Il Barolo è uno dei vini italiani più famosi e apprezzati al mondo, un antico nobile che esercita un fascino sempre attuale. La sua è una storia che parte più di 200 anni fa e che vale la pena raccontare brevemente.
Navigazione articolo
Da oggi l’Asti docg si fa anche secco (e al Prosecco non piace)
Si sapeva, era nell’aria, ma da oggi è realtà: dopo il via libera della Commissione Tecnica anche il Comitato Vinicolo del Ministero delle Politiche Agricole ha dato il via libera a procedere per la modifica del disciplinare con l’inserimento di nuove tipologie di Asti dogc con minore contenuto zuccherino, nella versione secco, demi-sec ed extra secco. Lo comunica direttamente il Consorzio per la tutela dell’Asti che dovrebbe immettere il nuovo prodotto sul mercato per l’estate 2017. E la cosa a quanto pare non piace molto ai produttori del Prosecco. Continua a leggere
Anteprima Amarone 2013: ecco le 15 bottiglie da non perdere
Anche quest’anno Anteprima Amarone 2013 è stata un grande successo. La due giorni di kermesse di Verona ci ha dato la possibilità di assaggiare alla cieca oltre 80 vini dell’annata 2013 e ci ha consentito di farcene una idea – per quanto possibile – abbastanza precisa.
Parliamo dell’annata. Pur considerando che si tratta in molti casi di assaggi “en primeur” ancora in botte, alla fine dobbiamo dire che ci siamo trovati davanti ad un 2013 più spigoloso rispetto al 2012 degustato l’anno scorso, che ci è sembrato mediamente più elegante. Però d’altro canto quest’anno (annata 2013) le “vette” qualitative ci hanno dato l’impressione di essere davvero di categoria superiore. Inoltre abbiamo avuto l’impressione che diversi produttori abbiano cercato una strada diversa dalla solita visto che spesso abbiamo colto al naso sentori che, sotto la ciliegia che fa comunque da padrona, spaziavano tra il floreale e l’erbaceo a tutto vantaggio della complessità aromatica la quale, diciamolo, a volte fa un po’ difetto a questo peraltro vendutissimo vino italiano. A questo proposito il Consorzio tutela vini della Valpolicella ha presentato i “soliti” dati stra-eccellenti per quanto riguarda l’export e quindi decretando una volta di più l’Amarone della Valpolicella un grande ambasciatore del made in Italy.
Ma veniamo alle bottiglie. Queste sono le 15 bottiglie che alla cieca ci hanno colpito maggiormente. Continua a leggere
Alla Wine Week di Duomo21 i vini scelti da Andreas Larsson
Siamo stati alla Wine Week, serie di serate dedicate alle eccellenze del vino italiano selezionate da Andreas Larsson, Best Sommelier of the Year 2007, nella cornice di Galleria Vittorio Emanuele al Duomo 21, famoso locale dall’eccezionale vista su Piazza Duomo a Milano.
Donnafugata Mille e una notte 2008: il fascino dell’invecchiamento
Sì, è una vulgata abbastanza consistente e con certamente qualche ragione, quella che sostiene che i vini a base di nero d’Avola non possano invecchiare. Il Mille e una notte di Donnafugata è la dimostrazione, iconica e nel bicchiere, che si tratta di una stupidaggine. E’ vero che per le sue caratteristiche non è un vitigno dalla longevità infinita ma d’altronde anche tanti nebbioli hanno vita breve. Il fatto è che bisogna saperlo trattare se si vuole fare un grande vino da evoluzione. Che poi magari non saranno decenni, ma almeno 9 anni (e scommetteremmo sul decimo) certamente sì. Qui ad ogni modo non parliamo di un vino in purezza ma di un blend con un 20% circa – se ricordiamo bene – di Syrah e altre uve. E forse questo è il segreto: uve selezionatissime e sapiente lavoro di assemblaggio. Il Mille e una notte 2008 appena aperto sembra proprio un nero d’Avola tradizionale e freschissimo, mora, ciliegia e viola. Poi man mano che si ossigena prende la “stairway to heaven” inebriandoci al naso con sentori di cannella, china, liquirizia e cacao dolce. In bocca è velluto puro. Di una piacevolezza mai stucchevole e una persistenza infinita. Un vino strepitoso da bere anche dopocena con gli amici o con la fidanzata. Continua a leggere
Sardegna superstar al Grenaches du monde 2017
Con un totale di 213 medaglie assegnate si conclude la V edizione del concorso enologico internazionale Grenaches du monde, organizzato in Sardegna.
Durante la serata “La notte dei Grenaches” organizzata a Cagliari nei locali dell’ex Manifattura tabacchi, sono stati annunciati i nomi dei vini vincitori.
I cento giurati del concorso hanno premiato 213 vini tra i 684 campioni analizzati dai 100 giurati. Le etichette provenivano da 8 diversi paesi. Tra i riconoscimenti, 104 sono state le medaglie d’oro, 87 quelle d’argento e 22 quelle di bronzo.
All’Italia, pari merito con la Francia, sono andate in tutto 51 medaglie, di cui 44 alla Sardegna. Alla Spagna sono invece state assegnate ben 108
In dettaglio:
SPAGNA 55 oro, 41 argento, 12 bronzo – per un totale di 108
FRANCIA 28 oro, 22 argento, 1 bronzo – per un totale di 51
SARDEGNA 18 oro, 21 argento, 5 bronzo – per un totale di 44
ALTRE ITALIA 3 oro, 3 argento, 1 bronzo – per un totale di 7
MACEDONIA 1 bronzo
AUSTRALIA 1 bronzo
SUD AFRICA 1 bronzo. Continua a leggere
Cantine Tornatore: il fascino di Etna bianco, Etna rosato, Trimarchisa e Pietrarizzo
Ebbene sì, ci abbiamo pensato, a lungo, poi abbiamo deciso di fare questa prova. Eccovi la prima video degustazione di Avvinando. Nulla di nuovo ma per noi è una piccola rivoluzione. Vuoi per timidezza, vuoi perché effettivamente l’impegno è più gravoso, l’idea di far diventare questo sito un video-blog l’abbiamo sempre rimandata anche se ci sta stuzzicando da tempo. Alla fine abbiamo deciso di pubblicare questa degustazione fatta qualche mese fa (come si vede dalle maniche corte) ma ancora del tutto attuale nel senso che le bottiglie sono ancora in commercio. Nei video qui sotto trovate quindi i nostri assaggi di quattro vini di Cantine Tornatore, una realtà molto interessante alle pendici dell’Etna, che ci hanno colpito fin da subito al primo assaggio a Sicilia en Primeur: Etna bianco, Etna rosato, e i cru Trimarchisa e Pietrarizzo. Manca l’Etna Rosso non perché non sia meritevole ma perché lo stiamo assaggiando in questi giorni. Possiamo dire che si sta dimostrando un gran bel vino, di cui magari parleremo a parte in un prossimo futuro.
E’ morto Livio Felluga, il “patriarca del vino”
Nella notte tra mercoledì e giovedì è morto alla veneranda età di 102 anni Livio Felluga, il “patriarca del vino” friulano e italiano e non solo per l’anzianità. La notizia è stata resa nota dai parenti soltanto dopo che sono state svolte le esequie, in forma privata. Livio Felluga è spirato nella sua casa, a Brazzano di Cormons (Gorizia). Continua a leggere