Valpolicella Superiore – A Territory Opportunity, a Verona è tempo di vini di territorio

La Valpolicella è una delle grandi zone vitivinicole d’Italia e negli ultimi anni vi abbiamo spesso parlato della crescita del territorio e dei suoi vini. Nel 2021, a seguito della pandemia, il Consorzio Tutela Vini ha deciso di puntare sempre più sul digitale e continuare con ancor maggior decisione sulla comunicazione del territorio attraverso tutti i suoi vini. La scorsa Valpolicella Annual Conference, evento che ha fissato l’asticella dei webinar e delle degustazioni online con campioni, bicchieri e materiali in grado di raggiungere gli operatori del settore del globo a casa propria, ha forse rappresentato il punto di partenza di questa accelerazione. Continua a leggere



Autochtona 2020, ecco come sarà l’appuntamento di Bolzano con gli autoctoni italiani

Il 19 e 20 ottobre torna di scena Autochtona, il salone dedicato ai vini da vitigni autoctoni di Fiera Bolzano. Dalla scorsa edizione, è inutile dilungarsi, è passata una pandemia mondiale e l’emergenza legata al Covid-19. Abbiamo incontrato Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano e Stefano Malagoli, direttore di Fruitecom, agenzia che co-organizza la manifestazione da 11 anni, per farci raccontare qualcosa di più dell’edizione che sta per cominciare e, più in generale, di come si stiano ripensando gli eventi legati al vino. Continua a leggere



Milano Wine Week 2020: vino, eventi e digital… Si può fare!

Si è appena conclusa la Milano Wine Week 2020, edizione che nasceva come una scommessa viste le turbolenze che hanno segnato il 2020 ed in particolar modo il settore degli eventi. Con oltre 300 eventi e 10.000 partecipanti di cui quasi un terzo connessi in diretta su web, possiamo dire che si è trattato di un’edizione riuscita e soprattutto coraggiosa, per il livello degli eventi presentati, per la formula innovativa ed ibrida e certamente per il momento storico in cui il tutto si è inserito.
A brevissimo vi racconteremo i nostri migliori assaggi, nel frattempo abbiamo chiesto a Federico Gordini, ideatore della manifestazione, un primo bilancio “a caldo” della kermesse. Siamo partiti dal tema per noi più interessante e contemporaneo, ovvero la ridefinizione degli eventi e delle degustazioni. Continua a leggere



Klanbarrique, la birra artigianle che incontra il vino!

Su Avvinando, forse perché sempre concentrati sul vino, non parliamo spesso di birre. Siamo però stati alla presentazione delle birre della linea Klanbarrique dello storico Birrificio Italiano, il primo birrificio a nascere in Lombardia nel 1996, e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Sarà forse perché la linea nasce dal fortunato incontro tra il mondo della birra e quello del vino… “Con queste birre non solo mi sono ispirato al mondo del vino ma ho voluto andare oltre” spiega infatti Agostino Arioli, fondatore e birraio del Birrificio Italiano. Continua a leggere



Caravaglio, vini delle Eolie per ricordare l’estate!

Ormai l’estate è lontana e con i primi freddi che anticipano i lunghi mesi invernali, ricordare le  vacanza estive ci fa sentire un po’ più al caldo…. Torniamo quindi con la memoria alle isole Eolie, di cui abbiamo già avuto modo di raccontare alcuni ottimi vini per parlare stavolta di quelli di Caravaglio.

Continua a leggere



“Non c’è solo Barolo e Barbaresco”

Fabio GalloNel prossimo fine settimana si riuniscono tutti i sommelier d’Italia a Torino. Intervista a Fabio Gallo, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier del Piemonte.
Cosa significa essere sommelier in una regione con vini come quelli del Piemonte?
In effetti in Piemonte il ruolo del sommelier è un po’ più in vista rispetto ad altre regioni. In Piemonte molte persone hanno o avevano il nonno o il papà o un parente che faceva vino o che lavorava in campagna, quindi c’è una cultura enologica media più elevata rispetto ad altre zone e allora quando parli di vino in molti ti capiscono o fanno attenzione a quello che dici. In poche parole aumenta la responsabilità. Tutto qui. Non conviene raccontare balle, saresti smentito immediatamente. Continua a leggere



Terre di Giurfo Belsito, bel vino!

Terre di Giurfo probabilmente non è una azienda notissima, al di fuori della Sicilia. Non tanto perché abbia nell’isola il suo mercato principale, quanto perché esporta l’80% della sua produzione come ci racconta direttamente il titolare, Achille Alessi. La cantina è al confine tra il ragusano e il catanese, in un posto isolato, quasi magico. Produce anche un eccellente olio, cosa non insolita in Sicilia, ma il loro ce lo ricordiamo proprio buono. Pochi vini, tutti del territorio, autoctoni come si dice, tranne lo strepitoso syrah che quest’anno ha vinto la medaglia d’oro a Bruxelles. Sono vini che non si trovano al supermercato ma che hanno prezzi corretti, che val la pena di provare. La cantina è (abbastanza) piccola e i vini sono buoni, tutti. Sono vini educati, seri e con una tipicità non pacchiana. Anche quelli che fanno legno mantengono una freschezza che è, secondo noi, la nota tipica di tutta la gamma. Almeno dei rossi, perché solo quelli negli anni abbiamo assaggiato.
Nell’intervista Achille Alessi parlerà della propria azienda e del fatto che è più semplice probabilmente trovare Terre di Giurfo a Toronto piuttosto che a Milano. Per fortuna ci sono le enoteche online. A proposito, Terre di Giurfo ha anche una app sull’Appstore: non aggiornatissima, ci sembra, ma in teoria dovrebbe dirvi in quale enoteca trovare i vini.
Noi abbiamo provato il Frappato Belsito, perché ad un assaggio veloce qualche tempo fa ci era piaciuto e perché in generale… Ci piace il frappato! Continua a leggere



Tre bicchieri al “Giacosa” che non ti aspetti

I tre bicchieri della guida Gambero Rosso sono un punto d’arrivo che poche cantine possono vantare. Spesso sono la logica conseguenza di grandi investimenti in macchinari, tecnologia, perché no, marketing. A volte, invece, sono semplicemente il frutto della passione di una famiglia che in pochi anni è diventata un punto di riferimento per tutta la zona del Barbaresco. Carlo Giacosa incarna proprio questo: l’idea che il lavoro serio, la cura dei dettagli e un pizzico di prudenza, possono far raggiungere obiettivi insperati. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che il Barbaresco Montefico 2008 ha (finalmente) ottenuto il massimo riconoscimento del Gambero Rosso: tre bicchieri che lo portano alla pari con veri e proprio colossi, da Gaja a Fontanafredda, da Albino Rocca a Prunotto, solo per restare in zona. “E’ il frutto del lavoro di generazioni” ci dice emozionata Maria Grazia, figlia di Carlo che con il marito Massimo Peri ha portato una piccola cantina nell’olimpo dei vini italiani.

Continua a leggere