I Carmenere di Inama, dai Colli Berici grandi rossi con uno sguardo al futuro

Recentemente abbiamo letto dell’entrata di Inama, produttore portabandiera dei vini bianchi di Soave di qualità, nel Gran Wine Tour, il primo certificato italiano destinato alle aziende vitivinicole che adottano standard di eccellenza nell’accoglienza enoturistica. Il nome richiama il Grand Tour, il viaggio formativo, artistico e culturale che i giovani nobili erano soliti intraprendere a partire dalla fine del XVII secolo in Italia. Così, a proposito di tour, ci è tornato in mente il bel giro fatto qualche tempo fa in Veneto e la visita a questa celebre azienda di cui conoscevamo i vini bianchi ma non il territorio e le persone da cui nascono.

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L’Agricola Rebollini festeggia i 50 anni con un Metodo Classico Oltrepò Pavese speciale

L’ Azienda Agricola Rebollini, rappresentativa realtà dell’Oltrepò Pavese, ha compiuto cinquant’anni. Per festeggiare l’occasione, ad arricchire la produzione di vini territoriali che vanno dalla famosa bonarda, al riesling, al pinot nero, è stata presentata da Gabriele Rebollini, patron dell’Azienda giunta alla terza generazione, una bottiglia speciale, con etichetta disegnata ad hoc e prodotta in edizione limitata. Si tratta della bollicina Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg, millesimo 2011, ottenuta da uve pinot nero.

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Tasting Lagrein 2018, annunciati i tre vincitori!

Sono stati annunciati i vincitori dell’edizione 2018 del del premio Tasting Lagrein! 

Nella categoria “Miglior Lagrein Annata” a trionfare è stato il Lagrein Gries 2017 della cantina Egger-Ramer, espressione fiera del magnifico terroir di Gries, sottozona storica del Lagrein della conca di Bolzano, nell’interpretazione di una storica azienda familiare.

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Torna Autochtona: l’appuntamento con i vitigni autoctoni italiani raddoppia con Lagrein Experience!

Dal 15 ottobre i vitigni autoctoni italiani tornano protagonisti a Bolzano. Autochtona, il forum nazionale dedicato proprio ai vini autoctoni, per celebrare i suoi 15 anni, arricchisce il proprio palinsesto. Oltre alla riconferma di Vinea Tirolensis, vetrina dei vignaioli indipendenti altoatesini, debutta da quest’anno Lagerin Experience, una giornata interamente dedicata al lagrein, il vitigno autoctono più antico dell’Alto Adige. Il 18 ottobre infatti nei padiglioni di Fiera Bolzano arriva la prima edizione dell’evento interamente dedicato alla valorizzazione di questa uva altoatesina con degustazioni, showcooking e abbinamenti gastronomici. Al centro della giornata oltre alle tante novità, ci saranno però anche i finalisti della rassegna Tasting Lagrein, degustazione comparativa dedicata appunto al lagrein arrivata alla sua ottava edizione, che ogni anno elegge un vincitore nelle categorie Rosato, Annata e Riserva.

Ecco i 13 finalisti selezionati da una giuria di professionisti di grande esperienza tra i quali proprio in occasione di Lagrein Experience verranno annunciati i tre vincitori delle singole categorie.

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Friuli Venezia Giulia: il luogo ideale per perdersi tra i vigneti in Vespa

Perdersi tra i vigneti dopo aver imboccato una strada sterrata larga poco più di un sentiero. Accorgersi di aver sconfinato in terra slovena perché non siamo rintracciabili al telefono cellulare. Ritornare ragazzini a bordo di una vespa gialla presa in affitto, nemmeno fossimo Cesare Cremonini. Succede se si decide di trascorrere un paio di giorni sul Collio goriziano, lembo orientale del Friuli Venezia Giulia. Scorribande eno-gastronomiche all’insegna del relax, della natura, del tempo che scorre lento.

Da queste parti, sono i bianchi a farla da padrone: pinot bianco e grigio, ribolla, friulano (una volta chiamato tocai), sauvignon, chardonnay e malvasia. Ma non va per nulla sottovalutato il pinot nero, varietà peraltro molto delicata e assai difficile da coltivare.

E’ consigliabile partire di mattina presto per visitare le molte aziende vinicole – per la maggior parte a conduzione familiare – sparse tra borghi e colline, nei comuni di Cormons, Corno di Rosazzo, Oslavia, Dolegna, Ruttars, San Floriano. Continua a leggere



Percorsi, l’Abruzzo del vino e della cultura: i grandi vini con una app

Perché visitare l’Abruzzo? Perché si ha voglia di qualcosa di autentico, di spazi aperti, di buon cibo, di ottimo vino. È semplice conoscere l’Abruzzo?Non tantissimo perché sulla progettazione turistica c’è ancora tanto da fare. Eppure nuove iniziative crescono. Come quella di “Percorsi – l’Abruzzo del vino e della cultura“, un progetto sviluppato dal Consorzio di tutela Vini di Abruzzo – e diventato una web app – percorsi.vinidabruzzo.it – che aiuta il turista a muoversi attraverso itinerari che mettono assieme diversi punti di interesse: vino, cibo, cultura, arte, natura. Tutto partendo dalla terra – quella vitata – e dai vignaioli che, oltre a essere custodi di territori, diventano anche promoter turistici, come Pasetti, Cataldi Madonna, Terzini e Pierantonj da noi visitati.Sono circa 200 le cantine sparse nell’eterogeneo paesaggio abruzzese, dalla Costa dei Trabocchi alle alture aquilane. Da qui l’importanza nell’app della geolocalizzazione: scegliere una cantina – ma non è obbligatorio partire da lì – e vedere cosa c’è intorno: spiagge, eremi, musei, ristoranti. Al momento i percorsi sono dieci, ma la volontà è quella di farli crescere il più possibile. Tra questi, Chieti città d’arte; alla scoperta della Costa dei Trabocchi; Pescara dal mare alle sorgenti; guardando la Majella. Continua a leggere



Roero Days 2018: le potenzialità dell’Arneis in tre bottiglie

Dopo Gavi, torniamo a parlare di bianchi piemontesi. Siamo stati infatti a Roero Days 2018, l’evento realizzato dal Consorzio di Tutela Roero dedicato ai vini di questo territorio, che quest’anno giocava per la prima volta in casa nella bella cornice del Castello di Guarene. Il Roero è quella porzione di territorio situata a Nord di Alba (in Piemonte appunto, nella provincia di Cuneo), sulla riva sinistra del Tanaro, tra la pianura di Carmagnola e le colline dell’Astigiano.

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Gavi DOCG, il grande bianco piemontese compie venti anni

Quest’anno la DOCG Gavi ha compiuto 20 anni e il Consorzio di tutela del Gavi ha voluto festeggiare il compleanno con una grande degustazione lunga dieci anni. Dieci annate per scoprire ed esplorare questo bianco, le sue potenzialità evolutive e questa zona del Piemonte, che vanta una tradizione enologica antichissima.

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