Pasqua 2021, ecco dieci vini (e non solo) che ci sono piaciuti da abbinare ai vostri menu

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Una Pasqua differente, quella che ci aspetta. Certo non potremo scorrazzare per l’Italia in cerca di territori e vini da scoprire ma di sicuro non rinunceremo a qualche piacere tra le mura di casa portandoli a tavola, quei vini. Ecco quindi una selezione di bottiglie tra quelle assaggiate negli ultimi mesi, cercando di bilanciare vini famosissimi in tutto il mondo con autoctoni italiani, qualche chicca da scoprire e prodotti dal grande rapporto qualità prezzo. Insomma, come sempre ce n’è per tutti i gusti! Continua a leggere



Cinque vini rossi e cinque rosati che ci hanno colpito, assaggiati durante il lockdown

Di bolle e bianchi vi abbiamo già parlato, non resta che raccontarvi alcuni dei vini rossi e rosati assaggiati durante la quarantena che ci hanno colpito positivamente.

Iniziamo dai rosati perché noi di Avvinando siamo grandi appassionati della categoria, soprattutto in estate! Continua a leggere



Etna Rosato 2016 Cottanera, il vulcano nel bicchiere

Cottanera è una delle cantine che da anni rappresenta il territorio dell’Etna, una zona unica per paesaggi e terroir dominata dal grande vulcano che conferisce ai vini caratteristiche uniche.

Abbiamo provato l’Etna Rosato 2016, da Nerello Mascalese, uva rossa tipica del territorio vinificata appunto in rosato. 

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La ricetta per l’export di Nicosia: “Comunicare i microterritori come l’Etna”

Continuiamo il nostro giro tra le aziende che a Vinexpo lavorano per combattere la crisi. Abbiamo incontrato Giuseppe Monaco, responsabile estero di Nicosia azienda siciliana che fa dell’Etna il suo punto di forza. Il vino dell’Etna si sa sta vivendo un grande momento, in Italia. Quello che abbiamo cercato di capire con Nicosia è come si fa a comunicare un territorio all’interno di una doc addirittura appena nata come quella Sicilia. L’opinione di Romano è che l’Italia “deve” puntare sulle realtà micro-regionali e comunicare col consumatore maturo ed evoluto. Clicca e guarda l’intervista.

Barone di Villagrande, un Etna rosso gentile

Oggi non parliamo di un vino da supermercato, anche se sta ampiamente nel range di prezzi (sotto i 10 euro) della nostra rubrica Bere Bene al supermercato. Si tratta dell’Etna rosso di Barone di Villagrande, una cantina di Milo, alle pendici del vulcano gestita con piglio moderno dai giovani Marco e Barbara. Il loro Etna rosso è fatto in larga parte da Nerello mascalese (80%), poi da Nerello cappuccio e Nerello mantellato. Si tratta di varietà tipiche della zona dell’Etna e chi segue un po’ il mondo del vino sa che si tratta dell’ultima frontiera aperta dal dinamico comparto isolano, con una corsa negli ultimi anni di tutte le aziende principali o quasi ad acquisire terreni vitati in zona.

L’azienda di cui parliamo invece è originaria di Milo, coltiva uve da secoli e scusate se è poco. In cantina dispongono infatti di bottiglie vecchie di decenni che regalano sorprese come testimoniato nella nostra visita. La bottiglia degustata è un 2010, che già in annata di commercializzazione l’anno scorso ci era piaciuto molto (come si capisce da qui), ma c’era rimasto il dubbio che da qualche mese ulteriore in cantina avesse tutto da guadagnare. Continua a leggere



Da Terre dell’Etna per un grande… Rosato!

Da Terre dell’Etna troverete tre rossi, un bianco e un rosato. Il bianco Afrodite è morbido e suadente. Dei rossi ci è piaciuto di più il Sicilia Igt Nerolavico, nerello mascalese con piccole percentuali di altri vitigni. Quello che assolutamente non si può perdere è il nerello mascalese rosato Amore e Psiche: nome importante per un vino di grande fascino.

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