Un nettare dalla terra di Trinacria: Il Saia 2009 di Feudo Maccari

Quando pensiamo al nero d’Avola ci viene in mente un vino dai sentori forti ed a volte eccessivamente marcati, un vino con una potenza olfattiva talmente forte da risultare, in alcuni casi, ostico, al contempo però, il nostro vitigno in questione è duttile e si presta a mille interpretazioni. Una delle più convincenti l’abbiamo trovata degustando il Saia,annata 2009, nero d’avola in purezza, prodotto dall’ Azienda Feudo Maccari di Noto (SR) . Continua a leggere



Washington, il vino italiano a Capitol Hill

Presentare il mondo del vino italiano e fare il punto sugli scambi commerciali del comparto enologico tra i due Paesi. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tra la rappresentativa di aziende italiane accompagnate da Veronafiere (ella veste di organizzatore di Vinitaly), l’ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero e il Wine Caucus, la commissione del Congresso degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione federale di settore.

Nel 2011, verso gli Stati Uniti sono stati esportati 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), per un controvalore di 1 miliardo e 248 milioni di dollari, (+16% sul 2010). L’evento è di quelli storici: per la prima volta una delegazione di operatori formata dai più famosi produttori vinicoli del Paese e da Veronafiere è stata ricevuta nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington.

Obiettivo dell’incontro, la presentazione di alcune delle più note aziende vinicole del Paese che esportano negli Stati Uniti. Continua a leggere



Emilia Romagna, ora i vitigni sono geneticamente certificati

Vitigni di Pignoletto, Sangiovese, Albana, Trebbiano romagnolo, Malvasia, Ortrugo piu’ controllati, ma soprattutto certificati, sia da un punto di vista genetico, che fitosanitario. E’ questo l’obiettivo dell’accordo firmato alla Regione Emilia-Romagna con i vivaisti, che riorganizza e rilancia l’attivita’ del Nucleo di conservazione e premoltiplicazione del materiale viticolo dell’Emilia-Romagna.
Per dare piu’ garanzie ai viticoltori che li impianteranno e, allo stesso tempo, promuovere e salvaguardare  ulteriormente le tante varieta’ viticole tipiche dell’Emilia-Romagna.    ”Si tratta di una nuova, significativa tappa nel percorso di qualificazione e sviluppo del nostro settore vitivinicolo, che consentira’  un’ulteriore valorizzazione  dei vitigni caratteristici del nostro territorio – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni –  l’Emilia-Romagna e’ oggi una realta’  di primissimo piano nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale.  Continua a leggere



A Londra si beve prosecco

Ebbene si, gli inglesi stanno cambiando le loro preferenze in fatto di bollicine. Dopo decenni di indiscussa leadership francese, i sudditi di sua maestà stanno scoprendo il valore del nostro prosecco, che da qualche mese a questa parte sta stregando buona parte dei palati d’oltremanica.

Tanto che ad accorgersene è stata anche l’autorevole rivista inglese Harpers, secondo la quale, addirittura, la Gran Bretagna sta entrando nel decennio del prosecco, chiudendo quello dello champagne.

I numeri parlano chiaro, e dipingono un trend prima d’ora solamente sperato: secondo l’UK Wine Landscape Report, il nuovo report sul panorama del vino citato da Harpers, il 15% dei 28 milioni di abituali consumatori di vino del Regno Unito preferiscono il prosecco allo champagne. Continua a leggere



Veneto, a luglio c’è “Sorsi d’autore”

Un connubio originale quello di “Sorsi d’Autore” che vuole coniugare la cultura dell’arte e del paesaggio con la cultura dell’enologia e dei sapori del Veneto. “Con Sorsi d’Autore – ha sottolineato l’assessore regionale al turismo e alla promozione Marino Finozzi – vogliamo diffondere e promuovere il bello e il buono che ha come punti focali alcune delle piu’ straordinarie dimore storiche del nostro territorio”. “Sorsi d’Autore” si snodera’ infatti dal 29 giugno al 20 luglio con quattro appuntamenti in altrettante ville monumentali: il Castello di Roncade (Treviso), Ca’ Marcello di Piombino Dese (Padova), il Castello di Thiene (Vicenza) e Villa… Continua a leggere


Cantine Settesoli: un modello da seguire

Siamo sinceri, quando parliamo  di vino di alta qualità raramente ci viene in mente una bottiglia prodotta da un consorzio da una cooperativa o da una cantina sociale. Stiamo parlando di quelle aziende che riuniscono migliaia e migliaia di produttori (in questo caso detti “conferitori”), che danno l’uva alla società che poi si preoccuperà di trasformarla in vino. Questo metodo, in realtà, nasconde delle insidie e dei rischi, in quanto non tutte le aziende di questo tipo controllano al meglio l’evoluzione e la produzione dell’uva che poi contribuirà a creare i loro vini con il risultato quasi certo di avere un prodotto  mediocre, squilibrato e non costante negli anni in termini di qualità.  Per fortuna, che all’interno di questo panorama, però ci siano anche delle valide eccezioni. Una di queste arriva dalla Sicilia ed è sicuramente rappresentata dalla Cantine Settesoli di Menfi (AG) e Continua a leggere



Vignaioli attenti, agli italiani piace sempre di più la birra

L’Italia e’ ancora il paese del vino ma questo primato e’ insidiato sempre piu’ da vicino dalla birra, che conquista di anno in anno il gusto delle persone: fino a due, tre anni fa, infatti, gli italiani che si dichiaravano consumatori di questa bevanda erano il 60%. Oggi sono il 71%, contro il 78,6% dei bevitori di vino.
In in un solo anno, inoltre, il gradimento verso la birra e’ cresciuto del 26%: per il 28,8% e’ infatti la bevanda alcolica preferita (lo scorso anno erano il 22,9%), mentre il vino resta stabile con il 37% delle preferenze.
E’ il quadro che emerge da un’indagine commissionata da AssoBirra e realizzata dall’Ispo su un campione di 1200 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Continua a leggere