Pranzi e cenoni delle feste: qualche consiglio per il vino

Tra i compiti più complicati per un blogger italiano del vino c’è quello sicuramente di indicare i vini ideali e perfetti per i pranzi e i cenoni delle feste, non per mancanza di idee o spunti quanto per la cultura e le tradizioni italiche che variano da regione a regione se non addirittura da provincia a provincia (per intenderci, fossimo in america dove la quasi totalità dei suoi abitanti festeggia Natale1mangiando il tacchino arrosto accompagnato da verdure e salsa di mirtilli il compito sarebbe presto fatto indicando magari in uno chardonnay californiano il vino ideale). In Italia invece, come dicevamo prima. c’è chi festeggia con pietanze prevalentemente a base di pesce (soprattutto al sud),e  c’è chi invece celebra le feste con arrosti o brasati, nel mezzo mille e mille variabili che rendono davvero arduo il lavoro al povero blogger. Fatta questa doverosa premessa, proveremo comunque a darvi qualche suggerimento per i vostri abbinamenti pescando tra i piatti più classici della tradizione italiana. Continua a leggere

Il Parosé 2008 Il Mosnel primo tra i pas dosé

il Mosnel Franciacorta Pas Dosé Rosé Padosé copiaLa prima edizione del Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC  – www.champagnesparklingwwc.co.uk) ha visto concorrere 650 etichette da tutto il mondo. I tre giudici, Tom Stevenson – ideatore del premio – la MW finlandese Essi Avellan, il winemaker australiano Tony Jordan, hanno degustato tutti i vini in un crescendo di selezioni che ha portato ad eleggere un “World Champion” per ogni territorio e tipologia.

Due di questi importanti riconoscimenti sono stati assegnati a Il Mosnel, storica azienda della Franciacorta, ed entrambi per il Parosé 2008, Franciacorta Rosé Pas Dosé Millesimato che si è classificato non solo al vertice del suo territorio come World Champion Franciacorta ma anche di tutti i Pas Dosé del mondo, vincendo il World Champion Pas Dosé.
Nel medagliere dell’azienda anche il Franciacorta Brut (Medaglia d’Oro e Best in Class) e il Franciacorta Satén (Medaglia di Argento).

Il titolo di Supreme World Champion è stato assegnato allo Champagne Louis Roederer 2002 Cristal Rosé mentre tra gli altri Campioni del Mondo (52 in tutto), oltre ad un nutrito drappello di Champagne e alle migliori etichette sparkling del pianeta, si aggiungono per l’Italia anche Ferrari 2007 PerléCa’ del Bosco 2005 Cuvée Annamaria Clementi e Nino Franco 2013 Valdobbiadene Primo Franco. Continua a leggere

Vendemmia: caldo e poca pioggia = meno vino e più gradi

Coldiretti sottolinea come per quest’anno ci si attende una produzione nazionale molto contenuta, intorno ai 40-43 milioni di ettolitri, sui livelli dello scorso anno, anche se la qualita’ delle produzioni vinicole si annuncia tra buona e ottima. I risultati produttivi definitivi dipenderanno dall’andamento climatico delle prossime settimane, anche se il caldo e la siccita’ si sono fatti sentire nei vigneti. Se Nerone sta costringendo le aziende a vendemmiare solo di mattina per evitare stress alle uve, le alte temperature hanno gia’ causato problemi tra i filari, seppur con risultati differenti sul territorio italiano. I cali produttivi maggiori si dovrebbero verificare nelle regioni che hanno sofferto di piu’ la mancanza di pioggia, dalla Puglia (-15-20 per cento) al Veneto (-10 per cento), dalla Toscana (-10 per cento) all’Emilia Romagna (-5/10 per cento), dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia. Continua a leggere

Per il cenone di Capodanno mi stappo una bottiglia di……

Stasera è la sera dove si può stappare fantasticando. E’ molto probabile infatti che sotto l’albero in mezzo ad altri pacchetti qualcuno vi abbia regalato una bottiglia di vino o di spumante, magari anche di pregio. Le statistiche dicono che sempre più di frequente una buona bottiglia è il regalo più ricercato e gradito e quale è la migliore occasione per stapparla in compagnia di amici e parenti? La cena di Capodanno, of course. Se vi hanno regalato uno spumante di Franciacorta, un Trento Doc od uno Champagne l’occasione migliore per stappare potrebbe essere all’aperitivo prima della cena o con gli antipasti. Una buona bollicina rappresenta per noi il modo migliore per iniziare i festeggiamenti. Se in casa non avete nulla del genere possiamo darvi qualche suggerimento: Continua a leggere

Franciacorta: un successo inarrestabile

Nella splendida cornice di Villa Lechi ad Erbusco (BS),  si è svolta, nello scorso weekend,  la decima edizione del  Festival di Franciacorta. Noi siamo andati a curiosare ed a giudicare dalla folla presente dobbiamo registrare , con molta soddisfazione,  il sempre più crescente interesse che gira intorno a questo meraviglioso prodotto. Con oltre 62 produttori ed oltre 120 etichette presenti non c’era altro che l’imbarazzo della scelta ma per ovvi motivi “di sobrietà”, non potendo assaggiare tutto le nostre scelte sono andate, come peraltro è nostra consuetudine, sui piccoli produttori e nomi poco conosciuti ricevendo degli ottimi riscontri. Continua a leggere

FRANCIACORTA …..”CHAMPAGNE”

E chi l’ha detto che in Italia non produciamo lo champagne? Ne produciamo di buonissimo e soprattutto di meno caro rispetto al più blasonato cugino d’oltralpe…….no tranquilli, non siamo impazziti, la nostra è solo una provocazione per parlare della Franciacorta che a torto o ragione può essere definita la nostra zona Champagne. E’ in questo piccolo lembo di terra che si estende a Nord-Ovest della provincia di Brescia, che infatti possiamo trovare a perdita d’occhio i vigneti di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco che servono a produrre quella che ormai possiamo definire la più valida e bella risposta allo Champagne francese. In questa zona si producono anche degli ottimi vini fermi (DOC Curtefranca), sia a bacca rossa (cabernet franc e merlot i principali vitigni), sia a bacca bianca (in prevalenza chardonnay), ma sono state le “bollicine” (cioè i vini spumante, DOCG Franciacorta), a rendere celebre e famosa la Franciacorta nel mondo. A differenza di altre zone di produzione italiane, qui l’uso del metodo chempenoise (detto anche metodo classico) è sempre stato nel DNA dei produttori locali e questo ha permesso il proliferare di cantine che sono arrivate a produrre vini davvero eccelsi. Infatti, non vi nascondiamo che è stato davvero difficile potervi fare delle segnalazioni, ma alla fine abbiamo optato non per uno, ma bensì per due produttori. Continua a leggere