Il Club del Buttafuoco storico compie 20 anni

7 febbraio 2016: il Club del Buttafuoco Storico ha compiuto 20 anni. Festeggiamenti e riflessioni di un rosso importante, che impreziosisce la ricchezza varietale dell’Oltrepò Pavese, cuore enologico della Lombardia. Croatina, Barbera, Ughetta di Canneto e Uva Rara lavorate sapientemente nello sperone di Stradella, tra i torrenti Scuropasso e Versa. 13 produttori, 2mila ettari di ghiaia, arenaria e argilla, 40.000 bottiglie prodotte ogni anno. Da Canneto Pavese una storia di vino italiano.
Simone Savoia

Anteprima Amarone 2012, il trionfo delle differenze

A Verona la tredicesima edizione di Anteprima Amarone dedicata all’annata 2012 ci ha regalato la suggestione di un prodotto che piace sempre di più all’estero (il 60% della produzione finisce oltreconfine) e anche parlando con i produttori si percepisce chiaramente la propensione all’export della Valpolicella, fatta di aziende dinamiche e di carattere fortemente imprenditoriale. Ma queste cose le sappiamo tutti, il Veneto non per niente è una delle principali locomotive dell’Italia. Più interessante in questa sede è capire come è l’annata 2012. Intanto dobbiamo dire che oltre la metà delle 78 bottiglie in degustazione erano campioni prelevati da botte, ergo pronti ma non prontissimi. Quindi parliamo di vini giovanissimi (4 anni di invecchiamento sono il minimo sindacale) che evolveranno molto nel tempo e diventeranno – spesso – alquanto diversi. Continua a leggere



I Cavalieri del lavoro del vino da Donnafugata

Giacomo Rallo Undici vini e 11 Cavalieri per rappresentare l’eccellenza del vino italiano: Giacomo Rallo – fondatore di Donnafugata – a fare gli onori di casa, a Marsala. Nelle cantine storiche di famiglia, infatti, si è tenuta questa magnifica degustazione, dove ogni produttore/cavaliere ha presentato il suo vino ai colleghi e all’esclusiva platea degli ospiti invitati per l’occasione.

Oltre a Giacomo Rallo di Donnafugata, i produttori che hanno confermato la loro presenza sono: Vittorio Frescobaldi – Marchesi de’ Frescobaldi; Diego Planeta – Planeta; Paolo Panerai – Feudo del Pisciotto; Venerando Faro – Pietradolce; Gianni Zonin – Feudo dei Principi di Butera; Sebastiano Messina – Azienda Marabino; Francesco Argiolas – Cantine Argiolas; Giuseppe Benanti – Azienda Vinicola Benanti; Giuseppe Rizzardi – Guerrieri Rizzardi; Piero Antonori – Marchesi Antinori. Presente anche Bruno Ceretto che ha proposto un suo vino nei momenti conviviali. Continua a leggere



Bottiglie Aperte, grandi vini a Milano con il Grattamacco spiegato da Luca Gardini

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Chi segue Avvinando da più tempo sa che non amiamo raccontare in questa sede queste kermesse del vino. Ci andiamo (non sempre), ma lo facciamo in assoluto anonimato. Perché poi comunque la giri a scrivere di una manifestazione così scontenti sempre qualcuno, ingiustamente, semplicemente perché non hai fatto a tempo ad assaggiare il suo vino. Con Bottiglie aperte 2015 a Milano abbiamo fatto una eccezione perché abbiamo assistito a una “masterclass”, cioè a una degustazione verticale (cioè di più annate dello stesso vino), di uno dei vini più famosi e intriganti del panorama toscano: il Grattamacco Bolgheri superiore. Il nome un filino pomposetto di masterclass a sottolineare che il tutto è stato condotto da Luca Gardini, campione del mondo dei sommelier nel 2010 e tante altre cose.  Continua a leggere



50 anni di AIS e verticale di Barbacarlo

FullSizeRenderEsattamente un mese fa, lo scorso 7 luglio, l’Associazione Italiana Sommelier ha compiuto 50 anni e ha festeggiato lo storico compleanno con una grande giornata di festa a Milano con convegni, seminari e uno straordinario banco d’assaggio con centinaia di eccellenze enologiche italiane proposte al pubblico.

La giornata non poteva che concludersi con una grande verticale e abbiamo avuto modo di provare il mitico Barbacarlo, alla presenza dello storico produttore Lino Maga.

Un’occasione davvero unica di provare questo straordinario vino, difficile da raccontare per la spontaneità con cui da solo esprime un intero territorio, quello dell’Oltrepò Pavese e forse un intero Paese nelle sue contraddizioni.

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