Castello di Semivicoli, dall’Abruzzo il vino di Masciarelli guarda al mondo.

Il Castello di Semivicoli, in provincia di Chieti

C’è molta poesia nella storia di Masciarelli. La cantina, una delle aziende italiane più famose e premiate, non ha bisogno di presentazioni. Vale però la pena ricordare l’idea romantica di partenza quando negli anni ’80, sfidando lo scetticismo di molti, il giovane Gianni Masciarelli dalla provincia di Chieti decide di scommettere su Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo puntando su una produzione di qualità di livello internazionale. Questo approccio e la valorizzazione delle tipicità del territorio portano a costruire in pochi decenni quella realtà che oggi tutti i winelover conoscono. Continua a leggere



Piccola guida personale alla Franciacorta: sorprese e scoperte nel regno delle bollicine – parte prima

Diciamolo, Franciacorta è un bel nome. Ha una sorta di musicalità perfetta per un vino di così grande aplomb. Qualcuno potrebbe pensare a una brillante trovata di marketing, in realtà parliamo di una denominazione antica. Negli statuti del comune di Brescia compare per la prima volta già nel 1277 a identificare un’area compresa appena a sud del lago d’Iseo tra il fiume Oglio e il Mella. Qui erano disseminate alcune corti monastiche esentate dalle tasse, le franchae curtes, le corti franche, da cui pare derivi il nome Franciacorta. Continua a leggere



Pantelleria, un patrimonio unico al centro del Mediterraneo

Vista della tenuta di Khamma stampata sull’etichetta del Ben Ryè di Donnafugata

Dici Pantelleria e pensi al passito, ai capperi, ai dammusi, a un grande territorio. Una ricchezza di immagini che sembra confliggere fisicamente col fatto che a Pantelleria è tutto piccolo. Le strade, le scritte sui cartelli che ne indicano le direzioni, le macchine che le percorrono, le case, gli ulivi, gli alberi da frutto, i capperi, le viti ad alberello. Continua a leggere



Viaggio nel Vesuvio del vino: modernità con radici antiche

Statua di Bacco nella villa Augustea a Somma Vesuviana

 

Sul Vesuvio si fa vino fin dai tempi dei Greci, per non parlare dei Romani che ne fecero un’industria. La storia però si interrompe e con i parametri moderni possiamo dire che riprende da pochi anni, con il nuovo disciplinare della doc che data soltanto 2017. 

 

L’agricoltura del dopoguerra e del boom economico

Cosa succede? Succede che nel dopoguerra prima e con il boom economico degli anni sessanta l’agricoltura perde di centralità. Sono le fabbriche il nuovo eden per dare sostentamento alla popolazione sempre in aumento (la conurbazione tra i paesi vesuviani e Napoli tocca oggi i 4 milioni di abitanti) in cerca di lavoro per sfangare un lunario fatto frequentemente di povertà. E quindi Bagnoli, Pomigliano, quando non il dramma dell’immigrazione al nord: Fiat, Alfa Romeo, Breda.  Continua a leggere



Amarone Opera Prima 2023, i nostri migliori assaggi in anteprima dell’annata 2018

Dopo aver mancato con dispiacere la scorsa anteprima dell’Amarone della Valpolicella, quest’anno non potevamo proprio perderci l’evento dedicato al grande vino veneto e siamo così tornati a Verona per riprendere il discorso interrotto addirittura prima della pandemia e assaggiare la nuova annata di Amarone, la 2018, en primeur. Continua a leggere



Benvenuto Brunello 2022, a Montalcino i nostri migliori assaggi dell’annata 2018


Il Brunello di Montalcino sta vivendo un momento d’oro. Il report annuale di Wine Intelligence lo conferma come il vino più conosciuto in Italia, a fronte di una superficie vitata ridotta rispetto a denominazioni più ampie. Continua inoltre la crescita sui mercati mondiali, come rileva il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino che ha rilasciato i dati registrati dal nuovo Osservatorio Prezzi sul venduto nei primi 9 mesi di quest’anno. Infine, la Top100 2022 della celebre testata statunitense Wine Spectator vede al secondo posto il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Fattoria dei Barbi. Continua a leggere