Progetto Bonarda dell’Oltrepò pavese, quando la mossa è perfetta!

Devono essersi stancati i sedici produttori dell’Oltrepò Pavese di veder considerare la propria Bonarda un vino per chi di vino capisce poco. Devono averne avute le tasche piene di vederla posizionata in basso a poco prezzo negli scaffali della grande distribuzione. Devono aver pensato, vedendo winelovers e appassionati storcere il naso di fronte all’effervescenza di uno dei vini più rappresentativi del loro territorio ‘basta così, facciamo qualcosa!’. Fatto sta che si sono uniti, i sedici produttori, e hanno deciso di ridare dignità a un vino tradizionale e quotidiano che da sempre esprime un territorio pazzesco dal punto di vista enologico ma non solo, l’Oltrepò pavese, che per motivi tra i più disparati non ha ancora espresso il proprio vero potenziale. Continua a leggere



Natale e Capodanno 2018, i vini per le Feste di Avvinando

Anche quest’anno, inutile fare buoni propositi, con l’arrivo delle festività natalizie ci concederemo qualche strappo alle diete quotidiane… e allora via di pranzi o cene con tavole imbandite. Ne risentirà forse la linea ma non certo l’umore e, per chi come noi è appassionato di vino, sarà di certo il momento propizio per concedersi qualche bottiglia speciale. Noi di Avvinando come sempre lo faremo con un occhio anche al portafoglio. Ecco un po’ di vini italiani che abbiamo provato negli ultimi tempi che ci sono piaciuti. Ve li proponiamo in ordine un po’ casuale, non in abbinamento cioè a un menu fisso dal momento che ognuno ha le sue tradizioni e i propri piatti del cuore per le Feste.

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L’Agricola Rebollini festeggia i 50 anni con un Metodo Classico Oltrepò Pavese speciale

L’ Azienda Agricola Rebollini, rappresentativa realtà dell’Oltrepò Pavese, ha compiuto cinquant’anni. Per festeggiare l’occasione, ad arricchire la produzione di vini territoriali che vanno dalla famosa bonarda, al riesling, al pinot nero, è stata presentata da Gabriele Rebollini, patron dell’Azienda giunta alla terza generazione, una bottiglia speciale, con etichetta disegnata ad hoc e prodotta in edizione limitata. Si tratta della bollicina Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg, millesimo 2011, ottenuta da uve pinot nero.

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Il Club del Buttafuoco storico compie 20 anni

7 febbraio 2016: il Club del Buttafuoco Storico ha compiuto 20 anni. Festeggiamenti e riflessioni di un rosso importante, che impreziosisce la ricchezza varietale dell’Oltrepò Pavese, cuore enologico della Lombardia. Croatina, Barbera, Ughetta di Canneto e Uva Rara lavorate sapientemente nello sperone di Stradella, tra i torrenti Scuropasso e Versa. 13 produttori, 2mila ettari di ghiaia, arenaria e argilla, 40.000 bottiglie prodotte ogni anno. Da Canneto Pavese una storia di vino italiano.
Simone Savoia

50 anni di AIS e verticale di Barbacarlo

FullSizeRenderEsattamente un mese fa, lo scorso 7 luglio, l’Associazione Italiana Sommelier ha compiuto 50 anni e ha festeggiato lo storico compleanno con una grande giornata di festa a Milano con convegni, seminari e uno straordinario banco d’assaggio con centinaia di eccellenze enologiche italiane proposte al pubblico.

La giornata non poteva che concludersi con una grande verticale e abbiamo avuto modo di provare il mitico Barbacarlo, alla presenza dello storico produttore Lino Maga.

Un’occasione davvero unica di provare questo straordinario vino, difficile da raccontare per la spontaneità con cui da solo esprime un intero territorio, quello dell’Oltrepò Pavese e forse un intero Paese nelle sue contraddizioni.

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L’Oltrepò Pavese 2.0 con la nuova app

Screenshot_2014-09-11-18-53-24Tanti meriti e cose da migliorare. L’Oltrepò Pavese prova a entrare nel mondo digitale grazie a una app prodotta dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Da oggi tutte le curiosità su bollicine dell’Oltrepò, Pinot nero, Bonarda, Buttafuoco, Riesling, Sangue di Giuda e Moscato saranno a portata di tasca per gli appassionati. L’applicazione, corredata da una sezione in inglese, consente di conoscere l’Oltrepò del vino, di non perdere nessuno degli appuntamenti in agenda, di sapere dove sono i produttori, di seguire in tempo reale l’attività del Consorzio su Facebook, Twitter, Youtube e Instagram, di collegarsi con un dito al sito del Centro Riccagioia e di Terre Diverse, oltre che di ammirare tante fotografie del territorio.
L’applicazione si chiama pedissequamente “Consorzio Tutela Vini Oltrepò“, non esattamente un nome campione di immediatezza per chi non è avvezzo alle burocrazie del vino. Forse si poteva cercare qualche cosa di più accattivante o almeno di più semplice, ma tant’è. Continua a leggere