Allarme Prosecco: ne mancherà a Natale?

“La settimana più calda dell’anno si abbatte sulla vendemmia appena iniziata che si preannuncia tra le più contenute e anticipate della storia, con una produzione di buona qualità ma stimata sui 40-43 milioni di ettolitri, in calo del 10 per cento rispetto alla media degli ultimi cinque anni”, dice Coldiretti in occasione dell’arrivo dei Lucifero, il settimo anticiclone di una estate calda e siccitosa che ha provocato un anticipo della raccolta delle uve di circa un mese rispetto a 30 anni fa.

“La vendemmia – sottolinea la Coldiretti – è in pieno svolgimento per le uve bianche destinate alla produzione di spumanti nell’oltrepo pavese ed in Franciacorta dove si stima un calo di oltre il 20 per cento della produzione del celebre spumante ma riduzioni sono previste anche in Lombardia, Puglia, Veneto, Toscana,  Emilia-Romagna,  Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Anche se molto dipenderà dalle prossime settimane in cui si inizierà a raccogliere tutte le altre uve si prevede una buona qualità con la produzione che sarà destinata per circa il 60 per cento – precisa la Coldiretti – a vini delle 517 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (329 vini Doc, 70 Docg e 118 Igt)”.

Tra le regine della produzione made in Italy c’è sicuramente il Prosecco che, stando ai dati elaborati dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, arriverà, tra scaffali della Gdo e banchi delle enoteche, con parsimonia: infatti, secondo il Centro Studi di Distretto, sui primi 7 mesi dell’anno 2012 emerge un calo di produzione del 3%, una quantita’ di scorte limitata che vengono reputate appena sufficienti per affrontare gli ultimi mesi dell’anno. Continua a leggere



Emilia Romagna, ora i vitigni sono geneticamente certificati

Vitigni di Pignoletto, Sangiovese, Albana, Trebbiano romagnolo, Malvasia, Ortrugo piu’ controllati, ma soprattutto certificati, sia da un punto di vista genetico, che fitosanitario. E’ questo l’obiettivo dell’accordo firmato alla Regione Emilia-Romagna con i vivaisti, che riorganizza e rilancia l’attivita’ del Nucleo di conservazione e premoltiplicazione del materiale viticolo dell’Emilia-Romagna.
Per dare piu’ garanzie ai viticoltori che li impianteranno e, allo stesso tempo, promuovere e salvaguardare  ulteriormente le tante varieta’ viticole tipiche dell’Emilia-Romagna.    ”Si tratta di una nuova, significativa tappa nel percorso di qualificazione e sviluppo del nostro settore vitivinicolo, che consentira’  un’ulteriore valorizzazione  dei vitigni caratteristici del nostro territorio – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni –  l’Emilia-Romagna e’ oggi una realta’  di primissimo piano nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale.  Continua a leggere



Cambiamenti climatici, merlot a rischio estinzione

”Il merlot è a rischio estinzione a causa dei cambiamenti climatici” nelle aree italiane vocate alla sua coltivazione. A lanciare l’allarme e’ stato l’enologo Riccardo Cotarella, spiegando che ”sono i vigneti a maturazione piu’ precoce a soffrire maggiormente di questi mutamenti climatici”. Per Cotarella, intervenuto al 67/o congresso di Assoenologi a bordo della ‘Costa Atlantica’, e’ quindi urgente ”saper gestire il fenomeno, studiandolo, per poi avvalersi della tecnologia”.
L’allarme merlot riguarda numerose aree vinicole italiane e tocca particolarmente, come denunciato dagli enologi che operano sul territorio, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. Continua a leggere



Arrivano Le Cesene e portano un grande vino

Torniamo a parlare di Maso Bergamini su Avvinando, perché Remo Tommasi ha tirato fuori dal cilindro un vino eccezionale. Si tratta di un vino dolce, fatto da uve riesling di vendemmia tardiva, “al primo gelo” scrive sull’etichetta. Praticamente un idea trentina di un eiswein senza però tutte le leggende, spesso giustificate ma anche no, che accompagnano questi vini tedeschi.
Si chiama Le Cesene e non ha bisogno di essere a temperature particolari per farsi apprezzare. Il vino nasce nell’autunno del 2010, quando Remo decide di “azzardare una surmaturazione” in un vigneto di riesling renano che ora dei primi geli trentini era perfettamente coperto di quella muffa, la Botritis nobile o cinerea, che è la responsabile delle produzioni dei grandi vini della Mosella e dintorni.
Interessante l’etichetta che ritrae le cesene, un tipo di uccello migratore che arriva nei vigneti in coincidenza con le prime gelate e quindi con la raccolta della vendemmia tardiva per questo vino. Continua a leggere



Alla scoperta del Teroldego Rotaliano

Il primo weekend di settembre la Pro Loco di Mezzocorona orgabizza il Settembre Rotaliano, festa-evento dedicato al principe dei vini trentini, il Teroldego Rotaliano, appunto. Musica, arte e cultura si alternano ad eventi gastronomici e soprattutto enologici tra le vie del paese, pochi chilometri a nord di Trento, immerso nella Piana rotaliana che dà il nome al vino. Per tutte le informazioni ( e soprattutto per tenervi aggiornati sulla prossima edizione) vi rimandiamo al sito www.settembrerotaliano.it o più in generale al sito visitatrentino.it.
Qui ci concentriamo sulla degustazione di numerosi campioni di Teroldego offerti dall’organizzazione. Una batteria di dieci vini è stata sottoposta all’esame dei palati di una ventina di esperti provenienti da tutta Italia con risultati davvero interessanti. Ma prima di passare alle bottiglie, una breve introduzione al vino.
Deriva dal vitigno Teroldego, è a bacca rossa ed è probabilmente uno dei più bei rossi da guardare nel bicchiere, grazie a quel suo colore rubino acceso di rara intensità. Continua a leggere