Sì, per essere una bonarda, vino famoso per non essere di qualità proprio eccelsa, è cara. Per la seconda puntata di Bere bene al supermecato stiamo parlando di una bottiglia che costa la bellezza di 8,49 euri all’Esselunga di Cernusco Lombardone, (LC). Il che di per sè è un azzardo commerciale oltre che un modo di fare vino controcorrente. Se questo basta a scoraggiarvi fermatevi qui, perché d’ora in avanti si parlerà di un vino magnifico a cui difficilmente si potrà resistere, specialmente se come il sottoscritto si è amanti inguaribili dei salumi in generale e del salame in particolare, sia crudo che cotto sotto forma di cotechini vari in inverno. Mi sbilancio, ma insomma, questa è una rubrica che parla da consumatore (i vini vengono regolarmente acquistati) a consumatore e il sottoscritto i signori di Le Fracce non li ha mai visti in vita sua: al momento la bonarda Rubiosa Le Fracce è la migliore che abbia trovato finora girovagando fra i supermercati (esistono altri campioni ma non nella grande distribuzione). Continua a leggere
Archivio mensile:Giugno 2011
Asta record per un Château de Caïx
L’agenzia France Press ha riportato che una bottiglia magnum (da 1,5 litri) di un vino del Cahors, sud-est della Francia, del 2008, è stata venduta a Pechino per 110mila euro. Si tratta di un magnum di Château de Caïx, vigneto di proprietà del principe Enrico di Danimarca nel comune francese di Luzech.
E’ stato acquistato da Liu Ke Jing, uno dei più grandi produttori di vino in Cina, ha precisato Guillaume Bardin, direttore e manager del Château de Caïx. ”Abbiamo partecipato ad un’asta di beneficenza a favore di un’associazione che si occupa dei disabili”, ha spiegato.
Vinexpo, l’Italia nella tana del lupo
Si dice sempre che noi italiani non facciamo mai “sistema”. Sembra che per la rassegna del vino francese quest’anno almeno ci si stia provando grazie al contributo dell’Ice, l’Istituto per il commercio con l’estero. Quasi un centinaio di aziende sono in questi giorni a Bordeaux per la biennale del vino più importante del mondo, o quantomeno la più prestigiosa. Niente pubblico ma solo professionisti del settore. Ecco, tratto dal sito dell’Ice, cosa fanno gli italiani.
In occasione del Salone Internazionale del Vino di Bordeaux l’ICE organizza dal 19 al 23 giugno – unitamente alla collettiva di 100 imprese tricolori nel Padiglione Italia di 1000 metri quadrati – un ciclo di seminari dedicati al vino made in Italy con l’obiettivo di dotarlo di nuove chiavi di lettura e di comunicazione, ampliando e valorizzando la parte immateriale del prodotto, sempre più strategica nel quadro globale delle relazioni internazionali.
Vinexpo rappresenta l’appuntamento mondiale del settore che, con cadenza biennale, offre un momento di confronto delle tendenze dei principali Paesi produttori di vino ed alcolici e un palcoscenico per la presentazione di nuove proposte di comunicazione globale. Quest’anno è prevista la partecipazione di oltre 2400 espositori provenienti da 47 Paesi. Continua a leggere
Bere Bene al Supermercato: Terre Bianche di Sella&Mosca
Il primo vino che presentiamo nella nuova rubrica Bere Bene al Supermercato è il torbato Terre Bianche 2009 della importante cantina sarda Sella&Mosca. Il torbato è un vitigno a bacca bianca non particolarmente vigoroso, presente soprattutto in provincia di Sassari e che dà all’enologia anche una Doc, la Alghero Torbato, oltre ad essere presente in numerose Igt.
Sella &Mosca è una grande realtà vinicola che ha più di un secolo di storia e che dal 2002 è entrata a far parte del gruppo Campari. Produce molte Doc sarde e soprattutto quelle del Sassarese della zona di Alghero, hanno regalato all’azienda fondata dai piemontesi ingegner Sella (nipote di Quintino Sella) e avvocato Mosca riconoscimenti e premi in tutto il mondo.
Noi ci occupiamo in questa sede del Terre Bianche “base” (esiste una premiatissima versione cuvée) comprato all’Esselunga di Cernusco Lombardone (LC) e pagato €7,29. Non poco, ma ampiamente dentro gli obbiettivi di questa rubrica. Vino di col0re giallo tenue ma tutt’altro che scarico, il torbato Terre Bianche è l’esatto contrario del più famoso bianco sardo, il vermentino. Continua a leggere