Il food & wine lombardo vola in Brasile dal 14 al 17 ottobre nell’ambito del progetto “Lombardia Food & Wine 2012”. Obiettivo dell’iniziativa è promuove le imprese del settore eno-agroalimentare nei mercati di Russia, Brasile e Cina. In particolare, supportare l’entrata di nuove imprese lombarde nei mercati indicati, sostenere le aziende della Regione gia’ presenti nel territorio ed estendere la loro presenza, incrementando la loro visibilita’ e rafforzando la loro immagine agli occhi dei consumatori locali. Continua a leggere
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Vino fatto coi pomodori? Si può
Pomodori al posto dell’uva per fare il vino? E’ possibile. Almeno secondo quanto sostiene il canadese Pascal Miche. L’uomo, secondo quanto riportano i media americani, ha raccontato di aver perfezionato una ricetta segreta tramandata per quattro generazioni dalla sua famiglia, di origine belga, e di essere il primo ad aver venduto con successo questo prodotto.
Il suo ‘Omerto’, un vino bianco di colore chiaro con una gradazione alcolica del 18%, per ora e’ in commercio solo in Canada, ma Pascal Miche vuole espandersi e presentare il suo prodotto anche negli Stati Uniti e in Europa. “Volevo portare a termine cio’ che il mio bisnonno ha iniziato”, ha spiegato dalla sua piantagione di Charlevoix, situata a circa 400 chilometri da Montreal. Miche dice di scegliere i suoi pomodori con la stessa cura che i viticoltori usano a selezionare le uve migliori, e segue anche le medesime procedure. Continua a leggere
Washington, il vino italiano a Capitol Hill
Presentare il mondo del vino italiano e fare il punto sugli scambi commerciali del comparto enologico tra i due Paesi. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tra la rappresentativa di aziende italiane accompagnate da Veronafiere (ella veste di organizzatore di Vinitaly), l’ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero e il Wine Caucus, la commissione del Congresso degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione federale di settore.
Nel 2011, verso gli Stati Uniti sono stati esportati 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), per un controvalore di 1 miliardo e 248 milioni di dollari, (+16% sul 2010). L’evento è di quelli storici: per la prima volta una delegazione di operatori formata dai più famosi produttori vinicoli del Paese e da Veronafiere è stata ricevuta nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington.
Obiettivo dell’incontro, la presentazione di alcune delle più note aziende vinicole del Paese che esportano negli Stati Uniti. Continua a leggere
A Londra si beve prosecco
Ebbene si, gli inglesi stanno cambiando le loro preferenze in fatto di bollicine. Dopo decenni di indiscussa leadership francese, i sudditi di sua maestà stanno scoprendo il valore del nostro prosecco, che da qualche mese a questa parte sta stregando buona parte dei palati d’oltremanica.
Tanto che ad accorgersene è stata anche l’autorevole rivista inglese Harpers, secondo la quale, addirittura, la Gran Bretagna sta entrando nel decennio del prosecco, chiudendo quello dello champagne.
I numeri parlano chiaro, e dipingono un trend prima d’ora solamente sperato: secondo l’UK Wine Landscape Report, il nuovo report sul panorama del vino citato da Harpers, il 15% dei 28 milioni di abituali consumatori di vino del Regno Unito preferiscono il prosecco allo champagne. Continua a leggere
Vino, secondo Mediobanca i fatturati crescono
Una nota di ottimismo: secondo l’indagine condotta dal centro Ricerche & Studi di Mediobanca, sui bilanci dei 107 big del made in Italy ed emersa alla vigilia del Vinitaly di Verona, anche quest’anno il settore dovrebbe crescere. Il 93% del panel stima un giro d’affari in rialzo o stabile, grazie a un export che corre (+20% in Asia, +14% in Europa, +6% negli Usa). L’anno scorso i fatturati dei grandi produttori di vino italiani sono arrivati a quota 4,87 miliardi di euro, in aumento del 9,2% rispetto al 2010.
Le Marche non sentono la crisi
Nascono i sommelier “made in Italy” in Cina
Crisi a chi? E’ boom dei vini francesi
Con champagne, cognac e bordeaux in pole position, sempre molto apprezzati in tutto il mondo anche durante la crisi, i vini e i liquori francesi non si sono mai venduti tanto come nel 2011: per la prima volta le aziende transalpine hanno realizzato un fatturato superiore ai 10 miliardi di euro, con una crescita del 10,5% rispetto al 2010.
Il record storico e’ stato battuto, ha annunciato la Federazione esportatori di vini e liquori (Fevs): l’export del vino francese ha raggiunto l’anno scorso la cifra record di 10,1 miliardi di euro, di piu’ rispetto al 2007 quando, proprio prima della crisi, erano state vendute sul mercato internazionale bottiglie per 9,6 miliardi. In Francia il vino si classifica cosi’ come la seconda voce piu’ importante dell’export, subito dopo il settore aeronautico (17,7 miliardi di euro) e prima di profumi e cosmetici (8,3 miliardi). Continua a leggere