Negretti: quattro Barolo, quattro fuoriclasse

Due barolisti, due fratelli, Ezio e Massimo Negretti. 13 ettari di vigna a La Morra e a Roddi nelle Langhe. Schivi, riservati, perfezionisti, di poche parole, di molti fatti. Ne sa qualcosa il loro consulente enologo Luca Caramellino che si è ormai arreso a telefonate in orari disparati di giorno come di notte. Se non si trova la quadra non si va a dormire.
Sangue, passione e impegno li uniscono: Ezio è l’uomo dei conti e dei viaggi; Massimo preferisce la terra e la cantina. Storia piuttosto recente, la loro, con meno di 20 anni alle spalle, che si porta dietro però l’esperienza dei nonni e dei genitori, perché quello del vino è un mestiere vecchio in casa Negretti. Uve Nebbiolo, Barbera e Chardonnay (queste crescono su un vigneto che potrebbe dare altro Barolo).

Concentriamoci però sui fuoriclasse, quattro Barolo, tutti buoni ma estremamente diversi. Il consiglio è, quindi, quello di acquistare l’intera batteria, perché è un bel gioco didattico per capire come differenti esposizioni e uso poliedrico dei legni possano dare espressioni multiple partendo da una matrice comune. Continua a leggere



Enozioni 2018 e una degustazione di vini memorabili!

Noi di Avvinando cerchiamo sempre di raccontarvi vini di facile reperibilità e per tutte le tasche, ma ogni tanto ci piace fare qualche eccezione in occasioni particolarmente ghiotte. Una di queste si è presenta durante Enozioni 2018, il grande evento dedicato al vino e alla sua comunicazione organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier di Lombardia e di Milano, fortemente voluta dal vulcanico delegato milanese Hosam Eldin Abou Eleyoun. Fiore all’occhiello del fitto programma, una grandissima degustazione “I tre tenori – le grandi voci del vino” , in cui alcuni vini rari e di grande pregio sono stati presentati, o meglio narrati, da tre campioni della divulgazione del vino, Armando Castagno, una di quelle voci in grado di emozionare col suo racconto ancor prima dell’assaggio, e dai sommelier pluripremiati Luisito Perazzo e Nicola Bonera.

Ecco alcuni dei protagonisti della serata per cui abbiamo letteralmente perso la testa… Continua a leggere



Gennaio 2018, i vini del mese di Avvinando!

Anno nuovo, rubriche nuove… da questo gennaio abbiamo deciso di segnalare ai nostri lettori le bottiglie migliori bevute durante il mese, “I VINI DEL MESE” appunto. Sarà un semplice elenco non strutturato e non per forza scriveremo poi dei vini in questione. Si tratta di semplici appunti di degustazione per ricordarci le bottiglie che in qualche modo ci hanno colpito e che vogliamo condividere con voi!

Cercheremo di proporvi, in numero variabile, ogni mese nuovi vini (o nuove annate degli stessi). Vi daremo un’indicazione di fascia di prezzo in enoteca, qualora non avessimo accesso al vino in enoteca indicheremo la fascia dei prezzi consultando i principali siti di vendita di vino online. Vi indicheremo inoltre le uve, se il vino è bianco, rosso, spumante o da dessert e la zona/regione/paese di provenienza. 

Ecco a voi i nostri vini per il mese di gennaio. Fateci sapere i vostri…

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Selvoso di Poggio Cagnano: alla scoperta della buona Maremma

Una Doc giovane quella della Maremma – la denominazione è stata creata nel 2011 – ma non per questo meno interessante di altre aree vitivinicole più conosciute della Toscana.
Qui, in provincia di Grosseto, da qualche anno hanno deciso di investire anche famiglie storiche come Mazzei, Frescobaldi, Antinori. Oggi il Consorzio tutela vini della Maremma conta su quasi 300 aziende associate.

Ne abbiamo di recente scoperta una, Poggio Cagnano, una piccola cantina condotta da Alessandro Gobbetti, architetto, classe 1982, un trascorso a Londra nella frenetica industria cinematografica, abbandonata poi per la tranquillità delle vigne. Continua a leggere



Fratelli Agnes Campo del Monte: la bonarda perfetta per Capodanno e San Silvestro (e tutti gli altri vini)

E’ Capodanno, oppure San Silvestro. E allora che sia il pranzo dell’1 gennaio o il cenone del 31, cotechino e lenticchie la fan da padroni. Quindi ci vuole necessariamente un vino rosso frizzante. E visto che del lambrusco abbiamo parlato a Natale, stavolta tocca alla bonarda. E che bonarda! Parliamo di una grande bottiglia: Campo del Monte dei Fratelli Agnes. Perché abbiamo scelto in particolare questa lo capirete dal video. Qui basti dire che si tratta di un vino di livello assoluto che nobilita la categoria dei rossi frizzanti. E sì, lo avrete già capito: anche questa bottiglia è finita in un batter d’occhio. D’altronde se da sempre definiamo l’azienda di Rovescala nell’Oltrepò Pavese “l’Università della bonarda” un motivo ci sarà. Continua a leggere