“A Montefalco” è la manifestazione che illustra gran parte della produzione di vino dell’Umbria e che come da titolo è incentrata sul territorio di Montefalco e delle sue Doc e Docg. Durante la splendida edizione 2024 abbiamo avuto la fortuna di visitare alcune cantine che hanno restituito un quadro dell’Umbria del vino interessantissimo e in piena evoluzione. Questa è solo una short list delle bottiglie che ci sono piaciute di più.
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Château d’Yquem: il libro che celebra la genesi del re del Sauternes.
La storia ed i valori del leggendario Château d’Yquem, mito del Sauternes e Maison i cui vini ogni winelover vorrebbe provare e coccolare nella propria cantina nel volume scritto dalla critica enogastronomica Cinzia Benzi con le foto di Francesca Brambilla e Serena Serrani.
Continua a leggereCastello di Semivicoli, dall’Abruzzo il vino di Masciarelli guarda al mondo.
C’è molta poesia nella storia di Masciarelli. La cantina, una delle aziende italiane più famose e premiate, non ha bisogno di presentazioni. Vale però la pena ricordare l’idea romantica di partenza quando negli anni ’80, sfidando lo scetticismo di molti, il giovane Gianni Masciarelli dalla provincia di Chieti decide di scommettere su Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo puntando su una produzione di qualità di livello internazionale. Questo approccio e la valorizzazione delle tipicità del territorio portano a costruire in pochi decenni quella realtà che oggi tutti i winelover conoscono. Continua a leggere
I vini fermi consigliati per l’estate 2023
Dopo la scorpacciata di bollicine è arrivato il momento di passare ai vini fermi. Bianchi, rosati e rossi, non ci sono regole fisse per i vini estivi purché siano ottimi assaggi, e bevuti a una temperatura consona alla stagione… Continua a leggere
Piccola guida personale alla Franciacorta – parte seconda
Dopo il primo capitolo del nostro viaggio in Franciacorta, torniamo ad occuparci di bollicine con il Novalia di Villa Crespia, un brut millesimato pure del 2018, 24 mesi sui lieviti, di buon corpo, bolla fitta e sottile, molto agrumato con note abbastanza decise di arancia ma anche di elicriso e camomilla. Continua a leggere
Piccola guida personale alla Franciacorta: sorprese e scoperte nel regno delle bollicine – parte prima
Diciamolo, Franciacorta è un bel nome. Ha una sorta di musicalità perfetta per un vino di così grande aplomb. Qualcuno potrebbe pensare a una brillante trovata di marketing, in realtà parliamo di una denominazione antica. Negli statuti del comune di Brescia compare per la prima volta già nel 1277 a identificare un’area compresa appena a sud del lago d’Iseo tra il fiume Oglio e il Mella. Qui erano disseminate alcune corti monastiche esentate dalle tasse, le franchae curtes, le corti franche, da cui pare derivi il nome Franciacorta. Continua a leggere
Pantelleria, un patrimonio unico al centro del Mediterraneo
Dici Pantelleria e pensi al passito, ai capperi, ai dammusi, a un grande territorio. Una ricchezza di immagini che sembra confliggere fisicamente col fatto che a Pantelleria è tutto piccolo. Le strade, le scritte sui cartelli che ne indicano le direzioni, le macchine che le percorrono, le case, gli ulivi, gli alberi da frutto, i capperi, le viti ad alberello. Continua a leggere
Prosecco, Val d’Oca alza il livello: l’Uvaggio storico è un capolavoro
Val d’Oca è il brand per enoteche e ristoranti della Cantina di produttori del Prosecco di Valdobbiadene. Qui vengono profusi i massimi sforzi qualitativi di questa realtà che conta 600 conferitori con una media di 1,5 ettari a famiglia. Famiglia, termine non usato a caso perché a parte un possedimento della Chiesa, il più esteso ça va sans dire. Parliamo di realtà piccole e spesso ereditate che per superare la miseria del dopoguerra negli anni Cinquanta, si sono unite in questa cantina sociale che negli anni è diventata un modello di organizzazione. Continua a leggere