Vino: tiene alla grande l’export in Canada e Svezia

vino_sommelierFocus su Canada e Svezia, Paesi dove l’import di vino passa quasi esclusivamente dai monopoli statali, ma dove altre finestre possono essere utilizzate per vendere vino italiano, specialmente se si tratta di prodotti di nicchia, a Wine2Wine, neella seconda giornata di forum sul business del vino promosso da Veronafiere-Vinitaly. In Canada, primo esportatore è l’Italia, con oltre 68 milioni di litri, seguono Usa e Francia. L’Italia detiene circa il 17% del mercato, secondo dati Veronafiere-Vinitaly,. Il consumo di vino in Canada aumenta a un ritmo accelerato rispetto al resto del mondo, tanto che tra il 2012 e il 2016 e’ previsto in crescita di oltre il 14%, cioe’ tre volte piu’ della media globale e con un orientamento verso i prodotti premium. Continua a leggere

Washington, il vino italiano a Capitol Hill

Presentare il mondo del vino italiano e fare il punto sugli scambi commerciali del comparto enologico tra i due Paesi. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tra la rappresentativa di aziende italiane accompagnate da Veronafiere (ella veste di organizzatore di Vinitaly), l’ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero e il Wine Caucus, la commissione del Congresso degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione federale di settore.

Nel 2011, verso gli Stati Uniti sono stati esportati 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), per un controvalore di 1 miliardo e 248 milioni di dollari, (+16% sul 2010). L’evento è di quelli storici: per la prima volta una delegazione di operatori formata dai più famosi produttori vinicoli del Paese e da Veronafiere è stata ricevuta nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington.

Obiettivo dell’incontro, la presentazione di alcune delle più note aziende vinicole del Paese che esportano negli Stati Uniti. Continua a leggere

Italia primo produttore al mondo di vino

Giorgio Odero, uno dei grandi pinot noir italiani

Alla fine ce l’abbiamo fatta dopo esserci andati vicino molte volte: con i risultati finali dell’ultima vendemmia 2010-2011 l’Italia diventa il principale produttore di vino al mondo sfilando il primato finora detenuto dalla Francia.

Lo rileva Coldiretti sulla base dei dati della Commissione Ue che rilevano una produzione di 49,6 milioni di ettolitri per l’Italia, superiore – anche se di misura – ai 46,2 milioni di ettolitri della Francia, su un totale comunitario di 157,2 milioni di ettolitri, purtroppo in calo del 3,7%.

Il primato del Made in Italy viene confermato – spiega la Coldiretti – anche se si considerano i valori italiani al netto della feccia stimabile in un 5%. Il risultato è il frutto di una sostanziale stabilita’ della produzione in Italia e di un calo in Francia.

Pur trattandosi di un dato quantitativo non si può non rilevare che il 60 per cento della produzione nazionale è rappresentata da vini di qualita’ con ben 14,9 milioni di ettolitri sono destinati a vini Docg/Doc e 15,4 milioni di ettolitri a vini Igt.

Un risultato incoraggiante arriva anche dalle esportazioni, aumentate del 15 per cento nel primo bimestre del 2011. ”Si tratta – spiega Coldiretti – del risultato di una crescita record del 31% negli Stati Uniti, che diventano il primo mercato di sbocco in valore davanti alla Germania, ma anche dell’aumento del 6% dell’export nell’Unione Europea e di un significativo e benaugurante incremento del 146 per cento in Cina”.

Un andamento che conferma i risultati positivi ottenuti dal vino Made in Italy all’estero nel 2010 con un valore record dell’esportazioni di 3,93 miliardi, superiori per la prima volta ai consumi nazionali. Inoltre le esportazioni di vino Made in Italy dei piccoli produttori sotto i 25 milioni di euro di fatturato, sono cresciute in valore del 16 per cento, quasi il doppio dell’8,5 per cento messo a segno dalle prime 103 società italiane produttrici di vino.

Il fatturato complessivo realizzato dal vino italiano nel 2010 è stato pari a 7,82 miliardi. Primato italiano sui cugini francesi anche per quanto riguarda i marchi doc: in Italia – segnala l’organizzazione agricola – puo’ contare su 504 vini tra denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 56 Docg e 118 Igt).