Estate maledetta: Biondi Santi non farà (forse) il Brunello Riserva 2014

Prime conseguenze enologiche di questa estate maledetta, dal punto di vista climatico. Non solo piangono i gestori delle spiagge ma anche, sembra, i vignaioli. La notizia è di quelle che fanno rumore: vista la annata, quest’anno Biondi Santi pensa di non fare il Brunello di Montalcino Riserva 2014.  A darne notizia è Winenews.it. “Come nel più classico stile Biondi Santi – racconta a Winenews Jacopo Biondi Santi, erede della famiglia che ‘invento” il Brunello di Montalcino – di certo non faremo la Riserva 2014. Adesso, nei nostri filari, stiamo facendo una pre-vendemmia, per cercare di salvare un po’ di uve e provare a fare il Brunello… Continua a leggere


Il Parosé 2008 Il Mosnel primo tra i pas dosé

il Mosnel Franciacorta Pas Dosé Rosé Padosé copiaLa prima edizione del Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC  – www.champagnesparklingwwc.co.uk) ha visto concorrere 650 etichette da tutto il mondo. I tre giudici, Tom Stevenson – ideatore del premio – la MW finlandese Essi Avellan, il winemaker australiano Tony Jordan, hanno degustato tutti i vini in un crescendo di selezioni che ha portato ad eleggere un “World Champion” per ogni territorio e tipologia.

Due di questi importanti riconoscimenti sono stati assegnati a Il Mosnel, storica azienda della Franciacorta, ed entrambi per il Parosé 2008, Franciacorta Rosé Pas Dosé Millesimato che si è classificato non solo al vertice del suo territorio come World Champion Franciacorta ma anche di tutti i Pas Dosé del mondo, vincendo il World Champion Pas Dosé.
Nel medagliere dell’azienda anche il Franciacorta Brut (Medaglia d’Oro e Best in Class) e il Franciacorta Satén (Medaglia di Argento).

Il titolo di Supreme World Champion è stato assegnato allo Champagne Louis Roederer 2002 Cristal Rosé mentre tra gli altri Campioni del Mondo (52 in tutto), oltre ad un nutrito drappello di Champagne e alle migliori etichette sparkling del pianeta, si aggiungono per l’Italia anche Ferrari 2007 PerléCa’ del Bosco 2005 Cuvée Annamaria Clementi e Nino Franco 2013 Valdobbiadene Primo Franco. Continua a leggere



Wine kit: Amarone e Barolo in polvere, scoperta la base del vino contraffatto

immagineScoperta una centrale che smistava in tutto il mondo i Wine kit, uno dei simboli della contraffazione dell’alimentare made in Italy. Si tratta di una frode alimentare tra le più diffuse e basta gare una semplice ricerca con Google per accorgersene: anche siti insospettabili vendono prodotti che consentono di fare “vino italiano” in casa. E un po’ in tutto il mondo.
Ben venga quindi l’operazione condotta dai Carabinieri del nucleo antifrodi di Parma e dalla Procura di Reggio Emilia con la collaborazione dell’Agenzia delle dogane. Un’associazione a delinquere transnazionale composta da quattro persone è stata infatti individuata e – secondo le indagini – sarebbe responsabile della commercializzazione in tutto il mondo dei Wine kit, con cui si produce poi il cosiddetto vino in polvere, cioè un preparato solubile in acqua assimilato al vino, con etichette che fanno riferimento ai più famosi vini italiani, dall’Amarone al Barolo. Confezioni che hanno le effigi del tricolore italiano e del Colosseo. Il valore complessivo finora accertato della frode è di oltre 28 milioni di euro. Continua a leggere



Nubifragio nel Trevigiano, Nardi: “Il Prosecco non c’entra nulla”

Impazzano, com’è ovvio, le polemiche dopo il nubifragio che ha ucciso 4 persone sabato sera a Refrontolo nel Trevigiano. E tra le polemiche quella che sembra tra le più feroci è che sia colpa del fatto che si tratti della zona del Prosecco e che quindi i disboscamenti per far posto alle vigne abbiano la colpa di non aver trattenuto a sufficienza l’acqua e il fango dall’esondazione del torrente Lierza. ”Siamo di fronte a una tragedia. Alle persone morte va il nostro massimo rispetto e alle famiglie colpite la nostra vicinanza”, dice Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. ”Non si era capito subito bene cosa fosse accaduto e queste morti ci hanno portato, come Consorzio della Docg, a scegliere un doveroso silenzio in attesa che fosse fatta chiarezza;  ma quello che mi sento di affermare con certezza è che questa tragedia non ha alcun legame con la coltivazione della vite”. Continua a leggere



Di Francisca e Verdicchio connubio vincente

E’ Elisa Di Francisca la vincitrice della maxi bottiglia di Verdicchio limited edition realizzata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) per il match benefico Vezzali vs Di Francisca “Senigallia nel cuore”, in favore degli alluvionati di Senigallia. Sono 69 le magnum ad edizione limitata di Verdicchio dei Castelli di Jesi realizzate per l’occasione, per un ricavato della serata realizzato da IMT pari a 3mila euro, che saranno devoluti alla Caritas della città.

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Unesco: i vigneti di Langhe, Roero e Monferrato diventano patrimonio dell’umanità

BaroloSono i vigneti del Barolo e del Barbaresco, ma anche del Dolcetto, del Nebbiolo, del Roero, dell’Arneis, del Barbera e dello Spumante e del Moscato d’Asti. Sono diventati il 50° sito patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco in Italia. Chiunque ci sia stato almento una volta ricorda la assoluta perfezione delle colline di Langhe, Roero e Monferrato, che, sopratutto nelle prime, assurgono a paesaggio quasi irreale, con quelle vigne ordinate alla perfezione. Barolo, Monforte, Serralunga, Nizza, Canelli, tanti i nomi di paesi che sanno di vino, di vino buono. Dopo anni di lavoro a Doha in Quatar hanno riconosciuto l’importanza del lavoro di generazioni di contadini e vignaioli che hanno plasmato un territorio straordinario per la qualità del prodotto e per la bellezza dell’insieme. Quelle vigne del Piemonte quindi sono considerate nel mondo da oggi come il centro storico di Firenze, o la Cappella Sistina. Continua a leggere



Sicilia en primeur 2014: raffinatezza e territorio

Sicilia en primeur 2014

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Sicilia en primeur 2014
è un grande evento di presentazione alla stampa internazionale e nazionale dell’annata dei vini siciliani con degustazione alla cieca e non di (quasi) tutti i vini dei produttori appartenenti ad Assovini Sicilia che cura la manifestazione. Noi di Avvinando abbiamo la fortuna di partecipare da diversi anni a Sicilia en primeur e quest’anno complice il fatto di aver assaggiato davvero una quantità notevole di bottiglie è giunto il momento di fare un bilancio di come secondo noi si è evoluta la viticoltura isolana. Partendo da un dato quasi più antropologico che storico: qui l’uva ha accompagnato l’uomo fin dalla notte dei tempi. Persino sulle Eolie, location della kermesse di quest’anno al Therasia Resort di Vulcano, che anzi furono per certi versi un crocevia importantissimo della diffusione del vino, come ha raccontato il professor Attilio Scienza portando ad esempio la presenza nello straordinario museo archeologico di Lipari di una anfora di Chios, uno dei vini più rinomati dell’antichità. Ebbene, presi nel suo insieme, oggi possiamo dire che i vini della Sicilia si sono lasciati alle spalle definitivamente la nomea non sempre positiva di vini “forti” per lasciare il campo a una ricerca di grande raffinatezza, tradotta però in sicilianità, che vuol dire territori particolari che regalano vini altrettanto unici. Vediamo quali ci sono piaciuti di più quest’anno.

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Cinque Nero d’Avola alla cieca: da 5 a 50 euro

I cinque Nero d'Avola della degustazione

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L’occasione è ghiotta: cinque bottiglie di Nero d’Avola da degustare alla cieca nella propria cucina insieme a un gruppo di amici. Loro non sanno nemmeno di che bottiglie si tratta. Io che ho messo il foglio di allunimio alle bottiglie esco dalla stanza e lascio che uno di loro segni le bottiglie con dei numeri. Ovviamente una riccca cena fa da corredo al tutto.  L’idea era di quelle balzane: scegliere una bottiglia per fascia di prezzo e vedere alla cieca l’effetto che fa. In realtà ci siamo riusciti solo in parte. Comunque questi erano i “campioni” selezionati. Nero d’Avola Settesoli, 4,65 euro; Nero d’Avola Baglio di Pianetto, 8,69 euro; Chiaramonte di Firriato 9,89 euro; Tancredi di Donnafugata (unico blend con cabernet sauvignon, tannat e altre uve) 17 euro, Mille e una Notte Donnafugata 46 euro. Tutti i prezzi sono relativi a supermercati brianzoli del Lecchese. Vediamo i risultati.

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