchi per il quale valga la pena di spendere come per un ottimo vino rosso (tra i 15 e i 20 euro). Ergo: sono di parte. Però da quando all’Esselunga di Cernusco Lombardone è arrivato uno dei vini “base” della cantina, il Sylvaner, la mia vita di bevitore è cambiata. Per inciso c’è anche il Müller-Thurgau, ma di questo forse ne parleremo un’altra volta. Costa 8,49€ e quindi è nella fascia alta del nostro criterio di scelta ma merita, ah se merita.
In tutta onesta non mi sento di riassumere in due righe la storia di una cantina che vinifica da più di novecento! anni. Date un’occhiata al sito e se potete andate a visitarla, il posto è bellissimo e soprattutto istruttivo (oltre ad esserci una fior di enoteca, e non perdetevi i distillati).
Producono bianchi nella valle d’Isarco e rossi nelle zone più vocate a sud della provincia autonoma. Parliamo un attimo del sylvaner, vitigno tipico dell’enologia tedesca (Franconia sopratutto) e alsaziana che in valle Isarco ha trovato il suo posto al sole. E’ uno dei pochi bianchi che gradisce un leggero invecchiamento, non certo a livello di un riesling ma insomma. Io cerco sempre di avere in inverno un paio di botiglie anche dell’annata precedente e poi vi dirò per che cosa. Continua a leggere



BBS – La Favorita del Piemonte

Ammetto che questa volta ero un po’ indeciso se presentare questa bottiglia. Non per la scarsa qualità, anzi. Ma perché si tratta di un vitigno, La Favorita, che non solo risultava sconosciuto a chi scrive, ma pure ad un paio di amici appassionati piemontesi. Ora essendo tipico di laggiù, la cosa mi ha preso un po’ in contropiede. Lo spirito che anima Bere Bene al Supermercato è esattamente l’opposto: niente chicche da superespertoni e cercare di scegliere bottiglie di facile reperibilità.
Poi mi sono detto: la reperibilità è facilissima, la bottiglia in questione è stata comprata all’Ipercoop di Piazzale Lodi a Milano e poi parliamo di una cantina, Terredavino, distribuita in tutta Italia, che produce la bellezza di 5 milioni di bottiglie grazie agli oltre 5.000 ettari coltivati dai 2.500 soci organizzati in 14 punti di vinificazione tutti rigorosamente in Piemonte; col prezzo anche ci siamo: 5,44€ è praticamente il centro perfetto del nostro range. L’ultimo colpo alle mie resistenze lo ha dato il vino, goduto in una serata torrida da oltre 30 gradi è andato giù che è un piacere. Allora mi sono convinto ed eccoci qui. Continua a leggere



Nasce la strada del vino “Colli del Friuli”

Che il Friuli sia una grande terra di vono chi segue questo blog lo sa già. Meno certi siamo che si sappia di una terra bellissima e vocata a un turismo intelligente e non di massa. Per far conoscere i Colli friulani è arivato il via libera alla Strada del vino e dei Sapori “Colli del Friuli”, che nasce dall’associazione volontaria che mira alla valorizzazione delle peculiarita’ dei Colli Orientali del Friuli, sostenendo le eccellenze vitivinicole, l’offerta turistica e incrementando l’attrattiva di questi luoghi. La giunta provinciale, oltre ad approvare il disciplinare, ha riconosciuto il Comitato promotore. ”Si tratta di… Continua a leggere


BBS – Per gli amanti del salame anche d’estate: Bonarda Le Fracce Rubiosa (anche fredda)

Sì, per essere una bonarda, vino famoso per non essere di qualità proprio eccelsa, è cara.  Per la seconda puntata di Bere bene al supermecato stiamo parlando di una bottiglia che costa la bellezza di 8,49 euri all’Esselunga di Cernusco Lombardone, (LC). Il che di per sè è un azzardo commerciale oltre che un modo di fare vino controcorrente. Se questo basta a scoraggiarvi fermatevi qui, perché d’ora in avanti si parlerà di un vino magnifico a cui difficilmente si potrà resistere, specialmente se come il sottoscritto si è amanti inguaribili dei salumi in generale e del salame in particolare, sia crudo che cotto sotto forma di cotechini vari in inverno.  Mi sbilancio, ma insomma, questa è una rubrica che parla da consumatore (i vini vengono regolarmente acquistati) a consumatore e il sottoscritto i signori di Le Fracce non li ha mai visti in vita sua: al momento la bonarda Rubiosa Le Fracce è la migliore che abbia trovato finora girovagando fra i supermercati (esistono altri campioni ma non nella grande distribuzione). Continua a leggere



Asta record per un Château de Caïx

L’agenzia France Press ha riportato che una bottiglia magnum (da 1,5 litri) di un vino del Cahors, sud-est della Francia, del 2008, è stata venduta a Pechino per 110mila euro. Si tratta di un magnum di Château de Caïx, vigneto di proprietà del principe Enrico di Danimarca nel comune francese di Luzech.

E’ stato acquistato da Liu Ke Jing, uno dei più grandi produttori di vino in Cina, ha precisato Guillaume Bardin, direttore e manager del Château de Caïx. ”Abbiamo partecipato ad un’asta di beneficenza a favore di un’associazione che si occupa dei disabili”, ha spiegato.

Vinexpo, l’Italia nella tana del lupo

Si dice sempre che noi italiani non facciamo mai “sistema”. Sembra che per la rassegna del vino francese quest’anno almeno ci si stia provando grazie al contributo dell’Ice, l’Istituto per il commercio con l’estero. Quasi un centinaio di aziende sono in questi giorni a Bordeaux per la biennale del vino più importante del mondo, o quantomeno la più prestigiosa. Niente pubblico ma solo professionisti del settore. Ecco, tratto dal sito dell’Ice, cosa fanno gli italiani.

In occasione del Salone Internazionale del Vino di Bordeaux l’ICE organizza dal 19 al 23 giugno – unitamente alla collettiva di 100 imprese tricolori nel Padiglione Italia di 1000 metri quadrati – un ciclo di seminari dedicati al vino made in Italy con l’obiettivo di dotarlo di nuove chiavi di lettura e di comunicazione, ampliando e valorizzando la parte immateriale del prodotto, sempre più strategica nel quadro globale delle relazioni internazionali.
Vinexpo rappresenta l’appuntamento mondiale del settore che, con cadenza biennale, offre un momento di confronto delle tendenze dei principali Paesi produttori di vino ed alcolici e un palcoscenico per la presentazione di nuove proposte di comunicazione globale. Quest’anno è prevista la partecipazione di oltre 2400 espositori provenienti da 47 Paesi. Continua a leggere



A giugno si elegge il miglior Lambrusco d’Italia

Il Concorso enologico “Matilde di Canossa – Terre di lambrusco” premierà, a giugno di quest’anno, il miglior Lambrusco d’Italia. Riservato ai vini frizzanti delle vendemmie 2009 e/o 2010 con prevalenza del vitigno Lambrusco per almeno l’85%, il concorso, promosso dalla Camera di commercio di Reggio Emilia e dal Consorzio Nazionale dei Lambruschi Italiani, si propone soprattutto di premiare l’attività delle aziende vinicole stimolandole al continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti. Al Concorso parteciperanno le aziende produttrici aventi sede o unità locali produttive in provincia di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova, mentre non possono essere presentati campioni da parte di… Continua a leggere


Alla scoperta del Granito e del Calù
dell’azienda vitivinicola Sclavia

Ci sono realtà nuove che vale davvero la pena di scoprire. Soprattutto se si amano le produzioni di autentica alta qualità. In questo senso parliamo ora di Sclavia, produttore di Liberi (Caserta). E’ una bella storia quella di Sclavia. Anticamente questo era il nome di una colonia romana. Oggi appunto lì sorge Liberi. Centro con una sua tradizione di vitigni autoctoni che però negli anni venti fu colpito da una epidemia di fillossera che lasciò in vita un solo ceppo di vite ribattezzato casavecchia. Da lì tutto è ripartito fino ad arrivare oggi alle eccellenti produzioni firmate Sclavia. Una bella… Continua a leggere