Per chi fosse alla ricerca di una fuga estiva all’insegna della bellezza in un contesto mozzafiato, ogni mercoledì fino a metà settembre, la grande Maison di Champagne Ruinart dà appuntamento agli appassionati e gourmand alla Langosteria Lago di Como, una terrazza sul lago nella splendida cornice del Mandarin Oriental Lago di Como, per una cena Food for Art, dove arte e gastronomia si fondono in un menu dedicato alle cuvée emblematiche della Maison, Ruinart Blanc de Blancs, Ruinart Rosé e R de Ruinart Brut. Continua a leggere
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La Malvasia bianca del Salento voluta a Verona
E’ stato quantomeno curioso scoprire la Malvasia del Salento grazie a chi – da quattro generazioni – produce vini rossi in provincia di Verona, tra il lago di Garda e la Valpolicella.
Gian Andrea Tinazzi, contadino nel profondo dell’animo, come gli piace sottolineare, 70 anni e non sentirli, ha iniziato a vinificare anche in Puglia all’inizio del nuovo millennio: Primitivo di Manduria, Negroamaro, Aglianico e appunto la Malvasia, vitigno di origine greca, nella sua doppia declinazione a bacca nera e bianca.
Si chiama Alèa la Malvasia bianca di Feudo Croce, una cantina con annessa masseria – poco distante da Taranto – circondata da ulivi e vigneti autoctoni che crescono su terreni calcarei ed argillosi. Continua a leggere
Cinque vini rossi e cinque rosati che ci hanno colpito, assaggiati durante il lockdown
Di bolle e bianchi vi abbiamo già parlato, non resta che raccontarvi alcuni dei vini rossi e rosati assaggiati durante la quarantena che ci hanno colpito positivamente.
Iniziamo dai rosati perché noi di Avvinando siamo grandi appassionati della categoria, soprattutto in estate! Continua a leggere
Autochtona 2020. Nuova formula per il Forum dedicato ai vitigni autoctoni italiani
Il più ricco e completo parterre di vini da vitigni autoctoni provenienti da tutta Italia animerà la diciassettesima edizione di Autochtona, il Forum dei vini autoctoni che si terrà il 19 e 20 ottobre 2020 presso Fiera Bolzano, come ogni anno in concomitanza con Hotel, evento fieristico dedicato alla ristorazione e all’hôtellerie che avrà inizio il 19 e terminerà il 22 ottobre. Continua a leggere
Quattro bottiglie di bollicine e cinque vini bianchi che ci hanno colpito degustati durante il lockdown
I mesi che abbiamo trascorso sono stati strani e drammatici. Ne abbiamo a lungo parlato su Avvinando, cercando di raccontarvi le iniziative del mondo del vino per reagire all’emergenza. Durante il lockdown abbiamo avuto in certi casi maggior tempo a disposizione, anche da dedicare alle nostre passioni. In quelle settimane di distanziamento noi di Avvinando abbiamo avuto la possibilità di partecipare a varie degustazioni virtuali. Ci siamo così sentiti più vicini ad altri appassionati e al contempo abbiamo assaggiato un po’ di bottiglie che ci hanno colpito positivamente e che vi proponiamo.
Partiamo subito dalle bollicine. Continua a leggere
Ventiquattro anni in degustazione alla scoperta del Buttafuoco Storico
Dopo i blitz alla scoperta di gioiose Bonarde quotidiane, torniamo nell’Oltrepò Pavese per parlare di un’altra chicca enologica della zona che punta questa volta maggiormente sulla struttura e sulla capacità di invecchiamento. Ad uso dei non lombardi, il Buttafuoco è uno dei vini tradizionali del territorio oltrepadano. Stiamo parlando di un vino ottenuto da uve autoctone: la Croatina, che regala intensità, grande corpo, tannino, colore e pronunciati sentori di frutta rossa, la Barbera che conferisce spinta acida, l’Ughetta e l’Uva Rara che possono arricchirlo con note aromatiche varietali. Un vino di gran corpo, come suggerisce già il nome. Continua a leggere
Wine Enthusiast premia con 100 punti il Barolo di Giovanni Rosso
Wine Enthusiast, rivista di settore fra le più autorevoli al mondo assegna 100 punti al Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2016, collocando il cru della Famiglia Rosso al vertice della classifica annuale. Continua a leggere
Progetto Bonarda dell’Oltrepò pavese, quando la mossa è perfetta!
Devono essersi stancati i sedici produttori dell’Oltrepò Pavese di veder considerare la propria Bonarda un vino per chi di vino capisce poco. Devono averne avute le tasche piene di vederla posizionata in basso a poco prezzo negli scaffali della grande distribuzione. Devono aver pensato, vedendo winelovers e appassionati storcere il naso di fronte all’effervescenza di uno dei vini più rappresentativi del loro territorio ‘basta così, facciamo qualcosa!’. Fatto sta che si sono uniti, i sedici produttori, e hanno deciso di ridare dignità a un vino tradizionale e quotidiano che da sempre esprime un territorio pazzesco dal punto di vista enologico ma non solo, l’Oltrepò pavese, che per motivi tra i più disparati non ha ancora espresso il proprio vero potenziale. Continua a leggere