Quattro bottiglie di bollicine e cinque vini bianchi che ci hanno colpito degustati durante il lockdown

I mesi che abbiamo trascorso sono stati strani e drammatici. Ne abbiamo a lungo parlato su Avvinando, cercando di raccontarvi le iniziative del mondo del vino per reagire all’emergenza. Durante il lockdown abbiamo avuto in certi casi maggior tempo a disposizione, anche da dedicare alle nostre passioni. In quelle settimane di distanziamento noi di Avvinando abbiamo avuto la possibilità di partecipare a varie degustazioni virtuali. Ci siamo così sentiti più vicini ad altri appassionati e al contempo abbiamo assaggiato un po’ di bottiglie che ci hanno colpito positivamente e che vi proponiamo.
Partiamo subito dalle bollicine.

Cascina Gilli Rosato Extra Dry

Dal Monferrato un metodo Martinotti da Malvasia di Schierano. Vino aromatico, tutta piacevolezza con un naso floreale e un sorso che rimanda tanto al lampone, con un bel frutto e un’acidità spinta. Bella bevuta per l’estate a bordo piscina!

Bele Casel Vecchie Uve

Metodo Martinotti lunghissimo per un vino ottenuto da “vecchie” uve, dimenticate cioè per lasciar spazio alla glera. Siamo infatti ad Asolo, in terra di prosecco, ma questa bollicina non ne porta la volutamente la dicitura in etichetta. C’è il frutto ma sottile, una freschezza tagliente abbinata a una gran mineralità e una bolla goduriosa. Finale di bocca pulitissimo senza rinunciare mai alla piacevolezza.

Marchese Antinori Tenuta Montesina Blanc de Blancs

Dalla Franciacorta una gran bella bolla da Chardonnay. 24 mesi sui lieviti per un vino dalla super freschezza, fragrante, floreale e con note di frutta bianca sfiziosissime. Col caldo ottimo compagno per aperitivo o da accompagnare all’antipasto!

Krug Grande Cuvée 168ème édition Brut

Qui potremmo fermarci. Vino che più che colpirci ci ha travolto! Assaggio effettuato in uno dei primissimi wine tasting online, tanto che a questa formula ci siamo subito affezionati… Champagne leggendario da 198 vini, 11 annate, di cui una buona parte del 2012, ma persino del ’96. Esplosivo al naso, lo è anche in bocca dove entra con freschezza e mineralità impressionanti. C’è corpo, sensazioni agrumate di pompelmo, pane tostato, frutta candita e secca, mela. In una parola, anzi in tre, ricchezza, freschezza e intensità. Finale infinito tra pompelmo, mineralità e una nota caustica. Scommettiamo sulla grande evoluzione, vorremmo riprovarlo a brevissimo (anzi con cadenza regolare…) per seguirne l’evoluzione!

Veniamo quindi ai bianchi!

Le Morette Lugana Mandolara 2019

Naso intenso e fragrante cui la velocità della raccolta regala integre note di frutta gialla fragranti e un accenno minerale. In bocca c’è corpo, cremosità ma anche una bella freschezza e la tipica mineralità. vino che ha certamente anche un bel potenziale evolutivo.

Cantina Tollo Linea Biologica Trebbiano 2019

Trebbiano delicato, della linea bio della grande cantina sociale abruzzese, che con bottiglie ed etichette bellissime che riportano le illustrazioni con gli insetti come elementi biodiversità, vince certamente la palma d’oro come assaggio più stiloso. Il vino ha un colore tenue, verdolino, note di fiori bianchi, buccia di limone, un ingresso morbido in bocca con una piacevole acidità.

Hofstatter Pinot bianco 2019

Menzione meritata, anche perché è la bottiglia aperta proprio alla vigilia della fine del lockdown. C’è morbidezza, sensazioni floreali e fruttate come albicocca e tanta tanta sapidità sostenuta anche da una nota fumé. Corpo e freschezza per un bel vino che parla a voce alta!

Lugana Santa Cristina vigneto Massoni 2018

Sapido e armonico in bocca con un finale stupendo e di lunga persistenza accompagna a tutto pasto qualsiasi cosa. Al naso molto floreale ma non esile, tutt’altro. Una splendida bottiglia.

Cavit Bottega Vinai Muller Thurgau 2019

Bel vino fresco di grande piacevolezza e freschezza. Note aromatiche tipiche e un grande equilibrio che rimanda in qualche modo alla freschezze montane, ideali per affrontare le serate estive.

Baglio di Pianetto Timeo 2019

Un grillo di montagna, molto fresco e piacevole. Al naso si presenta mediterraneo con note spettacolari balsamiche e di erbe aromatiche, dal rosmarino, alla salvia, in bocca entra quasi pizzicante con una gran mineralità e un’acidità spinta che lo rendono pulito, lineare ed elegante nel rispetto dell’uva.

Non finisce così… qui vi raccontiamo anche i rosati e i rossi.

Raffaele e Sergio