Sette italiani su dieci hanno acquistato almeno una volta il vino direttamente dal produttore per una spesa complessiva stimata in oltre 1,2 miliardi di euro nell’ultimo anno. E’ quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it reso noto per la 20esima edizione di Cantine Aperte, l’appuntamento con l’enoturismo in Italia per scoprire il mondo e la cultura del vino direttamente nei suoi territori di produzione, organizzato da Movimento Turismo del Vino (Mtv).
“Sono oltre 20 mila – sottolinea la Coldiretti – le aziende agricole italiane che vendono direttamente il proprio vino in cantina, ma negli ultimi anni in Italia si sono moltiplicate le possibilita’ di acquisto senza intermediazione con l’apertura di mercati e botteghe degli agricoltori di Campagna Amica ed anche attraverso internet”. Continua a leggere
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Il weekend del vino in Trentino e Alto Adige
La settimana del lambrusco in 4 continenti
L’anima frizzante del Lambrusco unira’ quattro Continenti – America, Oceania, Asia ed Europa – dal 14 al 20 maggio, quando “Mondo Lambrusco” riempirà i calici di 37 ristoranti italiani in 13 diverse nazioni.
Un assaggio c’e’ stato oggi all’International Culinary Center di New York, con degustazioni guidate dal ‘patron’ di Enologica, Giorgio Melandri, e dagli chef Valentino Marcattilii e Michael White, in collegamento skype con la Rocca di Dozza imolese, sede dell’Enoteca dell’Emilia-Romagna che ha organizzato l’evento assieme al Consorzio storico dei Lambruschi modenesi e al Consorzio per la promozione dei marchi storici dei vini reggiani. Continua a leggere
Ad Alba la notte bianca delle enoteche
Tirare tardi degustando vini e prodotti tipici. Una delle novita’ per il 2012 di “Vinum”, la rassegna che animerà Alba dal 28 aprile al 1/o maggio, sarà la Notte bianca delle enoteche, tra sabato e domenica. Enoteche e negozi di prodotti tipici resteranno aperti sino a tarda notte.
Il cuore della kermesse, da 36 anni appuntamento fisso per gli ‘eno-turisti’, sarà ancora una volta la Grande Enoteca di Langhe e Roero, presso il Palazzo Mostre e Congressi, dove i sommeliers proporranno degustazioni di oltre 130 etichette delle denominazioni del territorio. Continua a leggere
Sicilia en primeur 2012 – da Benanti, sull’Etna
Da Benanti si comincia con Noblesse, spumante metodo classico con uve carricante imbottigliato in gennaio, quattro anni di età prodotto in 5mila bottiglie al massimo.
Si passa al mitico Pietramarina, il vino bianco simbolo del Rinascimento dell’Etna. Si inizia con il 2004, ancora fresco come fosse d’annata, una acidità sorprendente, minerale; al naso complesso come pochi altri. E poi si sente il mare. Insomma uno dei migliori vini bianchi italiani e del mondo. Da applausi.
Passando ai rossi si inizia con Rovittello, Etna Rosso doc con profumi esplosivi ma fini. In bocca è di un equilibrio perfetto.
Il Serra della Contessa è un altro dei vini che hanno fatto la storia dell’enologia siciliana. Continua a leggere
Sicilia en primeur 2012 – sull’Etna da Barone di Villagrande
Degustazione di vini tipici dell’Etna da Barone di Villagrande. L‘Etna bianco 2011 mantiene le fragranze provate ieri. Siamo quest’anno tra le eccellenze per i bianchi dell’Etna e in generale tra quelli assaggiati in Sicilia. Il carricante con cui è prodotto al 90% si esprime qui con una acidità inusuale per un bianco siciliano, garantendo freschezza e mineralità. Inoltre costa in cantina 8 euro. Un rapporto qualità prezzo molto, molto alto.
A testimoniare la longevità del Carricante degustata in cantina anche una bottiglia di annata 2001, Fiore, che invece fece un anno di barrique. Davvero notevole come mantiene una struttura di bevibilità con praticamente alcun segno di “vecchiaia”. Sviluppa note di frutta esotica e albicocca davvero piacevoli, che non si ritrovano nel 2011, che invece si mantiene su note più floreali e leggermente agrumate più fresche. Insomma come fosse un riesling (tedesco).
Seconda degustazione di Etna rosso 2010 confrontato con una bottiglia del 1968 che affinati i tannini esprime ancora una notevole profondità senza alcun segno evidente di “seduta”. Continua a leggere
Sicilia en primeur 2012, qualche scatto
Sicilia en primeur 2012 – tocca ai neri d’Avola (con qualche eccezione)
Baglio di Pianetto ha nero d’Avola gentile, il Ramione 2007. Settesoli: Cerca l’eleganza anche il Mandrarossa Cartagho… Ci riesce Cavadiserpe, ma c’è davvero tanto merlot.
Il Sagana di Cusumano si riconferma come uno dei migliori neri d’Avola in purezza dell’isola. Potente ed elegante, sia al naso che in bocca. Che volere di più?
D’Alessandro ha un nero d’Avola Igt davvero corretto e molto beverino. Ottimo anche il rapporto qualità/ prezzo: giù il cappello.
Altro porto sicuro: Donnafugata Tancredi 2008. Non ce lo ricordavamo così buono. Il Mille e una notte 2004 è un’altra categoria, come Messi. Si vince facile.
Feudi del Pisciotto, non è un nero d’Avola, ma merita una citazione il merlot Valentino. Profumato e chiaro.
Feudo Màccari, il Saia 2010 è ottimo, secondo noi sarà eccezionale tra due anni. Oggi se lo trovate prendete il 2008. Se non è Messi è un Ibra in grande forma. Continua a leggere